Chiesa

La comunità accoglie il suo nuovo parroco in pompa magna

Sabato 11 ottobre don Filippo Bolognini, pronipote di papa Giovanni XXIII, ha fatto il suo ingresso in paese

La comunità accoglie il suo nuovo parroco in pompa magna

Campane a festa per un ingresso in pompa magna quello di don Filippo Bolognini, nuovo parroco di Ghisalba, ricevuto sabato 11 ottobre dalle autorità civili, dalle associazioni locali e dai suoi nuovi fedeli.

Benvenuto don Filippo!

Il nuovo parroco è arrivato nel pomeriggio, al Santuario della Madonna della Consolazione, dove si è svolta una prima celebrazione, arricchita dal soave canto di un coretto di voci bianche. Poi il sacerdote è stato scortato in corteo fino alla chiesa parrocchiale addobbata a festa, sulle note della banda. E tra gli altri a sfilare c’era anche un affezionato gruppo di ex parrocchiani, con stretto fra le mani uno striscione eloquente: “Don Filippo buon viaggio, da Suisio a Ghisalba come meta unica Dio”. Giunto sul sagrato ha trovato una bella sorpresa: sulla scalinata ad accoglierlo c’erano i piccoli allievi della scuola materna, che hanno alzato le loro braccia mostrando ognuno una lettera colorata, a comporre la frase “Benvenuto don Filippo!”. E lui non ha mancato di salutarli, felice. Un caloroso saluto è arrivato anche dal coordinatore della scuola Maurizio Bonin, da Carlo Colombo del Consiglio pastorale e dal sindaco Gianluigi Conti, che tra le colonne del maestoso pronao ha pronunciato un discorso ufficiale.

“Benvenuto don Filippo – ha esordito il primo cittadino, che ha dovuto “litigare” un po’ con le campane per riuscire a farsi ascoltare – Siamo qui numerosi oggi a festeggiarla e l’accogliamo a braccia aperte, certi che lei saprà spendersi per il bene della nostra comunità senza sosta e indistintamente per tutti. A Ghisalba lei troverà una comunità vivace, dinamica e pronta a collaborare con il suo pastore. Troverà persone pronte a offrire gratuitamente la propria disponibilità, il proprio tempo, la propria opera e la propria generosità a favore di chi è meno fortunato e ha bisogno di aiuto. Questo patrimonio di umanità e bontà da oggi l’affidiamo nelle sue mani: lei che è pastore attento e sapiente ne farà sicuramente buon uso e lo saprà far fruttare nel modo migliore”.

Poi ha rimarcato la volontà di collaborazione.

“Ascoltare, aiutare, consolare, dare la speranza sono compiti imprescindibili del pastore d’anime – ha osservato tra le altre cose – Ma l’ascolto e l’aiuto di chi è meno fortunato è anche compito di ogni Amministrazione comunale. Ciascuno nel proprio ruolo e secondo le proprie competenze, la Parrocchia e il Comune, come hanno sempre fatto in tutti gli anni scorsi, continueranno a collaborare per l’unico scopo che entrambi abbiamo: il bene della nostra comunità. Noi siamo qui oggi anche per garantirle la nostra leale e costruttiva collaborazione, come è sempre stato da parte delle precedenti Amministrazioni con i parroci che si sono succeduti nel tempo prima di lei. Da qui oggi parte il nostro cammino di collaborazione anche con lei”.

Poi ha concluso ricordando il carattere dei ghisalbesi.

“Siamo una comunità di persone concrete, che lavorano senza risparmiarsi – ha rimarcato – non siamo abituati a manifestare la nostra riconoscenza con grandi gesti: ma lei troverà la nostra riconoscenza e la nostra stima nei semplici gesti di una stretta di mano, di uno sguardo di commossa gratitudine e di poche, semplici parole che però vengono dal cuore. Troverà la nostra riconoscenza nel saperla ascoltare ma , soprattutto, nel metterle a disposizione le nostre braccia e il nostro cuore. Auguri di buon lavoro!”.

