Omicidio di Morengo, non si esclude una reazione della 51enne per difesa
Questa mattina, 28 novembre, la 51enne verrà ascoltata nell'udienza di convalida dell'arresto.
Sandra Fratus si trova ora in carcere a Bergamo con l'accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Venerdì sera, al culmine di una lite ha sferrato un fendente al cuore contro il compagno, il 30enne Ernest Emperor Mohamed uccidendolo. Questa mattina, 28 novembre, la 51enne verrà ascoltata nell'udienza di convalida dell'arresto. E potrebbe essere questa l'occasione per chiarire meglio la motivazione che ha portato la donna a tale violenza. Per il momento, infatti, non è esclusa una reazione di difesa a un'aggressione tra le mura di casa.
L'ipotesi: una reazione per difesa
Secondo un primo racconto offerto dalla donna, che viveva da circa un anno in un appartamento di via Umberto I, 27 a Morengo, avrebbe reagito d'istinto dopo essere stata colpita in viso dall'uomo con cui aveva ripreso una travagliata relazione iniziata cinque anni prima. Lui, nigeriano, regolare in Italia, da qualche tempo era tornato a vivere con lei, ma il rapporto non andava bene. Lo confermano i continui litigi, spesso sentiti anche dai vicini di casa. Litigi che, secondo quanto raccontato dalla Fratus al suo avvocato, Vanessa Bonaiti, sarebbero sfociati alcune volte in violenza. Ma non esistono denunce in merito.
Una vita difficile
Che la vita di Sandra fosse difficile, invece, era risaputo. Problemi con la droga, che condivideva con il compagno, e la difficoltà di trovare un equilibrio. Venerdì sera il 30enne sarebbe rientrato tardi dopo aver trascorso tutta la giornata fuori casa senza rispondere al telefono. Da qui la prima lite. Poi lei le avrebbe servito la cena e di nuovo un'altra discussione durante la quale Mohamed l'avrebbe colpita al volto. La 51enne, a quel punto avrebbe impugnato il coltello da cucina, colpendolo in pieno petto poco sopra al cuore. Una ferita risultata fatale nonostante i tentativi di rianimazione messi subito in pratica dalla 51enne. Anche il figlio della donna, Nicholas Conalli, 23 anni, chiede che sia fatta chiarezza sulle circostanze e sui fatti di venerdì sera.