Cronaca

L’attivista bergamasco della Flotilla, Dario Crippa, tornerà oggi in Italia

Sospiro di sollievo al Pd di Bergamo, Giudici: "È fondamentale sostenere la causa e promuovere ogni iniziativa che garantisca la protezione dei diritti umani"

L’attivista bergamasco della Flotilla, Dario Crippa, tornerà oggi in Italia

E’ atteso per oggi, 6 ottobre 2025, il rientro in Italia di Dario Crippa, l’attivista che si era imbarcato sulla Otaria per partecipare alla Global Sumud Flotilla, la missione diretta verso Gaza per tentare di rompere il blocco israeliano. Figlio dell’assessore ai Servizi per l’infanzia di Bergamo Marzia Marchesi era stato arrestato nella notte del 2 ottobre.

L’attivista Dario Crippa tornerà oggi in Italia

La conferma è arrivata ieri sera dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Gli attivisti che, come Crippa, avevano scelto di non firmare il foglio di rilascio volontario, prenderanno un volo charter per Atene per poi tornare in Italia.

Una notizia del suo rilascio ha fatto tirare un sospiro di sollievo al Pd di Bergamo.

“La notizia più bella, quella che aspettavamo da giorni, fra i prossimi rilasciati ci sarà anche il bergamasco Dario. Un abbraccio a Marzia e a tutti i parenti, che finalmente possono tirare un grandissimo sospiro di sollievo – ha dichiarato Alessandro De Bernardis – Ora non si abbassi la guardia su ciò che continua a succedere a Gaza e attenzione alla ricostruzione sulle condizioni di questa detenzione subita dagli attivisti, che dai primi racconti è risultata ben diversa da ciò che viene previsto dal diritto internazionale”.

Sollievo nel Pd, ma “è fondamentale sostenere la causa”

 “Un grande momento di gioia – ha aggiunto il segretario provinciale dei dem Gabriele Giudici – Il pensiero del Pd bergamasco va a Dario, a Marzia, alla sua famiglia e alle famiglie di tutti gli attivisti. Questo momento di gioia non deve farci dimenticare le sfide ancora aperte. È fondamentale sostenere la causa, continuare a monitorare la situazione a Gaza e promuovere ogni iniziativa che garantisca la protezione dei diritti umani. La vicenda ci ricorda quanto sia importante la solidarietà e l’attenzione costante verso chi opera per la pace e la giustizia”.