Omicidio Stefania Crotti: dalla trappola della rosa al messaggio agghiacciante
Una tragedia che ha distrutto due famiglie.
Un omicidio tessuto nella Bergamasca e terminato in Franciacorta. Emergono i particolari della tragica fine di Stefania Crotti, dopo la confessione dell’ex amante del marito che le avrebbe brutalmente tolto la vita.
Omicidio Stefania Crotti
Stefania Crotti era scomparsa giovedì, 17 gennaio 2019, da Cenate Sotto, nella Bergamasca. All’uscita dal lavoro, la 42enne di Gorlago aveva trovato un uomo ad attenderla.
Si trattava di un complice, seppur inconsapevole, di Chiara Alessandri, ex amante del marito di lei e rea confessa dell’omicidio. Il compito dell’uomo era quello di consegnare alla vittima una rosa e un biglietto con il quale la rivale in amore, offriva un non meglio specificato incontro. Stefania Crotti si è lasciata bendare ed è salita in macchina, pensando probabilmente che fosse stato il marito, Stefano Del Bello, ad aver organizzato l’appuntamento. Giunti al garage della Alessandri, quest’ultima ha preso in consegna la vittima, congedando l’autista.
L’omicidio
Nelle quattro mura del garage si è consumato l’assassinio e nonostante il contesto lasci pensare a un’imboscata, Alessandri ha asserito che l’omicidio sarebbe arrivato al culmine di un litigio, negando la premeditazione.
La donna ha infatti ripetutamente dichiarato che la situazione sarebbe sfuggita di mano, conducendola ad uccidere a martellate Stefania, sua coetanea (i rispettivi figli frequentano la stessa scuola).
Portata in Franciacorta
La vittima è stata successivamente nel bagagliaio del Mercedes Classe B di Chiara Alessandri, che, come racconta BresciaSettegiorni.it, l’avrebbe scaricata in una strada di campagna, prima di darle fuoco, fra le vigne della Franciacorta, tra Adro ed Erbusco .
Nonostante il corpo bruciato e l’impossibilità di risalire alle impronte digitali, la fede nuziale ha dato agli inquirenti la pista che sabato ha condotto al fermo della Alessandri. La donna, però, nega di aver dato alle fiamme il corpo, sul quale pare sia rimasta traccia anche di un tatuaggio (“Believe”) segno della volontà della vittima di volerci riprovare col marito dopo un periodo di separazione che l’aveva avvicinato alla Alessandri.
L’interrogatorio
Dopo un lungo interrogatorio, Chiara Alessandri ha confessato l’omicidio. Secondo la sua versione, l’appuntamento era veramente un’occasione per riappacificarsi, ma gli inquirenti devono ancora verificare alcune parti della sua storia. Ora si trova in carcere a Brescia con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere. Agghiacciante il particolare del messaggio vocale che la Alessandri ha inviato al suo inconsapevole complice, convinto di aver condotto Stefania ad una festa: “Grazie ancora dell’aiuto per la festa. È andato tutto bene”. Probabilmente mentre registrava quel messaggio, alle 17.50 del 17 gennaio, la donna aveva nel baule della propria macchina il corpo senza vita della Crotti.
Originaria del Milanese
E’ in programma questo pomeriggio, lunedì 21 gennaio 2019, all’ospedale di Brescia, l’autopsia sul corpo della Crotti. In arresto, con l’accusa di omicidio, Chiara Alessandri, nata a Rho 44 anni fa. Sono proprio i colleghi di Settegiorni.it a fornire gli aggiornamenti odierni. La donna aveva avuto una relazione con il marito di Stefania, che era poi ritornato con la moglie. Decisione a cui lei, evidentemente, non voleva rassegnarsi.
Una tragedia che ha distrutto due famiglie e che peserà sulla crescita di quatto bambini, quella di Stefania e i tre di Chiara, il più grande dei quali ha soltanto 11 anni.
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