Zingonia

Carabinieri e associazioni etniche: la solidarietà senza confini parte da Zingonia FOTO

E' l'insolito binomio che in queste settimane è riuscito a ricostruire un tessuto sociale che ha vissuto mesi complicati.

Carabinieri e associazioni etniche: la solidarietà senza confini parte da Zingonia FOTO
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Carabinieri e associazioni etniche: la solidarietà senza confini parte da Zingonia. E' l'insolito binomio che in queste settimane è riuscito a ricostruire un tessuto sociale che ha vissuto mesi complicati.

La tenenza di Zingonia in prima linea

Nel periodo di contingente difficoltà economica in cui, sempre più frequentemente, anziani e persone prive di mezzi di sostentamento si stanno trovando in una situazione finora sconosciuta, anche le diverse comunità di Zingonia portano la loro vicinanza ai più bisognosi. A far da volano a questa iniziativa, la Tenenza Carabinieri di Zingonia che, da tempo, lavora come trait d’union tra le diverse sensibilità etniche del territorio per migliorarne la vivibilità ed i servizi. Un compito apparentemente insolito che, nel tempo, sta dando i suoi frutti e che dopo l’abbattimento dei condomini Anna ed Athena di Ciserano, ha rafforzato l’attenzione sull’area circostante le quattro torri di Verdellino, riqualificate nella pulizia, tanto quanto nell’attenzione che i residenti stessi ripongono nel mantenerla viva con iniziative benefiche e di sviluppo.

Associazioni arabo-marocchine in campo

È un risultato oggettivo e tangibile, frutto dell’impegno dell’Arma tanto quanto dell’associazione arabo-marocchina Ar Rhama, dell’Associazione Senegalesi e Bergamaschi (Assosb2) di Ciserano-Zingonia e della Comunità indiana, tutte impegnate nel dare continuità al progetto e sostegno concreto a coloro i quali, meno fortunati, vivono ancor di più gli stenti di una carenza di beni primari.
“Tutti insieme per aiutare il territorio” è quanto ci tiene a sottolineare Seck Cheikh Tidiane, presidente della Assosb2 che con la raccolta fondi avviata dall’associazione ha raccolto denaro da destinare alle famiglie indigenti ma anche alle strutture sanitarie.

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Nelle diverse iniziative avviate dalle associazioni sono infatti stati raccolti complessivamente 11mila euro che hanno raggiunto con una sostanziosa donazione finanziaria sia il Policlinico San Marco che l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ma non solo, la contemporanea raccolta alimentare ha soddisfatto le prime necessità di oltre 400 famiglie -anche italiane- con pacchi consegnati direttamente al domicilio dei bisognosi che va ad affiancarsi all’altrettanto lodevole apporto di pasti fornito al personale sanitario in servizio e alla consegna dei farmaci a chi, impossibilitato a muoversi, risultava essere bisognevole. Iniziative che, nel tempo, produrranno ulteriori positivi risultati, stante la disponibilità già dimostrata dai responsabili delle comunità ad effettuare donazioni di sangue a favore dei malati e per cui, in questi giorni, è in corso la prescritta procedura di accreditamento.

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Pacchi alimentari a chi ha bisogno

Una di queste iniziative è proprio quella dell'Assosb, l'Associazione Senegalesi e Bergamaschi di Ciserano-Zingonia: l'intenzione era sia di dare il proprio contributo, con una donazione, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ma anche di acquistare viveri per chi, in questo momento, è in situazione di difficoltà e disagio a seguito della pandemia. L'Assosb è nata nel 1989 e l’anno scorso ha festeggiato i suoi 30 anni. Ha sede a Ciserano–Zingonia e conta 3.000 iscritti di origine senegalese residenti nel territorio di Bergamo.

Associazione senegalesi e bergamaschi in campo

“Nel corso dell’emergenza sanitaria, abbiamo messo in piedi una squadra specifica, un vero e proprio Comitato di crisi Covid-19, che ha subito elaborato un piano di intervento per aiutare le persone in situazione di difficoltà sul nostro territorio - ha spiegato Seck Cheikh Tidiane, presidente di Assosb - Poi abbiamo avviato la raccolta fondi: alla fine abbiamo raccolto ottomila euro. I primi tremila sono stati utilizzati per comprare viveri consegnati a più di 150 famiglie per un totale di circa 450 persone. Sabato 11 e domenica 12 aprile, siamo stati accompagnati nella consegna dalle volanti dei Carabinieri della caserma di Zingonia, sopraggiunte per garantire il rispetto delle misure previste per l’emergenza: la collaborazione dell'associazione con il tenente Tucci e il colonnello provinciale è iniziata l’anno scorso e si aggiunge a quella già avviata con i rappresentanti dei Comuni di Ciserano, Verdello, Verdellino, Osio e Boltiere. Il percorso condiviso con queste istituzioni è stato molto importante, durante i lavori alle quattro torri di Zingonia e in occasione della festa di dicembre, per combattere il degrado e l’esclusione sociale e promuovere la rinascita del territorio”.

In beneficenza per l'ospedale

“I restanti cinquemila euro raccolti - prosegue il presidente - sono stati devoluti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII: ieri è stata consegnata alla Direzione Sanitaria la copia del bonifico e una lettera nella quale abbiamo voluto esprimere la nostra gratitudine per la grande disponibilità dimostrata da tutto il personale nell’affrontare i difficili momenti dell’emergenza, ricordando che questo periodo è costato sacrifici e sofferenza al personale stesso, oltre che ai pazienti a ai loro famigliari. Con questo gesto, la comunità senegalese ringrazia ed esprime stima e vicinanza a tutto il personale medico e paramedico, a infermieri e volontari che sono sempre stati in prima linea”.

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