Che vita dura quella del pendolare: e a Crema scatta la protesta del Pd
Novembre è stato un mese da dimenticare: per questo, stamattina, il Pd di Crema ha promosso un volantinaggio in stazione
Treni in ritardo, un’odissea senza fine sulla Milano-Treviglio. Disagi, cancellazioni, affollamento: contro i disservizi di Trenord questa mattina, giovedì 5 dicembre 2024, è sceso in campo a protestare anche il Pd di Crema.
L'odissea dei pendolari
"Novembre è stato il mese dei ritardi, cancellazioni e scioperi, insomma, da dimenticare": è questa la dichiarazione esasperata di una giovane studentessa universitaria, classe 2002 di Capralba, che lamenta la sua situazione da pendolare, diventata ormai insostenibile. La ragazza capralbese infatti si reca ogni giorno, dal lunedì al venerdì, e a volte anche al sabato, all’università di Milano per frequentare la facoltà di Giurisprudenza e racconta di come i ritardi dei treni sulla linea Milano Centrale- Treviglio facciano ormai parte della sua routine quotidiana.
Novembre, mese nero
"Novembre è stato un vero disastro e, in particolare, le ultime settimane. Martedì scorso ho preso il treno Milano Centrale-Treviglio delle 18.25, che sarebbe dovuto arrivare alla stazione di Treviglio alle 18.54, peccato però che in quella stazione non ci è mai arrivato".
Intorno alle 18.30 di quella sera infatti una donna di 43 anni ha perso la vita, investita da un treno a Romano di Lombardia. È qui che il mezzo ferroviario che aveva investito la donna si è fermato e, in coda, sono rimasti bloccati tutti gli altri treni fino a Cassano d’Adda, dove il diretto a Treviglio si è fermato per ben tre ore.
"L’alternativa - ha continuato la studentessa - era scendere a Cassano e farsi venire a prendere in auto o aspettare tre ore sul treno, a causa degli accertamenti della Polizia sul posto. Io, fortunatamente, sono riuscita a optare per la prima scelta ma sono comunque arrivata a casa alle 21.30 anziché alle 19.30. Tengo a precisare poi che l’annuncio di quanto era accaduto sui binari è stato dato dopo essere rimasti fermi mezz’ora e, solo dopo due attacchi di panico di altre due ragazze e le lamentele di un uomo che si trovavano nel mio vagone: insieme siamo riusciti a convincere il controllore ad avvicinarci a Cassano e scendere lì".
Di nuovo sbarre bloccate al passaggio a livello
Episodio molto simile a uno della settimana precedente: un altro gesto estremo sui binari e l’ennesimo ritardo di tre ore. Ma non solo. Durante tutta la settimana i treni della linea Milano Centrale-Treviglio hanno continuato ad accumulare ritardi fino a mezz’ora. Insomma, un periodo nero per i pendolari capralbesi che non sono però gli unici a riscontrare problemi. Venerdì sera della scorsa settimana, infatti, diversi residenti hanno raccontato di essere rimasti bloccati davanti alle sbarre del passaggio a livello del paese per oltre mezz’ora. Inevitabili le file lunghissime che si sono create lungo via Caravaggio. E anche questa non è una novità: stesso andamento, stessi disagi qualche settimana fa quando, per un guasto tecnico, le sbarre sono rimaste bloccate per oltre 40 minuti.
La protesta del Pd in stazione
E proprio per questo, ieri mattina, giovedì, in stazione a Crema il circolo Pd cittadino ha organizzato un volantinaggio a partire dalle 6.30 per intercettare il gran numero di pendolari che ogni giorno transita sulla linea Cremona-Treviglio e non solo.
A distribuire i volantini erano presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Matteo Piloni, il sindaco e la vicesindaca di Crema Fabio Bergamaschi e Cinzia Fontana, il coordinatore del PD Cremasco Daniele Qalliaj, il segretario provinciale dei Giovani Democratici Matteo Cigognini e la consigliera comunale Donatella Tacca.
Ironia della sorte: proprio nella mattinata di ieri il treno 10606 di Trenord delle 7.20 per Milano Porta Garibaldi è stato cancellato. Una situazione che purtroppo accade quasi ogni giorno con pesanti disagi per studenti e lavoratori pendolari.
"Per questo motivo occorre un vero cambio di passo, non le continue promesse mancate da parte della giunta Fontana - hanno spiegato - Nei volantini distribuiti le proposte del Partito Democratico lombardo: rivedere la programmazione dei lavori sulle tratte ferroviarie in modo che sia realistica e che non penalizzi i pendolari, garantire sicurezza agli utenti e ai ferrovieri a bordo dei treni regionali, reintrodurre il bonus ritardi e rivedere la comunicazione, cambiare la dirigenza di Trenord scegliendo le persone non per spartizione politica ma sulla base di capacità e competenze".