Lotta al Covid

Terza dose in bergamasca: superate le 310mila somministrazioni

La copertura vaccinale ha permesso di contrastare l'aumento dei ricoveri in ospedale nonostante l'incremento dei contagi.

Terza dose in bergamasca: superate le 310mila somministrazioni
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Sono oltre 310mila - per la precisione 313.773 - le terze dosi di vaccino anti Covid-19 somministrate dal 20 settembre a ieri, 22 dicembre, in provincia di Bergamo. Un grande risultato, frutto dell’impegno sinergico di un sistema composto dalle tre ASST, dalla cooperativa IML, dagli ospedali privati, cui si aggiungono le farmacie, le RSA e le RSD, nonché le vaccinazioni domiciliari sia tramite i medici di medicina generale sia attraverso l’ADI (assistenza domiciliare integrata), coordinati dall’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo.

Terze dosi, somministrazioni a pieno ritmo

Continua senza sosta la campagna vaccinale anti-Covid che, in bergamasca, ha già portato alla somministrazione di oltre 300mila dosi "booster". Una chiamata a cui i bergamaschi hanno risposto con forza e che oggi permette di contrastare l'aumento delle ospedalizzazioni. Nell'ultima settimana, infatti, i contagi sono quadruplicati, ma - come dimostra un'analisi effettuata da Ats - il numero dei ricoverati in terapia intensiva e nei reparti ordinari non è cresciuto allo stesso modo. Merito, appunto, della vaccinazione.

"Lo studio evidenzia come, pur a fronte dell’evidente incremento della curva epidemica anche a livello provinciale, la vaccinazione abbia protetto dagli esiti più gravi (in particolare ricoveri) la popolazione - spiega Ats in una nota, a corredo del report settimanale sui contagi nella nostra provincia - A titolo di sintesi, infatti, emerge come nel periodo citato dell’anno 2020 ogni 100 casi positivi dessero luogo a 15 ricoveri, mentre nell’attuale periodo di osservazione del 2021, si osservano, ogni 100 casi di positivi, solo 7 ricoveri (di cui, tra l’altro, la quota di persone ‘no vax’ rappresenta il 75-80%)".

E merito, anche, dell'impegno di tutto il personale sanitario e non solo a cui è andato il ringraziamento del direttore generale di Ats Bergamo e delle Asst coinvolte.

“A ciascun attore del sistema sanitario territoriale, pubblico e privato, va la mia gratitudine per aver dato vita a un’azione congiunta di grande efficacia come questi numeri stanno a dimostrare - ha commentato il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi - Ancora una volta, e una volta di più, l’unione ha fatto la forza e ha fatto la differenza”.

Stasi (Asst Papa Giovanni): "Bergamo punto di riferimento"

“Il contributo degli operatori dell’ospedale Papa Giovanni XXIII alla campagna vaccinale contro Covid-19 è sempre più significativo - ha aggiunto Maria Beatrice Stasi, direttore generale PG23 - Oltre alla città Bergamo, attraverso il centro Parenzan, stiamo coprendo le Valli Brembana e Imagna, dove, in aggiunta al centro vaccinale attivo al PreSST di Sant'Omobono e all’ospedale di San Giovanni Bianco, abbiamo appena aperto due linee vaccinali al Centro Servizi di Zogno grazie alla collaborazione con l'Amministrazione comunale".

"Stiamo procedendo a passo spedito anche con la somministrazione ai bambini, riuscendo a modulare gli spazi e l’organizzazione in modo molto significativo per continuare a raggiungere gli obiettivi e contribuire alla sicurezza contro Covid-19. Un bilancio di valore, collaborazione dentro e fuori l’ospedale, grazie anche ai volontari e alla Protezione Civile sempre al nostro fianco, e di super lavoro che sta coinvolgendo in modo trasversale tutto il nostro personale. Siamo Hub per il Covid con le terapie intensive a disposizione dell’Unità di crisi regionale, siamo di riferimento provinciale con il reparto di malattie infettive e procediamo senza sosta all'analisi dei tamponi h24 e 7 giorni su 7 con forti pressioni proprio in questi giorni. Un super lavoro che non ci ha fatto perdere di vista l’attività ordinaria, superando l’obiettivo delle 500 prestazioni ospedaliere da recuperare entro la fine dell’anno”.

