Controlli commerciali e di prevenzione con il team cinofilo K9 Zero Impact
A Calcio prima delle festività è stata effettuata una doppia operazione congiunta con il comando di Polizia Locale di Coccaglio.
A Calcio prima delle festività è stata effettuata una doppia operazione congiunta con il comando di Polizia Locale di Coccaglio.
Controlli in paese
A Calcio prima di Natale è scattata l’operazione congiunta realizzata in sinergia tra il Comando di Calcio coordinato da Claudio D'Aquila e il Comando di Coccaglio, coordinato da Luca Leone che per tutto il 2024 ha garantito servizio di supporto ai colleghi del paese della Bassa orientale. Doppia l’azione di controllo messa in atto dalla task force della Polizia locale. Il primo ha riguardato le attività commerciali del paese mentre il secondo atto alla prevenzione sull’uso della droga. Durante tutto il corso dell’operazione sono stati utilizzati i cani dell’Associazione K9 Zero Impact di Nicola Carrara con cui il Comune di Calcio ha una convenzione.
Il team K9 Zero Impact
Nicola Carrara è un cinofilo professionista che dal 2000 si dedica all'educazione e all'addestramento di cani da famiglia, agonisti, ma soprattutto di utilità sociale. Il K9 Zero Impact è un team che si occupa di bonifiche anti esplosivo e anti droga con l’ausilio di cani addestrati a tale scopo. Dai controlli effettuati sono state rilevate diverse sanzioni amministrative a carico degli esercizi pubblici e commerciali a seguito del rilevamento di diverse carenze igienico sanitarie all’interno di mini market ubicati nel centro storico.
Il precedente a giugno
I controlli effettuati rientrano nella campagna di monitoraggio delle attività commerciali che a giugno ha portato ad un’operazione clamorosa. Oltre 40 mila euro di sanzioni è stato il totale del conto presentato ad una macelleria del paese dopo che gli Agenti della Polizia Locale hanno scoperto gravi carenze igienico sanitarie e violazioni di norme commerciali. Il titolare della macelleria non aveva presentato la scia per poter vendere altri prodotti, compresi quelli non alimentari e pertanto non era autorizzato alla vendita al dettaglio. Ma ciò che più ha suscitato perplessità per la salute dei consumatori era la commercializzazione di prodotti alimentari scaduti, compresi quelli freschi e dolciari. Il pane era esposto in attrezzature non idonee e privo di protezioni da eventuali contaminazioni e insetti. Stessa cosa per altri prodotti venduti sfusi, come le olive, sughi e cibo venduto sfuso che, in un caso, conteneva insetti morti. Nel freezer erano riposte zampe di porco e tranci di carne bovina senza confezione e senza etichettature, tale da compromettere la tracciabilità, compresa la mancata indicazione della scadenza del prodotto. Su alcuni prodotti da dispensa, gli alimenti erano privi di informazioni in italiano.