La Bassa ferita dal Coronavirus si ferma per un minuto di silenzio FOTO VIDEO
Silenzio e le bandiere a mezz'asta per ricordarci di tutti coloro che sono stati sconfitti dal virus.
Un minuto di silenzio in città e paesi già terribilmente silenziosi. E' l'immagine che, insieme ai carri dell'esercito carichi di bare, ci resterà negli occhi e nel cuore quando questa emergenza sarà finita. Il silenzio e il raccoglimento, la preghiera e l'assenza: il 31 marzo l'Italia, e la Bassa con lei, si è fermata per rendere omaggio ai suoi morti.
La Bassa piange i suoi morti
Morti che non hanno potuto ricevere il saluto dei parenti, famiglie che non hanno potuto elaborare e soffrire il loro lutto, comunità che hanno perso e stanno ancora perdendo intere generazioni quelle più anziane, la nostra memoria storica. Per loro e per i tanti medici, infermieri, operatori sanitari e lavoratori che tutti i giorni combattono contro il Coronavirus i sindaci hanno indossato il tricolore e davanti ai municipi, ai cimiteri, ai monumenti hanno salutato per tutti noi le nostre vittime.
Eccoli i primi cittadini di molti Comuni durante l'omaggio riservato a tutti i caduti:
Romano
Isso
Fontanella
Covo
Cortenuova
Cividate
Calcio
Verdello
Boltiere
Ciserano
Cologno
Brignano
Caravaggio
Treviglio
Urgnano
Arcene
Calvenzano
Qualche sindaco ha voluto invece condividere un breve video per rendere partecipi anche i cittadini e i famigliari delle vittime, tutti costretti a casa. E' il caso di Vincenzo Trapattoni di Barbata, Silvano Zanoli di Verdellino, ma c'è anche Treviglio grazie alla ripresa di un trevigliese poi condivisa sui social.