Pestaggi e spedizioni punitive: quattro in manette, terrorizzavano la pianura FOTO
Terrorizzavano i connazionali tra la Bassa orientale, l'Alto Cremasco e il Cremonese.
Avevano messo in piedi una vera e propria organizzazione criminale, che gestiva i propri affari e i propri affiliati con metodi al limite del mafioso, minacciando e pestando chiunque si fosse messo sulla loro strada. Per questo sabato sono stati arrestati quattro cittadini indiani tra i 28 e i 35 anni, che tra la Bassa orientale (Fontanella in particolare) l'Alto Cremasco e il Cremonese, terrorizzavano con sistematica violenza soprattutto connazionali, che volevano liberarsi dal loro gioco. E' l'operazione Braveheart, portata avanti dalla squadra mobile di Cremona, in sinergia con i Commissariati di Crema e di Treviglio e con la Squadra mobile di Bergamo.
Quattro arrestati
L'ordine di custodia cautelare in carcere è scattato per S.G., nato in India classe 1992, S.A., nato in India classe 1985, S.J., nato in India classe 1985, S.J., nato in India classe 1986. Le accuse sono di atti persecutori, lesioni personali gravi, porto illegale di armi, sostituzione di persona, minacce. Sono stati inoltre denunciati a piede libero (A.S., nato in Pakistan classe 1992, L.V., nato in India classe ed L.H., nato in India nel 1997.
Le indagini a partire da un pestaggio
Le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cremona, Chiara Treballi sono partite da una violenta aggressione avvenuta nei mesi scorsi ai danni di un cittadino indiano, pestato da branco per ragioni legate all'attività del gruppo. Aveva riportato gravi lesioni e una prognosi di 40 giorni.
Atti intimidatori e spedizioni punitive
Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire l’ossatura di una vera associazione criminale composta quasi interamente da indiani, che "al fine di affermare la propria esclusiva preminenza e a tal fine incutendo elevato e significativo timore nelle vittime, hanno posto in essere comportamenti intimidatori e vessatori, spesso sfociati in vere e proprie spedizioni punitive, nei confronti di connazionali che non si sottomettevano alle regole imposte dal gruppo stesso" spiegano gli inquirenti.
Le patenti false
Diverse le attività illegali nelle quali il gruppo era specializzato, e sulle quali continuano le indagini. Tra queste, la fornitura di opportunità di lavoro dietro pagamento, e la fornitura di patenti di guida ottenute illegalmente. A fare l'esame era in effetti sempre una sola persona, che sotto pagamento si sostituiva al vero candidato utilizzando le sue generalità ingannando la Motorizzazione civile.
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Pericolosi e feroci
I quattro arrestati hanno partecipato perlomeno a due brutali pestaggi. In entrambi gli episodi hanno aggredito le vittime utilizzando anche coltelli e tirapugni allo scopo di umiliarle e sottometterle. La banda inoltre ha messo in essere anche una serie di comportamenti vessatori e assillanti per intimidire le vittime costringendole al silenzio. Le indagini da parte della Squadra mobile di Cremona proseguono, per ricostruire altre attività illegali in cui il gruppo criminale era attivo ed eventualmente individuare altri complici.