Dall'anno nero del Covid all'inarrestabile risalita: è Bergamo la provincia dove si vive meglio
Una prima volta che sa di rivincita dopo il quinto posto del 2023 e il 52esimo di quattro anni fa, l'annus horribilis del Covid19
Una risalita che niente e nessuno è riuscito ad arrestare: Bergamo, dopo l'annus horribilis del Covid balza in testa alla classifica delle province italiane per qualità della vita. Una prima volta che sa di rivincita dopo il quinto posto del 2023 e il 52esimo di quattro anni fa.
Qualità della vita: Bergamo al primo posto
A Bergamo, e nella provincia, di vive bene. Anzi, meglio che in qualunque altro posto in Italia. A dirlo sono i dati dell'Indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore che ogni anno misura il benessere nei territori italiani utilizzando 90 indicatori provenienti da fonti certificate e divisi in sei categorie tematiche.
Sul podio due habituè come Trento (2° posto) e Bolzano (3° posto) in una top ten che premia il Nord-Est con Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto tra le Regioni più presenti. Subito sotto il podio altre due lombarde: Monza Brianza al quarto posto e Cremona al quinto che precedono la vincitrice dello scorso anno, Udine, che scende al sesto conservando comunque buoni risultati. Settima e ottava posizione per Verona e Vicenza e decima Ascoli Piceno (che si aggiudica il primo posto nella categoria "Giustizia e sicurezza").
La crisi delle grandi città
Dall'indagine emerge la "crisi" della grandi metropoli: nei primi dieci rientra solo Bologna (9° posto dopo il secondo dello scorso anno e cinque ori all'attivo nelle 35 edizioni dell'indagine), Milano è 12esima (anche se tiene stretto il primo posto in "Affari e LAvoro"), Firenze 36esima e Roma addirittura 59esima. Il Sud non riesce a risalire la classifica e anzi la chiude con Reggio Calabria all'ultimo posto.
A Bergamo si cresce e si sta bene
A Bergamo, invece, oltre al primo posto generale va anche il primato nell'"Indice di Sportività", mentre il posizionamento peggiore (al 98esimo posto) è per il "Trend del pil pro capite". Con una popolazione di 1.103.768 (dato Istat 2024) e un tasso di natalità che segna +3% il capoluogo orobico e la provincia si aggiudicano buoni piazzamenti anche per quanto riguarda la qualità della vita di bambini (2aesimo), giovani (23esimo) e anziani (13esimo), la cultura e il tempo libero (14esima posizione), giustizia e sicurezza (decima posizione) e un ottimo terzo posto in ambiente e servizi.
Sorte (FI): "Un successo grazie alla lungimiranza di Regione Lombardia"
“La provincia di Bergamo è prima nell’edizione 2024 dell’Indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore. Un risultato che ci soddisfa e ci riempie di orgoglio, perché è il frutto del lavoro di una comunità dinamica e generosa, ma anche il risultato di scelte politiche ed investimenti lungimiranti che sono stati fatti negli ultimi anni”.
Lo scrive in una nota Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia.
“Per raggiungere questo traguardo - aggiunge - è stato fondamentale il ruolo e la capacità di visione della Regione Lombardia. Grazie ai tanti investimenti fatti nella sanità, nella nostra provincia sono presenti delle vere e proprie eccellenze sia pubbliche che private, a partire dall’Ospedale Papa Giovanni. Negli ultimi anni ci sono stati poi investimenti importanti nelle infrastrutture, che hanno creato occupazione e favorito l’insediamento di nuove aziende: un esempio è la Brebremi, di cui la provincia di Bergamo è stata la prima beneficiaria, ma anche l’aeroporto di Orio al Serio, fiore all'occhiello del nostro territorio, gestito con grande lungimiranza. Pensiamo ancora al sistema dei trasporti, treni e bus, che pur avendo qualche criticità, svolge un servizio importante ed efficiente per centinaia di migliaia di persone all’anno. Non è un mistero che dalla provincia di Bergamo arrivi, in occasione delle elezioni regionali e politiche, uno dei consensi più forti per il centrodestra. Questo dimostra che i cittadini sono soddisfatti di come la Regione Lombardia gestisca due ambiti fondamentali per le loro vite: la sanità e le infrastrutture, creando occupazione e offrendo servizi di grande qualità. Questo risultato è un successo per tutta la politica bergamasca, che celebriamo con orgoglio e ci motiva a fare ancora di più”.
