Sanità

Treviglio, forse c'è una speranza per "salvare" dal pensionamento il dottor Antonino Cilluffo?

Ma le associazioni di categoria dei medici protestano contro la proroga al limite del pensionamento obbligatorio a 70 anni

Treviglio, forse c'è una speranza per "salvare" dal pensionamento il dottor Antonino Cilluffo?
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Non è ancora detta l'ultima parola sul pensionamento del dottor Antonino Cilluffo di Treviglio, e quindi anche sui suoi circa duemila pazienti che rischiano di restare senza medico curante a partire da febbraio, aggiungendosi così alla lunga schiera di circa 4000 trevigliesi senza assistenza sanitaria di base.

Il Parlamento ci riprova: pensionamento a 72 anni per i medici di base?

Sono stati infatti depositati nei giorni scorsi gli emendamenti al decreto Milleproroghe che saranno in discussione in queste settimane in Parlamento. Diversi di questi, proposti dalla Maggioranza, puntano proprio a permettere ai medici, su base volontaria, di restare in servizio anche oltre i 70 anni. Il decreto è attualmente in discussione al Senato, che nei prossimi giorni voterà sulla questione.

Contrarie le associazioni dei medici

La strada sembra tuttavia in salita: la deroga ai limiti previsti dalle attuali norme per il collocamento in pensione è già stata criticata dalle stesse associazioni mediche. Il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Filippo Anelli parla di una misura inefficace "se l’intento è quello di colmare la carenza di personale", mentre "potrebbe avere un senso se invece l’obiettivo è quello di dare una boccata d’ossigeno al sistema".

Più marcata la contrarietà di altre sigle. Per Pina Onotri, Segretario Generale Smi "non servono misure tampone che penalizzano ancor di più i medici, in fuga, ormai, dal SSN per i carichi di lavoro insopportabili e per le retribuzioni in caduta libera".

Anche Anaao Assomed, per voce di Pierino Di Silverio, sostiene che la deroga serva "a far resistere delle vere e proprie lobby pseudo universitarie o di altra natura che sono concausa dell’attuale stato del sistema".  Per Angelo Testa dello Snami si tratta di "una soluzione addirittura peggiore della falla che si intenderebbe sanare. Potrebbe essere una sorta di regalo ai professori universitari e ai primari che di fatto bloccherebbe l’avanzamento di carriera dei medici più giovani e nel contempo un assist alle casse previdenziali che pagherebbero due anni in meno di pensioni incassando due anni in più di contributi".

L'emendamento già ritenuto inammissibile dalla Commissione Bilancio a Montecitorio

Un tentativo di modificare le regole attuali e derogare per due anni al limite dei 70 era già stato avanzato prima di Natale alla Camera, da Fratelli d'Italia, ma la proposta varata dalla Commissione Affari sociali era stata ritenuta inammissibile dalla commissione Bilancio. Se fosse approvata ora, l'emendamento consentirebbe alle Ats, fino al 31 dicembre 2026, di mantenere in servizio i medici di base (ma non solo: anche i medici del SSN, i docenti universitari in medicina e chirurgia) fino al compimento del 72esimo anno d'età. E la speranza, per molti trevigliesi, è che possa andare in porto ora.

Tornando a Treviglio, il dottor Cilluffo ha più volte dichiarato di non voler andare in pensione, e di essere disposto a proseguire il lavoro, se la legge glielo permettesse. E nella situazione drammatica in cui si trova la Bassa bergamasca sul fronte dei medici di base, una svolta positiva sarebbe una boccata d'ossigeno importante per un sistema che stenta a ripartire. Ma l'8 febbraio "incombe" su di lui e sui suoi pazienti il fatidico compleanno dei 70.

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