Moschea, tutto fermo e Boltiere propone la "Foppa del Firmì"
L’associazione aveva già mostrato interesse per i locali all’asta presso il supermercato "Sigma" di Boltiere, ma non si era avuto un esito positivo a riguardo.
La "moschea" di Zingonia cerca una nuova sede: via al confronto tra sindaci e prefettura. Nel 2019 l’associazione culturale Ar-Rhama aveva ricevuto l’ok per fissare la sua sede in corso Europa 53, in un capannone industriale, per un periodo di tempo limitato a due anni. Ad aprile di quest’anno scadrà però la convenzione, e i sindaci dei cinque comuni dell’area di Zingonia – quindi Ciserano, Verdello, Verdellino, Boltiere e Osio Sotto – si sono seduti a un tavolo di confronto volto a ricercare una sistemazione definitiva per il centro culturale islamico.
Vitali: "Sede temporanea e inadatta"
Una decisione delicata, che ha sempre portato con sé anche parecchie polemiche politiche. Tanto che ad oggi, a poche settimane dalla scadenza, si parla già di una proroga della convenzione esistente, dato che le consultazioni sul tema non hanno finora portato a risultati concreti.
La prima cittadina di Ciserano Caterina Vitali è primariamente interessata dalla questione, soprattutto visto che l’attuale sede dell’associazione cade sotto la competenza del suo territorio.
"La sede attuale è una soluzione temporanea e inadatta sotto molti aspetti, e su questo convengono sia le istituzioni che l’associazione – ha osservato – A creare problemi è soprattutto la scarsità di parcheggi, soprattutto i venerdì, quando l’affluenza presso il centro culturale cresce in maniera vertiginosa per la preghiera. Recentemente abbiamo chiesto un’ulteriore occasione di incontro tra comuni e prefetto in modo da trovare una soluzione: spetterà proprio alla prefettura il coordinamento della scelta".
Zanoli: "Dovrà essere coerente e accessibile"
"Confido nell’efficienza del gruppo di lavoro, condivisione e ricerca che stiamo portando avanti tra sindaci e Prefettura – le parole di Silvano Zanoli, primo cittadino di Verdellino – A detta di tutti una soluzione va attuata, ma serve che sia migliore della precedente, che non poteva essere una sistemazione definitiva: il nuovo luogo di preghiera dovrà essere accessibile e coerente con lo sviluppo di corso Europa e di Zingonia a cui stiamo lavorando".
Mossali: "Nessuno sfratto senza una nuova sede"
Proroga necessaria per il sindaco di Verdello.
"Nessuno li sfratterà finché non c’è un posto da assegnare loro – le parole del sindaco Fabio Mossali – una proroga dei termini sarà inevitabile e ovvia: per rispettare la scadenza di aprile serviva avere un locale concordato già sei mesi fa e, anche ipotizzando di trovare una soluzione oggi, sarà impossibile in un mese avere lo spostamento che sancirà la soluzione definitiva. Sul territorio ancora nessuno ha individuato una possibilità concreta e praticabile, ma da parte di Verdello non ci sono preclusioni".
Palazzini propone la "Foppa del Firmì"
Una proposta è arrivata da Boltiere, anche se decisamente diversa da quella che si aspettavano i Comuni vicini e le istituzioni. Per la nuova area di preghiera, il primo cittadino Osvaldo Palazzini pensa ad un luogo all’aperto.
"Il nostro Comune è stato l’unico, nella videoconferenza con la prefettura e i Comuni, a proporre una soluzione concreta – spiega il sindaco di Boltiere – abbiamo messo a disposizione dell’associazione Ar-Rhama l’area della “Foppa del Firmì”, con oltre 12mila metri quadri di bosco senza precisa destinazione d’uso, ma sembra che non sia stata nemmeno considerata dagli altri sindaci. Alla prossima riunione con gli altri Comuni questa nostra proposta tornerà sul tavolo".
Interesse per l'area Sigma
L’associazione aveva già mostrato interesse per i locali all’asta presso il supermercato "Sigma" di Boltiere, ma non si era avuto un esito positivo a riguardo; l’area verde della "Foppa del Firmì", destinabile a vari e diversi ambiti d’utilizzo, commerciale e non, è considerata dal primo cittadino una valida alternativa, ben vista anche da Zanoli, desideroso di approfondire l’opportunità di poter utilizzare un lotto di terreno da rigenerare.
Restano quindi da definire i prossimi passi, a poche settimane dall’inizio del mese di Ramadan, che cade il 13 aprile.