Una messa solenne

Conti, accanto alla sua Giunta e al sindaco di Suisio Edoardo Bertuletti, ha partecipato alla messa solenne presieduta da don Paolo Rossi, moderatore dell’Unità Pastorale di Romano, in una chiesa gremita. Ricevuto il libro della Parola di Dio, pronunciati il giuramento di fedeltà e la professione di fede e firmato il documento di presa possesso della parrocchia alla presenza di un delegato vescovile, a don Bolognini sono state consegnate le chiavi poste su un cuscino rosso.

“Nell’annuncio del Vangelo, caro don Filippo, raramente troverai ostilità ma spesso ti incontrerai con l’indifferenza di chi pensa che la fede cristiana sia un’ipotesi inutile – ha affermato nell’omelia monsignor Rossi – Troverai tanta gente che confonde la fede con la religiosità e dovrai lavorare parecchio perché tutti i praticanti diventino credenti. Solo le persone libere possono incontrare la salvezza, che è il Signore”.

Pronipote di San Papa Giovanni XXIII

Poi ha presentato il nuovo parroco alla comunità.

“Nato il 21 aprile 1970, è sempre vissuto a Sotto il Monte, suo paese d’origine – ha spiegato – è stato nominato sacerdote il 10 giugno 1995, quindi è stato mandato ad Arcene dove è rimasto per 12 anni, curando l’oratorio di quella parrocchia. Nel 2007 è divenuto parroco di Abbazia di San Benedetto e Casale, nel Comune di Albino, in Val Seriana, infine dal 2014 parroco a Suisio e vicario locale. Giunge qui con una ricca esperienza pastorale, che gli consentirà di svolgere fruttuosamente il suo servizio di parroco”.

Poi una riflessione, un po’ amara.

“Per la prima volta la parrocchia di Ghisalba non ha più il curato dell’oratorio, don Simone Pecis infatti è il nuovo arciprete di Pagazzano – ha considerato – ha perso anche don Giulio Marchesini, tornato al suo paese natale, Morengo, dove collaborerà con il parroco. Rimane don Francesco Mangili, che avrà particolare cura del santuario, garantendo il servizio per le confessioni. Inizia un cammino che si radica nella storia tessuta fino ad oggi ma che necessita di percorsi nuovo, inediti. La carenza di sacerdoti ha determinato l’affidamento di più parrocchie e un sono parroco e la riduzione dei curati: 20 anni erano più di cento, oggi il numero si è dimezzato. Ciò significa che don Filippo dovrà avere un’attenzione particolare per l’oratorio, spazio così importante della via parrocchiale, e dovrà essere aiutato da educatori, catechisti e soprattutto dai genitori, che saranno la garanzia della continuità del percorso avviato”.

Infine il ricordo di Papa Giovanni XXIII, parente di don Bolognini.

“Oggi, 11 ottobre, celebriamo la memoria di San Giovanni XXIII, il nostro Papa, nel giorno radioso e carico di speranza nel quale 63 anni fa si apriva il Concilio Ecumenico Vaticano II – ha sottolineato – L’immutato affetto per la figura di questo santo pontefice perdura nell’animo dei bergamaschi. Don Bolognini, per ascendenza materna, è suo pronipote. Ispirati e impara da lui caro don Filippo, è stato un maestro di umanità. Il patrono di questa parrocchia è san Lorenzo, diacono preposto al servizio dei poveri: accanto alla povertà di carattere materiale, che le parrocchie soccorrono in genere con l’azione della Caritas e della San Vincenzo, ce ne sono molteplici non materiali: don Filippo coltiva l’ascolto di chi ha bisogno e aiuta a non perdere la speranza. Il santo patrono di Ghisalba, martire, ti doni la forza di essere testimone autorevole del Vangelo che annunci, la Madonna della Consolazione e San Giovanni XXIII ti accompagnino, ti sostengano e benedicano il cammino di questa bella comunità parrocchiale”.

Al termine della celebrazione, il nuovo parroco ha ringraziato tutti e rimarcato la necessità della collaborazione tra Comune e parrocchia, quindi la serata si è conclusa con un aperitivo all’area feste.