Calcio

Carenze igienico sanitarie, maxi sanzione da 40 mila euro a una macelleria

L’operazione congiunta della Polizia Locale tra il Comando di Calcio coordinato da Claudio D'Aquila e il Comando di Coccaglio, coordinato da Luca Leone

Carenze igienico sanitarie, maxi sanzione da 40 mila euro a una macelleria
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A Calcio l’operazione congiunta della Polizia Locale tra il Comando di Calcio coordinato da Claudio D'Aquila e il Comando di Coccaglio, coordinato da Luca Leone.

L’operazione

Oltre 40 mila euro di sanzioni per una macelleria di Calcio, gli Agenti della Polizia Locale hanno scoperto gravi carenze igienico sanitarie e violazioni di norme commerciali. Il controllo commerciale, svoltosi in sinergia tra il Comando di Calcio coordinato da Claudio D'Aquila e il Comando di Coccaglio, coordinato da Luca Leone che per tutto il 2024 garantirà servizio di supporto, ha portato alla luce diverse irregolarità. Il titolare della macelleria, infatti, non aveva presentato la scia per poter vendere altri prodotti, compresi quelli non alimentari e pertanto non era autorizzato alla vendita al dettaglio. Ma ciò che più ha suscitato perplessità per la salute dei consumatori era la commercializzazione di prodotti alimentari scaduti, compresi quelli freschi e dolciari.

Carenze igienico sanitarie

Il pane era esposto in attrezzature non idonee e privo di protezioni da eventuali contaminazioni e insetti. Stessa cosa per altri prodotti venduti sfusi, come le olive, sughi e cibo venduto sfuso che, in un caso, conteneva insetti morti. Nel freezer erano riposte zampe di porco e tranci di carne bovina senza confezione e senza etichettature, tale da compromettere la tracciabilità, compresa la mancata indicazione della scadenza del prodotto. Su alcuni prodotti da dispensa, gli alimenti erano privi di informazioni in italiano.

Sanzioni amministrative

Diversi i prezzi mancanti sulle scaffalature, ma ben più grave era l'inosservanza del manuale di autocontrollo per le attività alimentari. I pavimenti sui quali era riposta la frutta e le ceste di pane, non si presentavano igienizzati. Inoltre gli alimenti devono essere tenuti ad un'altezza minima da terra senza contatto con il pavimento. La carne in vendita e il pollame non riportavano le informazioni obbligatorie sulla data di scadenza, tipologia di animale e se "fresca o decongelata". Il controllo verrà trasmesso anche all'ATS competente ad irrigare le prescrizioni per evitare la chiusura dell'attività e per il titolare sono previste oltre 40mila euro di sanzioni.

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