Romano

Ritrovato il cadavere di Yana Malayko

Dumitru Stratan, moldavo, 33 anni, con il quale la giovane aveva avuto una relazione terminata a dicembre, resta al momento l'unico indiziato

Ritrovato il cadavere di Yana Malayko
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È stato ritrovato oggi pomeriggio, 1 febbraio, attorno alle 15.15, il cadavere Yana Malayko, la 23enne ucraina - ex barista anche a Romano di Lombardia, dove aveva abitato - scomparsa nelle scorse settimane a Castiglione delle Stiviere. Il corpo senza vita della ragazza è stato trovato in un'area boschiva al confine tra Mantovano e Bresciano, non distante da Castiglione. Ancora muto, davanti agli inquirenti, il suo ex fidanzato che si trova in carcere con l'accusa di omicidio.

Yana Malayko era scomparsa dal 19 gennaio

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Si potrebbe pensare che finalmente l'ex abbia ceduto e fornito agli inquirenti le coordinate per rinvenire il cadavere di Yana, la ragazza ucraina scomparsa da Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova ormai dal 19 gennaio scorso. E invece no, lui, unico sospettato con l'accusa di omicidio, resta in carcere muto. Sono stati i carabinieri, con caparbietà e acume investigativo a fare l'amara scoperta oggi, mercoledì 1 febbraio 2023, sul confine fra Castiglione e Lonato (già in provincia di Brescia).

In un sacco sommerso dalle foglie

Come riporta PrimaMantova, il corpo senza vita di Yana, 23 anni, era in un sacco sommerso dalle foglie, in un viottolo di campagna, sul retro di un'azienda di florovivaista.

Nonostante l'appello addirittura del padre della giovane, che lo implorava di rivelare almeno come ritrovare le spoglie della figlia, Dumitru Stratan, moldavo, 33 anni, con il quale la giovane aveva avuto una relazione terminata a dicembre, non ha collaborato. Resta al momento l'unico indiziato.

L'uomo era stato ripreso dalle telecamere del condominio dove si trova un appartamento di proprietà della sorella (proprio sopra il bar dove lavorava Yana) mentre trascinava un grosso sacco giù dalle scale e aveva cercato invano di cancellare le macchie di sangue nel trilocale, soprattutto sulla maniglia della camera da letto dove si ipotizza sia stato consumato l'omicidio, forse con un coltello come arma.

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