Alcove, spaccio e rifiuti, FdI denuncia il degrado in via Ghidini
Il primo cittadino Gianluigi Conti però respinge le accuse e invita a un dialogo costruttivo per arginare il problema

Il circolo FdI di Ghisalba presieduto da Andrea Micheli ha deciso di alzare la voce su una situazione che giudica ormai intollerabile e non lesina accuse contro la Giunta ma il primo cittadino Gianluigi Conti respinge le accuse.
FdI: "Basta degrado in via Ghidini"
Alcove tra le piante, con tanto materassi, indumenti intimi appesi ai rami e un tappeto di preservativi e confezioni di stupefacenti a terra. Un degrado, quello che si registra nell’area verde attigua alla piazzola ecologica, da tempo sotto gli occhi di tutti, che Fratelli d’Italia denuncia come ormai intollerabile, accusando senza mezze misure l’Amministrazione di immobilismo. Una realtà, quella della zona di via Ghidini che non solo di notte si caratterizza per prostituzione, spaccio e immondizia selvaggia, purtroppo. Gli interventi delle Forze dell’ordine non sembrano scoraggiare l’andazzo, visto che situazioni analoghe sono state oggetto di un servizio del nostro settimanale tempo fa, anche nei pressi del ponte sul fiume Serio, su entrambe le sponde, quella di Ghisalba e quella di Cologno. Ma proprio perché nella stessa area, a pochi metri, c’è il bike park dove si allenano tanti ragazzi, Fratelli d’Italia ha deciso di alzare la voce.
"L’area verde nei pressi della stazione ecologica è fuori controllo - ha scritto il gruppo in un post su Istagram - spaccio, prostituzione ed atti osceni vengono consumati senza neppure nasconderli, in pieno giorno, senza vergogna, senza decoro! Le attrezzature ginniche sono in stato di abbandono. La panca per gli addominali viene utilizzata per consumare rapporti sessuali e per il consumo di droghe pesanti, a giudicare dai rifiuti lasciati a terra. Improvvisate alcove con tanto di materassi, circondate da biancheria intima e dai resti dei rapporti consumati, sono a pochi metri da famiglie e sportivi che usano l’area per ciò che venne concepita: un polmone verde nel cuore di Ghisalba, un luogo di sano svago".
E dopo l’indignazione, il gruppo esprime tutto il suo dissenso per l’atteggiamento che sul tema mantiene la maggioranza che governa il paese.
"L’Amministrazione è immobile - attacca FdI - non prova neppure a contrastare il degrado che dilaga. Noi chiediamo che l’area verde sia oggetto di controlli capillari e costanti, considerato che nel nostro Comune esisterebbe un Corpo di Polizia locale (?). Nel caso vengano ignorate le situazioni di degrado, il sindaco dottor Gianluigi Conti e l’assessore con delega alla sicurezza, dottor Massimo Pizzetti, dovranno assumersi la responsabilità politica del non fare nulla per contrastare l’illegalità e del mettere la testa sotto la sabbia di fronte al degrado dilagante e le condizioni precarie dei luoghi, anche a livello igienico sanitario, che persistono ormai da mesi".
Contattato il presidente del circolo, Micheli, ha rincarato la dose.
"Le precedenti Amministrazioni comunali hanno investito denaro per creare un percorso ginnico di pregio e per riqualificare un’area degradata - ha aggiunto - Non è accettabile che non venga fatta la più basilare manutenzione alle attrezzature che sono di fatto inservibili perché insicure... d’altro canto basta guardare le condizioni del prato per rendersi conto che nessuno più se ne cura se non i volontari della “MTB Ghisalbese".
La replica del sindaco
"L’Amministrazione comunale non è immobile in merito ai problemi dello spaccio e della prostituzione sul territorio comunale, ma tiene costanti rapporti con i carabinieri della stazione di Martinengo, con cui è in atto una collaborazione che dà i propri frutti".
Risponde così il sindaco Conti alla dura invettiva di Fratelli d’Italia.
"Gli scambi di informazioni e la collaborazione vengono ovviamente fatti in modo riservato, come dev’essere su temi sensibili come questi - ha spiegato - Il Comune, tramite segnalazione di cittadini e degli agenti della Polizia locale, porta a conoscenza dei militari le zone in cui si vedono “operare” gli spacciatori. A sua volta l’Arma contatta l’Amministrazione perché intervenga 'bonificando' le zone dove avviene lo spaccio. Recentemente, per esempio, abbiamo fatto tagliare i cespugli vicini al supermercato Conad, nei quali venivano nascoste dosi di droga: da quel momento, lo spaccio in quella zona è sparito del tutto".
Poi ha ricordato alcuni arresti di pusher riportati anche dal nostro settimanale.
"A fine settembre è stato arrestato uno spacciatore, a fine febbraio sono state sequestrate 55 dosi di cocaina proprio nel Parco del Serio e, a metà marzo, è stato arrestato un altro spacciatore in via Ticino, ancora vicino al Parco - ha rammentato - Purtroppo però i pusher cambiano continuamente zona: sia perché sorpresi dalle Forze dell’ordine, sia per deviare l’attenzione dei cittadini e dei carabinieri".
Poi una verità scomoda, di cui si parla poco: il problema della domanda di droga da parte dei cittadini.
"Lo spaccio è il frutto della richiesta di droga da parte degli utenti - ha evidenziato ancora il sindaco - Cosa fare per diminuire la richiesta del mercato? Francamente non ho una risposta ma, se vogliamo parlarne, noi siamo pronti al confronto con chi accusa l’Amministrazione di mettere la testa sotto la sabbia di fronte al degrado dilagante. Parliamone. Confrontiamoci pubblicamente anche alla presenza delle Forze dell’ordine. Se verranno fatte proposte costruttive, siamo pronti a metterle in pratica. Io sono pienamente convinto che i problemi si possono risolvere non scambiandosi accuse di inerzia o disinteresse, ma confrontandosi e collaborando. Credo però, altrettanto onestamente, che soluzioni ai problemi della droga e della prostituzione siano tutt’altro che facili. Altrettanto onestamente bisognerà ammettere che, rispetto ad alcuni anni fa, il problema della prostituzione sul territorio di Ghisalba sia molto migliorato. E di questo va dato atto all’impegno che i carabinieri, non solo di Martinengo, hanno profuso per tentare di debellare quella brutta nomea che anni fa il paese aveva come luogo simbolo di facile prostituzione".






