Comun Nuovo

"Il Birrificio indipendente Elav conclude la sua fantastica avventura"

I motivi di questa decisione non sono ancora stati resi noti

"Il Birrificio indipendente Elav conclude la sua fantastica avventura"
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Ha lasciato tutti senza parole l'annuncio, arrivato questa mattina, attraverso i canali social del Birrificio Indipendente Elav. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che ha spiazzato i tanti affezionati clienti di uno dei baluardi della birra artigianale. Ma non è ancora chiaro che cosa ne sarà.

Si conclude un'avventura

Tutto ciò che si sa finora è racchiuso in poche righe affidate ai social direttamente dai titolari. Con un messaggio stringato hanno annunciato la fine dell’avventura. Una decisione inaspettata, che la comunità birraria italiana sta incassando con tristezza e incredulità. I motivi e le conseguenze che porterà questa decisione non sono ancora state rese note.

Pionieri della birra artigianale

Il birrificio Elav ha le sue radici al "ClockTower" di Treviglio, storico pub di viale Battisti. Aperto nel 1994 da Roberto Corti, ex portiere di serie A, il Clock Tower era stato rilevato nel 2000 da Antonio Terzi (nella foto in evidenza) e Valentina Ardemagni, ed era diventato uno dei primi pub in stile irlandese della zona. Nel 2003, alla distribuzione si affiancò la produzione birraia, e anche in quel caso si trattò di uno dei primi "esperimenti" di questo genere a livello provinciale. Un'intuizione, quella di Terzi e Ardemagni, che si è rivelata azzeccatissima.

Il birrificio a Comun Nuovo

Dopo essersi "appoggiati" per alcuni anni a impianti esterni, nel 2010 era nato il vero e proprio birrificio del circuito Elav, di Comun Nuovo. Nel frattempo, Elav si allarga anche a Bergamo, con "L'Osteria della birra" nel 2005. Più di recente, poi, sono nate "Cascina Elav" a Grumello del Piano, la "Società agricola Elav" nella Valle di Astino, e un nuovo ristopub a Bergamo, Elav Kitchen and beer.

L'era del Clock Tower

Piano piano le birre Elav, molte delle quali pluripremiate, si sono affacciate nei pub di mezza Lombardia e poi di mezza Italia, mentre il "pub" trevigliese diventava un punto di riferimento anche per concerti rock e jazz: sul piccolo palco del locale si sono esibiti centinaia di artisti provenienti da tutta Europa. Nel corso degli anni, va detto, il "baricentro" del mondo Elav si in seguito spostato sempre di più verso il capoluogo, come testimoniato ad esempio dalle lunghe chiusure estive per concentrare le forze sulla neonata "Cascina" di Grumello. Il pub di Treviglio chiuse la 2020, segnando la fine di un'era per il mondo brassicolo della Bassa e non solo.

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