La sindaca Carnevali: "Il sistema Bergamo è un esempio virtuoso"
"Questo straordinario risultato, a cinque anni dalla pandemia, è motivo di grande soddisfazione per la nostra comunità, ma ci richiama anche a un profondo senso di responsabilità verso il futuro. È senza dubbio il frutto di un lungo e intenso lavoro in cui il territorio bergamasco ha saputo reagire con coraggio, guardando avanti e facendo del “sistema Bergamo” – ovvero la capacità di collaborare tra istituzioni, associazioni, terzo settore e mondo dell’impresa – un modello virtuoso per condividere obiettivi comuni".
Così ha commentato la sindaca di Bergamo Elena Carnevali che ha aggiunto:
"Bergamo vive un periodo di grandi trasformazioni che abbracciano molti ambiti. La cultura è stata riconosciuta come motore di sviluppo economico e sociale; gli investimenti infrastrutturali stanno promuovendo una mobilità più sostenibile, migliorando accessibilità e indicatori ambientali; e l’innovazione permea tutti i settori, rendendo la Pubblica Amministrazione non solo più competitiva, ma anche più vicina alle esigenze dei cittadini. Bergamo e la sua provincia inoltre sono caratterizzate da una propensione innata alla solidarietà e alla vicinanza alle persone e ai territori. La città, con quasi la metà del suo territorio (18 kmq su un totale di 40) nel Parco dei Colli, e la provincia avanzano con passo deciso verso una crescita sostenibile. Il nostro impegno è garantire più servizi per l’infanzia, nidi di qualità, scuole sicure e accoglienti, più formazione per invertire il trend demografico e attrarre giovani e famiglie. Vogliamo anche consolidare un turismo sostenibile e diffuso su tutta l’area provinciale, che valorizzi le nostre eccellenze naturali, culturali e storiche. Il primato nella qualità della vita si inserisce in un contesto di altri importanti riconoscimenti, come il podio per l’indice di sportività nel 2024, il successo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura nel 2023, oltre al titolo di Capitale del Volontariato nel 2022. Questo risultato è un punto di partenza, non di arrivo. Il nostro compito è continuare a migliorare, facendo della qualità della vita per tutti un obiettivo prioritario su cui concentrare ogni sforzo".
Giudici (Pd) lancia il monito: "Nessuno dev'essere lasciato indietro"
"La recente classifica del Sole 24 Ore è certamente motivo di orgoglio per la bergamasca: i risultati raggiunti dimostrano come il capoluogo e la provincia siano stati ben amministrati negli ultimi anni - ha aggiunto il segretario provinciale del Pd Gabriele Giudici - tuttavia, è fondamentale ricordare che queste classifiche offrono una visione parziale e non sempre rappresentano la realtà di tutti. Esistono persone e comunità che restano escluse dai benefici di questo sistema economico e di benessere, soprattutto nelle aree più marginali della bassa, dell'isola e nelle valli. Se siamo una provincia considerata così ricca, è inaccettabile la persistenza di sacche di povertà, lavoro precario e difficoltà nell'accesso ai servizi essenziali, specialmente nelle zone rurali e montane. I risultati sono importanti, ma devono rappresentare un punto di partenza per un impegno costante: c'è ancora tanto da fare a livello provinciale per garantire che nessuno venga lasciato indietro".