Treviglio

Dopo ventisei anni il Clock Tower di Treviglio chiude i battenti

Era aperto da 1994 , sulla circonvallazione interna. E adesso che succede?

Dopo ventisei anni il Clock Tower di Treviglio chiude i battenti
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Se sia un "addio" o solo un lungo "arrivederci" non è ancora chiaro e i proprietari, dal birrificio Elav di Comun Nuovo, preferiscono  rimandare ogni commento alle prossime settimane. Voci ben informate parlano di una riapertura in arrivo, sempre a Treviglio, Covid-19 permettendo. Certo è però che   molti trevigliesi, soprattutto tra gli "enta" e gli "anta",  nel vedere  gli operai di una nota agenzia di traslochi al lavoro nel "mitico" Clock Tower pub di viale Battisti, questa mattina,  hanno provato un doloroso tuffo al cuore.

Il Clock Tower, dal 1994 sulla circonvallazione

In poche ore, lo storico locale aperto in città dal 1994 è stato completamente smontato, e i locali svuotati. Dal grande bancone  con le spine a marchio Elav - il birrificio artigianale  nato proprio attorno al Clock Tower, e diventato negli uno dei più importanti sulla scena lombarda - fino al beer shop,  le lavagne con la lista delle birre, e  i "vissutissimi" tavoli di legno, su cui migliaia di giovani da tutta la Bassa hanno brindato almeno una volta nella vita.

Era chiuso da marzo

Il "Clock" era del resto chiuso da marzo. Affisso alla vetrina c'è ancora un foglio A4 con un mesto avviso agli avventori, che risale a quella che ormai sembra a tutti un'era geologica fa, prima del Covid-19: "Arrivederci a tutti davanti a una bella birra". Non è andata così. Anche dopo la fine del lockdown, le serrande di quello che a Treviglio era "il pub" per antonomasia sono infatti rimaste abbassate. Anche l'ultimo post sulla pagina Facebook del locale risale a marzo.

Pionieri della birra artigianale

Aperto nel 1994 da Roberto Corti, ex portiere di serie A, il Clock Tower era stato rilevato nel 2000 da Antonio Terzi e Valentina Ardemagni, ed era diventato uno dei primi pub in stile irlandese della zona. Nel 2003, alla distribuzione si affiancò la produzione birraia, e anche in quel caso si trattò di uno dei primi "esperimenti" di questo genere a livello provinciale.  Un'intuizione, quella di Terzi e Ardemagni, che si è rivelata azzeccatissima.

Dopo essersi "appoggiati" per alcuni anni a impianti esterni, nel 2010 era nato il vero e proprio birrificio del circuito Elav, di Comun Nuovo. Nel frattempo, Elav si era allargata anche a Bergamo, con "L'Osteria della birra" nel 2005. Più di recente, poi, sono nate "Cascina Elav" a Grumello del Piano, la "Società agricola Elav" nella Valle di Astino, e un nuovo ristopub a Bergamo, Elav Kitchen and beer.

Dalla birra ai concerti, fino al rugby

Oltre che popolare per le birre artigianali Elav, molte delle quali pluripremiate, il pub trevigliese era diventato  un punto di riferimento per parecchie generazioni di giovani trevigliesi e non solo. Per anni vi si sono tenuti apprezzati concerti rock e jazz: sul piccolo palco del locale si sono esibiti  centinaia di artisti provenienti da tutta Europa. Vi si proiettavano, appuntamento immancabile, le partite dei Mondiali di calcio e quelle del Sei Nazioni di rugby. Migliaia  gli avventori che  frequentavano il pub specialmente in due date particolari di ogni anno: il Saint Patrick day, il 17 marzo, e il 24 dicembre, per la tradizione della "birra di Natale", la notte della Vigilia.

La parola fine?

Nel corso degli anni, va detto, il "baricentro" del mondo Elav si era spostato sempre di più verso il capoluogo, come testimoniato ad esempio dalle lunghe chiusure estive per concentrare le forze sulla neonata "Cascina" di Grumello. Tuttavia, che si sarebbe arrivati al trasloco dalla storica sede trevigliese  in pochi in città l'avrebbero immaginato.

E ora? Difficile a dirsi. Un post sulla pagina personale di Facebook del titolare lascia intendere che  per "reagire" all'emergenza Covid-19, l'azienda abbia diversi "colpi in canna". Anche per Treviglio, stando ai rumors circolanti in città.   La parola "fine" sulla storia del Clock Tower, insomma,  potrebbe insomma non essere ancora stata scritta, anche se un luogo e una data di ripartenza, per il momento, non sono note.

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