Palosco

Il ponte sull'Oglio è finito "ma resti chiuso fino al 2022"

Il sindaco di Palosco Mario Mazza, per motivi di sicurezza, ha chiesto di realizzare prima un nuovo ponte sulla roggia Sale.

Il ponte sull'Oglio è finito "ma resti chiuso fino al 2022"
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Il nuovo ponte di Pontoglio è pronto, ma non aprirà ancora al traffico. A fermare il tutto è stato il primo cittadino di Palosco, Mario Mazza, che per motivi di sicurezza ha chiesto di rimandare l’inaugurazione dell’opera per avere il tempo di realizzare un nuovo ponte sulla roggia Sale, che consenta quindi un corretto, e sicuro, deflusso del traffico.

Un ponte tra due province

Il nuovo ponte di Pontoglio è un’opera attesa da almeno settant’anni. Il collegamento tra la Provincia di Brescia e Bergamo è pronto, ma resta "bloccato" a causa del cavalcavia sulla roggia Sale, largo tre metri e lungo poco più di 20 metri.
Il ponte serve a collegare la provinciale di Palosco alla località Torre delle Passere, ma anche alla rotatoria di innesto sul ponte e al viadotto romano di Pontoglio bassa.

Inaugurazione rimandata al 2022?

Il primo cittadino di Palosco Mario Mazza ha chiesto, tuttavia, all’ente Provinciale e alla Regione di rinviare l’apertura della nuova infrastruttura al 2022. Il motivo del rinvio è semplice: l’obiettivo dell’Amministrazione Mazza è quello di costruire un nuovo ponte sulla Roggia Sale, a poche centinaia di metri dalla Cascina museo dove Ermanno Olmi girò il suo capolavoro "L’albero degli zoccoli".

Serve il ponte sulla Roggia Sale

Nessun capriccio da parte di Mazza. Anzi. La richiesta del primo cittadino è volta a tutelare l’incolumità di chi transita lungo il territorio paloschese. Il rinvio è, quindi, necessario per realizzare l’attraversamento finanziato dalla Regione con 1,5 milioni di euro.
Il problema relativo alla roggia Sale è emerso in seguito all’apertura della rotatoria sul territorio di Pontoglio, a poca distanza dal confine con Palosco. Il rondò insieme a quello sulla 469, che è orientato in direzione di Urago, è aperto da tempo e raccoglie al suo interno il traffico delle sp 100 e 101 da Cividate. Il ponte, progettato per snellire il traffico e dirottarlo fuori dal centro, non sarebbe funzionante se prima non si sistema quello che sovrasta la roggia Sale. L’attuale manufatto non consente neppure il transito di due auto che viaggiano in direzione opposta.

Opera la oltre 5 milioni di euro

Il timore, in seguito alla richiesta di rimando dell’apertura, è che il ponte resti un’opera incompiuta; realizzata, ma non utilizzata.
La gestazione del ponte è iniziata nel 2009 con un finanziamento di 5,2 milioni di euro. L’impresa che avrebbe dovuto consegnare i lavori il 18 novembre 2010, li fermò dopo più un anno aprendo una vertenza con la Provincia, chiusa alcuni anni fa. La Provincia aveva inserito il ponte tra le sue priorità. In questi anni, lo ha quindi riprogettato e costruito. Visto l’interesse, la Provincia di Brescia, dopo la richiesta di fermo dei lavori, ha avviato delle interlocuzioni con la Provincia di Bergamo per sollecitare l’allargamento del ponte sulla roggia Sale studiando nel frattempo una soluzione alternativa nella Bergamasca.

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