Disputa

Ciserano contro il maxi data center ad Arcene: "Ci opporremo con tutti i mezzi"

L’Innovation hub andrebbe a occupare 181mila metri quadrati di terreno oggi agricolo

Ciserano contro il maxi data center ad Arcene: "Ci opporremo con tutti i mezzi"
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"A cosa serve la pianificazione territoriale se poi viene scavalcata, come se nulla fosse, presentando un progetto che impatta anche su altri Comuni senza nemmeno avviare un dialogo ufficiale?"

A parlare è il sindaco di Ciserano Caterina Vitali dopo aver appreso, a mezzo stampa, dell’accordo tra la "Vitali Spa" e il Comune di Arcene per la realizzazione di un immenso data center proprio al confine tra i due paesi. Una notizia inaspettata dato che nessuna comunicazione era stata inviata attraverso i canali ufficiali.

Ciserano contro il data center ad Arcene

Il rendering dell'insediamento previsto ad Arcene

"Sono rimasta negativamente sorpresa nel leggere questi articoli, dato che si tratta di un territorio che confina con un altro Comune - ha commentato Vitali visibilmente irritata - Non è mai pervenuta nessuna comunicazione ufficiale e mi sembra fuori luogo illustrare un progetto di queste dimensioni quando il percorso prevede un passaggio in Provincia per quanto riguarda l’impatto ambientale".

L’Innovation hub, così si chiamano i data center che immagazzinano i dati informatici relativi ai servizi "cloud", secondo il progetto condiviso dall’Amministrazione comunale di Arcene e da "Vitali Spa" - proprietaria del terreno - andrà infatti a occupare 181mila metri quadrati di terreno oggi agricolo. Un terreno - storicamente e per sua conformazione ricco e prezioso - che la proprietà aveva già tentato di trasformare in una cava di inerti, ma senza successo.

"Ci opporremmo con ogni mezzo"

"Tutti i Comuni sono chiamati a limitare il consumo di suolo - ha rimarcato Vitali - Sviluppare e trasformare un suolo agricolo in insediamento industriale, tra l’altro all’interno del Plis della Gera d’Adda, è in piena contraddizione con quanto ci richiede la legge regionale per uno sviluppo territoriale omogeneo e sostenibile".

Una posizione sostenuta, all’unanimità, da tutto il Consiglio comunale che lo scorso giovedì ha confermato pieno sostegno al sindaco che promette battaglia.

"Attendiamo una comunicazione ufficiale e a quel punto faremo presenti i problemi ambientali e urbanistici che quest’opera porterebbe al territorio - ha promesso - Faremo tutto ciò che serve per opporci ed evitare questo insediamento".

La rinascita dell'ex cava "Tre Cantoni"

L’area interessata dall’Innovation hub, infatti, sorge a ovest della stazione ferroviaria, al confine con l’ex cava dei "Tre cantoni".
"Trovo paradossale poi che l’area che il Comune di Arcene vorrebbe trasformare da agricola a industriale si trova al confine con l’ex cava dei Tre cantoni dove sussiste un progetto che vede coinvolti la “Nuova Demi”, il “Renova Park” e gli stessi Comuni di Ciserano, Arcene e Pontirolo per la riconversione ambientale e la restituzione ai cittadini di un grande polmone verde", ha proseguito il sindaco ricordando come questo progetto sia stato l’unico finanziato in bergamasca da Regione Lombardia attraverso il bando "Infrastrutture verdi" che ha portato 300mila euro.

"Mi chiedo a cosa serva la pianificazione territoriale se poi viene scavalcata con tanta facilità - ha concluso Vitali - con un intervento simile Ciserano si troverà chiusa su tutti i lati. L’assessore all’Ambiente ha subito scritto al sindaco Ravanelli per manifestare la nostra contrarietà che verrà rimarcata nelle sedi opportune quando l’iter verrà avviato".

 

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