Treviglio

Baby gang a Treviglio, il sindaco invoca il pugno duro

Juri Imeri: "La città è sicura, ma le famiglie facciano la loro parte". L'opposizione: "Il problema esiste, basta minimizzare"

Baby gang a Treviglio, il sindaco invoca il pugno duro
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"Serve meno buonismo, un segnale forte della giustizia e maggior responsabilità delle famiglie". Il sindaco di Treviglio Juri Imeri, pur confermando che la città è sicura, ammette che c’è però un problema di baby gang che va affrontato da diversi fronti.

Baby gang

Il primo cittadino ha commentato i fatti della serata di sabato 2 marzo, con i raid di una baby gang in centro città, a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto "Giovani in Azione".

"Per questi episodi ci vorrebbe un segnale forte che purtroppo oggi la giustizia non permette di dare - ha detto Imeri - Non si può essere sempre buonisti anche se abbiamo a che fare con minorenni. Che in alcuni casi hanno già tre denunce e sono liberi di girare e rompere le scatole. Non dico che vadano crocefissi, ma qualcosa bisogna fare".

A cominciare, secondo Imeri, dal non delegittimare le forze dell’ordine.

"In alcuni casi possono avere sbagliato - ha premesso il sindaco in riferimento ai fatti di Pisa - ma se si continua a delegittimare le forze dell’ordine, è difficile pensare che poi possano fare il loro lavoro". "Questi sono comunque fenomeni che non riguardano esclusivamente Treviglio - ha proseguito Juri Imeri - dal piccolo paesino alla grande città, basta leggere i giornali per rendersi conto che gli episodi accadono ovunque".

"Le famiglie collaborino"

Il sindaco esclude però che Treviglio non sia una città sicura.

"Io stesso sabato sera ero in centro e c’erano tanti ragazzi in giro, sembrava tutto tranquillo - ha riferito - Certo, se il primo aggredito dalla aby gang avesse dato subito l’allarme, magari non sarebbero avvenuti gli altri episodi".

Secondo il primo cittadino c’è poi anche una responsabilità delle famiglie.

"Se un ragazzo minorenne va in giro a qualsiasi ora della notte e torna da Milano la mattina dopo, io sarò bacchettone e all’antica, ma per me non è un fatto normale - ha concluso - Sono casi che ci fanno capire che dovremo lavorare di più sulle famiglie, oltre che sull’integrazione e sulle norme".

L'opposizione: "C'è un problema di sicurezza"

Parole, quelle del sindaco, che non sono passate inosservate. L’opposizione, infatti, che già in passato aveva sollevato problemi di sicurezza in città, ha deciso di replicare con un comunicato congiunto a firma Pd e Lista Tura.

"Un problema sicurezza a Treviglio esiste eccome - hanno scritto i consiglieri di minoranza - A cominciare dalla stazione ferroviaria, passando al centro storico e ai diversi episodi di microcriminalità, senza dimenticare le periferie da cui ci giungono diverse segnalazioni di furti. Quanto accaduto negli ultimi giorni, non è altro che la coda di una serie di fatti criminosi che stanno allarmando, e non poco, i trevigliesi, che spesso rinunciano a passeggiare per la città in certe ore. Da tempo richiamiamo l'attenzione dell'amministrazione, come del resto nell'ultima campagna elettorale il tema sicurezza era al centro del nostro programma. Ma abbiamo sempre assistito a una minimizzazione del fenomeno, con un'amministrazione comunale intenta a raccontare una città dove tutto va bene. Ma evidentemente non è così. Serve un potenziamento della presenza sul territorio delle forze di sicurezza, facendosi carico di coinvolgere anche Regione Lombardia per quanto riguarda la sicurezza ferroviaria".

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