Il sindaco di Rivolta Giovanni Sgroi ai domiciliari: l'arresto per violenza sessuale sulle pazienti
Ad accusarlo quattro donne che avrebbero subito molestie durante alcune visite nel centro medico specialistico di Pozzuolo Martesana

Il sindaco di Rivolta, Giovanni Sgroi, ex primario di chirurgia in pensione, arrestato per violenza sessuale aggravata. Ad accusarlo quattro donne che avrebbero subito molestie durante alcune visite nel centro medico specialistico di Pozzuolo Martesana, dove il medico collaborava.
Sgroi ai domiciliari per violenza sessuale
I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano lo hanno arrestato ieri mattina, 22 maggio 2025. Sgroi, 70 anni, in pensione dal 2020, si trova ora agli arresti domiciliari. L'indagine, coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, è partita nel gennaio 2024 dopo la denuncia di una donna che aveva raccontato di essere stata toccata nelle parti intime durante una visita in ambulatorio. Ad aggravare il quadro, le intercettazioni, le perquisizioni e le analisi forensi, che hanno fatto emergere altri tre casi anche se non si può escludere, ora, che il numero possa aumentare. Da qui l'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Sara Cipolla ed eseguita nella mattinata di ieri dai militari dell'Arma.
"Non potendosi escludere la presenza di altre possibili vittime, in considerazione dell’elevata utenza della struttura ove opera il citato medico, è auspicabile che eventuali altre persone che avessero subito abusi analoghi si rendano disponibili a denunciarli, con le più assolute garanzie di riservatezza garantite dalla legge", si legge nella nota del comando provinciale dei carabinieri di Milano.
Chirurgo e sindaco

Nato a Messina nel 1955 è stato dirigente medico di chirurgia generale all'Azienda ospedaliera San Paolo d Milano dal 1997 al 2005 prima di iniziare la sua esperienza nella bergamasca. Prima all'ospedale di Alzano Lombardo dove è stato direttore della Struttura complessa di Chirurgia generale fino al 2010 e poi a Treviglio dove è rimasto fino alla pensione, nel 2020. A Treviglio ha ricoperto l'incarico di direttore del Dipartimento dell'Area chirurgica e dal 2011 direttore di Struttura complessa di Chirurgia 2 e Oncologia. Dopo la pensione Sgroi ha continuato a esercitare la sua attività di chirurgo come libero professionista e nel 2021 ha affiancato al lavoro l'impegno politico che il 5 ottobre di tre anni fa lo ha portato a vincere le elezioni amministrativa a Rivolta, dove vive, alla guida della lista di centrodestra "Rivolta Dinamica".
Nel 2024 Sgroi si era candidato anche alle elezioni europee, con la lista "Libertà", movimento estremamente ma programmaticamente composito fondato dall'amico Cateno De Luca, già sindaco di Messina. Proteggere e potenziare la Sanità pubblica, salvare l'Italia dagli effetti peggiori della direttiva Case Green e mettere un freno all'italian sounding in agricoltura erano i punti cardine del suo impegno, ma la votazione non si era espressa a suo favore.
La bufera post voto nel 2022
Sgroi era stato poi travolto, nel dicembre 2022, suo malgrado da una bufera post elezione che lo vedeva protagonista di alcune conversazioni intercettate dalla Direzione distrettuale antimafia, in cui il boss della ‘Ndrangheta Cosimo Maiolo si vantava di aver contribuito alla vittoria della lista del medico di Treviglio. Vanterie prive di fondamento che, per le quali Sgroi non era stato né indagato né tanto meno era risultato destinatario di misure cautelari.