Morì sul lavoro alla "Volvo Truck", mancò la vigilanza sulle procedure?
La sentenza, affidata al giudice Patrizia Ingrascì, potrebbe arrivare alla prossima udienza, prevista il 28 marzo.
Per quale motivo avrebbe seguito una procedura non contemplata nelle linee guida dell’azienda? E’ l’interrogativo posto dal pm Raffaella Latorraca al capo meccanico preposto alla sicurezza sul lavoro della officina "Volvo Truck" di Boltiere dove il 19 gennaio 2017 morì il 24enne Leonardo Scarpellini.
Morì alla Volvo Truck
Questo, il nodo affrontato martedì nell’udienza del processo che vede imputato Giovanni Lo Bianco, amministratore delegato di "Volvo Group Italia" per la mancata vigilanza sul rispetto delle procedure. Procedure a cui i dipendenti avevano accesso tramite terminale in azienda e che avevano imparato durante i corsi di formazione e durante l’affiancamento iniziale con gli operatori più esperti. E’ quanto ha sostenuto il capo meccanico cha ha aggiunto come l’utilizzo dell’aria compressa in quel frangente non fosse contemplato. I colleghi di Scarpellini, tuttavia, sostengono che era una pratica diffusa per "aiutarsi" nel posizionamento della molla che, invece, esplose centrando il 24enne in pieno petto.
La sentenza, affidata al giudice Patrizia Ingrascì, potrebbe arrivare alla prossima udienza, prevista il 28 marzo.