Crema

Fu Alessandro Pasini a uccidere Sabrina Beccalli: confermata la condanna a 17 anni di carcere

Questa mattina i carabinieri lo hanno arrestato e portato alla Casa Circondariale di Cremona. Il delitto si consumò tra il 14 e il 15 agosto 2020

Fu Alessandro Pasini a uccidere Sabrina Beccalli: confermata la condanna a 17 anni di carcere
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Questa mattina, 12 dicembre 2023, si sono aperte le porte del carcere di Cremona per Alessandro Pasini, il 48enne accusato dell'omicidio di Sabrina Beccalli, avvenuto il 15 agosto 2020.

Pasini in carcere: dovrà scontare 17 anni

A raggiungerlo e arrestarlo questa mattina sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cremona, con il supporto dei carabinieri della Compagnia di Crema, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale di Brescia. Pasini, 48 anni, con precedenti di polizia a carico, è destinatario di un provvedimento che lo vede responsabile di omicidio, distruzione, sottrazione o soppressione di cadavere e incendio, reati commessi a Crema il 15 agosto 2020. Avendo già scontato in carcere un anno e due mesi per gli stessi fatti, l’uomo dovrà scontare una pena residua di 17 anni, 5 mesi e 19 giorni di reclusione.

La condanna risale all’ottobre del 2021 emessa dal gup del Tribunale di Cremona, poi riformata dalla Corte d’Asside d’Appello di Brescia nel marzo del 2023 e ora confermata dalla Corte di Cassazione e immediatamente esecutiva.

L'omicidio di Sabrina Beccalli

Pasini, tra il 14 e il 15 agosto del 2020, si era reso responsabile dell’omicidio di Sabrina Beccalli e della distruzione del suo cadavere, i cui
resti erano stati rinvenuti a bordo della sua Fiat Panda, data alle fiamme dall’omicida a Crema, nelle campagne di Vergonzana, nel tentativo di occultare le tracce del delitto. Il processo di primo grado si era concluso con la condanna di Pasini a sei anni di reclusione per distruzione di cadavere e per il danneggiamento dell’autovettura, non essendo stato possibile delineare in modo netto la causa dolosa della morte.

Le nuove indagini

La sentenza era stata impugnata dal Sostituto Procuratore Generale della Repubblica di Brescia, Rita Anna Caccamo, la quale, nell’effettuare una rivalutazione di tutte le risultanze investigative già acquisite, aveva delegato al Nucleo Investigativo dei carabinieri di Cremona ulteriori accertamenti sugli spostamenti effettuati dall’indagato, sull’analisi del traffico telefonico e sui sopralluoghi svolti nell’abitazione in cui si era verificato il delitto.

La fondatezza dei riscontri così acquisiti, alla pari di quelli di medicina forense, ha consentito alla Corte d’Assise d’Appello di Brescia di definire le responsabilità di Pasini per l’omicidio della Beccalli, la distruzione del suo cadavere e l’incendio del veicolo, condannandolo a 18 anni e 8 mesi di reclusione. Ieri, la Corte di Cassazione, a seguito del ricorso presentato dal difensore di Pasini, ha confermato in modo definitivo la condanna dell’imputato alla pena determinata dalla Corte d’Assise d’Appello, detraendo quanto già scontato e inviandola alla Procura Generale di Brescia per l’esecuzione.

All’alba di questa mattina, i militari del Nucleo investigativo di Cremona, che da giorni monitoravano gli spostamenti del 48enne, hanno ricevuto l’ordine di esecuzione e lo hanno raggiunto e arrestato, accompagnandolo nella Casa Circondariale di Cremona.

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