Notte di fuoco per garantirsi un medico di base: mille posti bruciati all'alba in pochissime ore
Il sistema "in palla" dalla mezzanotte si è attivato solamente alle 5 del mattino. Prima delle 7 i posti erano già esauriti.
Mille posti bruciati in poco più di un’ora tra la frustrazione generale di chi ha passato la notte davanti a smartphone e pc per tornare ad avere un medico di base. Un servizio essenziale, si parla di salute dopotutto, ma che negli ultimi anni sembra essere diventato sempre più un lusso. Riservato a pochi, ai più svelti – o fortunati a seconda del caso – e tecnologici. Con buona pace degli anziani, tra tutti quelli più bisognosi di avere un medico di assistenza primaria, che di Spid e fascicolo sanitario elettronico sanno ben poco. A “salvarli” sono figli e nipoti, se hanno la fortuna di averli.
Notte di fuoco per garantirsi un medico
Quella che si appena conclusa è stata l’ennesima notte di fuoco per i trevigliesi (ma l’ambito è allargato anche ad Arzago e Casirate) in cerca di un medico di base. Oggi, 13 gennaio, era il giorno dedicato all’invio delle richieste per ottenere un posto come mutuati del dottor Jacopo Roncali che entrerà ora in servizio in città per seguire mille pazienti. Questi i posti stabiliti da Ats: bruciati in poco più di un’ora prima dell’alba.
Chi attende da tempo di poter tornare ad avere un medico questa data se l’era ben segnata in agenda: click day l’hanno chiamato, anche se - vista l’ora – si è trattato di una click night. Peccato che tanti click, la maggior parte, siano andati a vuoto.
Una guerra virtuale per battere sul tempo chi alle 23.59 era già pronto per accedere alla procedura di cambio medico dal Fascicolo sanitario elettronico di Regione Lombardia. Un po’ come nella celebre pellicola de “Il Gladiatore” al segnale – la mezzanotte in questo caso – si è scatenato l’inferno. L’accesso è stato difficoltoso, un sistema lento e zoppicante e il solito messaggio “Servizio non disponibile” seguito dall’invito a riprovare più tardi.
Lo "sblocco" alle 5 del mattino
La situazione è rimasta invariata fino dopo le 4 del mattino. “Colpa” delle tempistiche con cui viene caricato il codice del nuovo medico e quindi reso disponibile alla prenotazione. Non esiste, infatti, alcuna regola né indicazione circa le tempistiche con cui avviene questo caricamento. Può essere in qualsiasi momento dallo scattare della mezzanotte in poi. Ma i trevigliesi sono rimasti “connessi” e intorno alle 5 il sistema ha preso a funzionare per la gioia di chi in quel momento non aveva ceduto al sonno. E’ bastato pochissimo tempo per esaurire i posti a disposizione: già prima delle 7 il dottor Roncali non compariva più tra i medici disponibili.
La protesta sui social
Sui social la protesta, iniziata già poco dopo mezzanotte quando il sistema sembrava non reggere le migliaia di connessioni simultanee (eppure si tratta di un sistema regionale collaudato ormai) si è fatta più forte all’alba quando in molti si sono resi conti di non poter più accedere al servizio e di aver perso l’occasione – e chissà quando ne capiterà un’altra – ma anche un’intera notte di sonno.
Tra i tanti sfoghi anche quello di una lettrice che ha passato la notte sveglia “invano” per avere un medico di base.
“Non ottenerlo perché il sistema del Fascicolo sanitario elettronico funziona a random, dà risultati di errore vai, genera codici per l’iscrizione alle 4.30 di notte. Nessun criterio di priorità per le categorie fragili. Se il sistema si collega e trovi un posto è pura fortuna. La sanità pubblica territoriale va rasa al suolo e rifatta da capo”.