Treviglio-Bergamo

Al Cerreto la biciclettata contro l'autostrada Treviglio-Bergamo

L'alternativa che arriva all'A4 con due possibili configurazioni: corso Europa o Boltiere

Al Cerreto la biciclettata contro l'autostrada Treviglio-Bergamo
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Con l’arrivo della primavera e con l'ok da Regione Lombardia al piano di fattibilità tecnico-economica all'autostrada, si riapre la stagione delle manifestazioni di protesta per i comitati che si oppongono alla realizzazione dell’autostrada Treviglio-Bergamo. Intanto, anche il presidente della provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, in un'intervista al Giornale di Treviglio in edicola, ha ribadito la necessità di ridiscutere il progetto.

La biciclettata anti-autostrada

Domenica 3 aprile, alle 14.30, da piazza Manara partirà una biciclettata che si snoderà fra le aree che saranno interessate dal tracciato dell’autostrada, nelle campagne tra Fara d'Adda e Treviglio, con destinazione finale la cascina "Pelesa" di Castel Cerreto.
Sarà l’occasione per spiegare ancora una volta le ragioni di chi non vuole l’opera, ma soprattutto per proporre alternative, anche su come spendere i 146 milioni che la Regione ha messo sul piatto per finanziare il progetto. I comitati, che hanno anche l’appoggio di Legambiente Lombardia, hanno infatti preparato dei volantini riportanti dati estrapolati dallo studio che aveva fatto redigere la provincia di Bergamo sulla mobilità nel territorio. Numeri che sottolineano come la bergamasca sia ai vertici della classifica per consumo di suolo (1.130.000 metri quadrati solo nel 2020) e inquinamento atmosferico.

La denuncia dei Comitati: in fumo 1,4 milioni di metri quadrati di campagna

E spaventosi, come sottolineano i comitati, sono i numeri relativi all’autostrada. Secondo i verbali allegati al progetto, per i 19 chilometri di tracciato ci sarebbe infatti un consumo di suolo che supera 1,4 milioni di metri quadrati. Di questi, il 92% verrebbe sottratto all’agricoltura e il 56% ricoperto di asfalto. Sono previsti poi un utilizzo di 4 milioni di metri cubi di ghiaia e sabbia per edilizia e una spesa di 34 milioni di euro solo per spostare fossi, fogne e condutture di gas e di elettricità che interferiscono con il tracciato. Tutto, sostengono i «no autostrada», senza alcun vantaggio per il territorio. "Saranno 19 chilometri a pagamento e predisposti all’atterraggio di nuove piattaforme logistiche, poli commerciali e raccordi di collegamento - spiegano gli organizzatori - Il dramma andato in scena in questi anni sulle nuove autostrade regionali Teem e BreBeMi, ne è efficace dimostrazione".

"Sarà uno scempio ambientale"

E questo provocherebbe un vero e proprio scempio ambientale. «La Bassa bergamasca è un ambito strategico per la connessione ecologica tra importanti aree sorgenti di biodiversità come il Parco dell’Adda Nord e del Serio - proseguono gli anti Treviglio-Bergamo - La realizzazione dell’autostrada taglierebbe letteralmente questo territorio e queste relazioni. Frammenti di piste ciclabili, comprese nel prezzo, consentiranno di scalare i numerosi cavalcavia e di ammirare la semideserta e costosissima piattaforma d’asfalto con le sue gallerie, svincoli e raccordi».

L'alternativa che passa da Capriate

L’obiettivo dei comitati è anche quello di proporre alternative più sostenibili, volte a risparmiare risorse economiche. Oltre al potenziamento del collegamento ferroviario (bisognerebbe arrivare a 100 treni al giorno sulla tratta Treviglio-Bergamo, contro gli attuali 50), ci sono idee anche su come utilizzare i 146 milioni. «Con 43 milioni è possibile mettere in sicurezza l’intera rete stradale su cui grava l’80% del traffico della provincia - hanno spiegato - Con 42 milioni si può attuare il programma approvato nel 2003 e aggiornato nel 2009 dalla provincia, per la realizzazione di 540 chilometri di piste ciclabili e integrate con il sistema ferroviario e tramviario. Avanzerebbero 61 milioni per valorizzare, rispettare e rigenerare il territorio in cui viviamo».

E quale sarebbe la soluzione per garantire un collegamento veloce tra il sud e il nord della provincia salvaguardando l’ambiente? In campo ci sono due alternative, nominate B1 e B2, che hanno come punto cruciale il casello di Capriate sulla A4 Milano-Venezia.

"Si tratta dell’aggiornamento infrastrutturale della Sp184 (Osio-Capriate), da trasformare in bretella autostradale di accesso alla A4, secondo le due possibili configurazioni - sottolineano i “no autostrada” - O il «raddoppio» di Corso Europa a Osio con la creazione di un nuovo tracciato interrato sotto l’attuale (progetto B1) oppure il potenziamento dell’itinerario di collegamento tra la stessa Sp 184 e la strada Francesca tramite la tangenziale di Boltiere e la Sp 142 (progetto B2). In entrambe il casello di Capriate verrebbe potenziato e direttamente connesso all’autostrada A4, meno cara delle autostrade Brebemi e Treviglio-Bergamo».

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Le ricadute positive delle alternative

In entrambi i casi ci sarebbero ricadute positive sotto tutti i punti di vista. Per quanto riguarda le ore all’anno risparmiate nel traffico sarebbero 3,5 milioni con la B1, 2,5 con la B2 e 2 con l’autostrada Treviglio-Bergamo. Tanti i vantaggi anche per i consumi energetici, ovvero le tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) al giorno evitate: con l’autostrada sarebbero ben 7,5 in più, mentre con le due alternative proposte ce ne sarebbero una in meno con la B1 e addirittura 19 con la B2. Infine, risvolti positivi ci sarebbero anche sulla riduzione dell’inquinamento. Con l’alternativa B1 si eviterebbe l’immissione di 2,2 milioni di tonnellate al giorno di polveri sottili, che salirebbero a 6 milioni con la B2. Con la Treviglio-Bergamo, invece, ci sarebbe una riduzione di sole 0,2 tonnellate al giorno.

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