Treviglio

Arriverà prima Godot o la Sovrintendenza?

E’ passato un anno da quando l’obelisco dedicato ai morti della peste fu abbattuto per errore durante i lavori di potatura. E' ancora lì, a terra...

Arriverà prima Godot o la Sovrintendenza?
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E’ passato giusto un anno da quando l’obelisco dedicato ai morti della peste venne abbattuto per errore durante i lavori di potatura degli alberi in via del Partigiano, a Treviglio. Da quel 26 novembre del 2020 nulla è cambiato. Il cippo in pietra di Sarnico, che ricorda le vittime dell’epidemia del 1629, la stessa che venne raccontata da Alessandro Manzoni nei «Promessi Sposi», è ancora lì, a terra. L’unica differenza è che, da qualche mese, è recintato da una palizzata in legno. In attesa che la Sovrintendenza decida le opere di restauro per rimetterlo al suo posto.

Un pezzo di storia trevigliese finito a terra

Nel corso di questi mesi, la questione era diventata anche oggetto di dibattito in Consiglio comunale. Ad aprile, infatti, il consigliere del Pd Erik Molteni aveva presentato un’interpellanza per capire le tempistiche dell’intervento. L’assessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano aveva chiarito che una data certa ancora non c’era. Sino ai giorni scorsi, quando un cittadino, Luciano Pescali, ha prese carte e penna per chiedere al Comune notizie dello storico monumento.

«All'inizio di gennaio 2021, l'allora assessore alla cultura rispondendo a una mia lettera a un settimanale locale e alla segnalazione dell'opposizione consigliare, aggiornava la situazione dell'obelisco danneggiato durante la potatura degli alberi in viale partigiano effettuata alla fine del 2020 - ha scritto il trevigliese - Si diceva che era in corso una valutazione finalizzata anche alla scelta di una diversa collocazione. E' trascorso un bel po’ di tempo, durante il quale il suddetto manufatto è rimasto in balia delle avversità atmosferiche malamente riparato da un telo. Questo fino a poco tempo fa quando gli è stata allestita una struttura in legno tutta intorno che ne ha precluso la vista. Domanda: che fine ha fatto l'obelisco? E' ancora lì? Quando ritornerà al suo posto o dove verrà alla fine ricollocato?».

Si aspetta (ancora) la Sovrintendenza

«Purtroppo non dipende da noi - ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano - Siamo in attesa delle Belle Arti. Appena ci daranno il via libera noi siamo pronti per i lavori di restauro. Sulle tempistiche, al momento non siamo in grado di darle».

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