Assembergs (Asst Bg Ovest): "Massimo impegno su tutti i fronti aperti"

“L’attività per la somministrazione della terza dose è un grande sforzo per tutto il personale medico, sanitario ed amministrativo, soprattutto perché, rispetto alle dosi precedenti, l’ASST è impegnata contemporaneamente su più fronti: quello dei ricoveri Covid, non Covid, nel recupero di tutte le prestazioni ambulatoriali sospese nel 2020, nei tamponi drive through, nelle vaccinazioni antinfluenzali ed ora anche nei vaccini antiCovid dell’età pediatrica - ha sottolineato Peter Assembergs, direttore generale ASST Bergamo Ovest - Anche per le prime dosi abbiamo numeri importanti. Per far fronte alla campagna massiva di terze dosi, oltre al Centro vaccinale di Dalmine, che non ha mai interrotto la sua attività, abbiamo riattivato quello di TreviglioFIERA e allestito due nuovi punti di erogazione a Martinengo e ad Antegnate. Ancora una volta, perciò, siamo a ringraziare il nostro personale che, con grande spirito di abnegazione e di sacrificio, sta portando avanti questa nuova fase della campagna vaccinale. Abbiamo già vaccinato molti bambini e stiamo anticipando anche persone che erano già prenotate a gennaio. Un grazie va anche a tutte le associazioni coordinate dalla Protezione Civile che non ci hanno mai abbandonato, assistendo i nostri cittadini negli Hub, associazioni attive anche, da alcuni giorni, negli hub pediatrici. Ne approfittiamo per ringraziare ancora tutti i collaboratori e i volontari: a loro e alle rispettive famiglie giungano i migliori auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo”.

Locati (Asst Bg Est): "La battaglia non è ancora finita"

“L’ASST Bergamo Est continua, coerentemente con le indicazioni regionali, a rimodulare la sua offerta vaccinale, garantendo l’attività dei centri vaccinali di Chiuduno, Clusone e Rogno per proseguire con la campagna anti Covid-19, arrivando fino a 2.800 somministrazioni giornaliere - ha aggiunto Francesco Locati, direttore generale ASST Bergamo Est - Questo risultato è reso possibile dalla grande professionalità e dall’impegno degli operatori che ancora una volta stanno dimostrando una grande flessibilità e capacità organizzativa e, non per ultimo, dalla collaborazione con le generose realtà del territorio. A tutti loro va il mio ringraziamento. La nostra è una struttura rodata che ha dimostrato di essere flessibile e dinamica e, contestualmente all’aumento delle capacità di somministrazione del vaccino, ha aumentato anche i posti letto dedicati ai pazienti Covid nei Presidi Ospedalieri. Perché la battaglia non è ancora finita”.

Sorlini (Iml): "Coinvolti 100 medici e 35 infermieri"

“Prosegue a pieno ritmo l'attività vaccinale per terza dose negli HUB gestiti da IML, cooperativa dei medici di medicina generale, presso le sedi di Albino, Mapello, Treviglio - ha concluso Mario Sorlini, presidente IML (Iniziativa Medica Lombarda): La forza lavoro attualmente impiegata comprende complessivamente circa 100 medici di famiglia, 35 infermieri ed altrettanto personale amministrativo. Si tratta di uno sforzo organizzativo importante per IML ed altrettanto per i suoi professionisti medici di famiglia, già peraltro sottoposti a notevole mole di lavoro aggiuntivo sia per la stagionalità che per il carico di assistiti causa i numerosi recenti pensionamenti di colleghi. Ma è uno sforzo che tutti noi sosteniamo con entusiasmo per garantire la massima protezione dei nostri concittadini”.

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