Aggredì a pugni una donna a Bergamo, tunisino rintracciato e arrestato in Francia
I fatti risalgono al luglio 2022 quando il tunisino era stato arrestato in flagranza di reato per aver aggredito una donna, deceduta a marzo, facendola finire in coma.
Aveva aggredito a pugni una donna, deceduta in ospedale dopo due anni, poi di lui si erano perse le tracce. Lo scorso 6 gennaio la sua fuga si è conclusa in Francia dove il Servizio Interdipartimentale di Polizia Giudiziaria (SIPJ) della Polizia di Lione, in collaborazione con il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bergamo, lo ha arrestato.
Tunisino arrestato in Francia
L'arresto dell'aggressore, un cittadino tunisino, è avvenuto in esecuzione al mandato di arresto europeo, emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo, dopo mesi di articolate indagini che hanno permesso di tracciare i movimenti del condannato, il quale si era sottratto alla giustizia dal mese di marzo 2024 mentre si trovava agli arresti domiciliari in attesa dell’installazione del braccialetto elettronico.
L'operazione ha coinvolto risorse investigative avanzate, con il coordinamento delle autorità giudiziarie italiane e francesi, e ha portato all’arresto del catturando nel comune di Villeurbanne, nell’hinterland di Lione.
Le indagini, avviate a seguito di un lavoro di intelligence incrociato, hanno permesso di localizzare il catturando in un rifugio sicuro in territorio francese, supportato da parenti, dove l’uomo si nascondeva da tempo. Il catturando dovrà espiare la pena residua di 4 anni e 3 mesi di reclusione, poiché condannato in via definitiva per il reato di lesioni personali gravissime.
L'aggressione a Bergamo nel 2022
I fatti risalgono al 21 luglio 2022 quando il tunisino era stato arrestato in flagranza di reato per aver colpito violentemente una donna con un pugno, nei pressi delle pensiline di Bergamo. Dopo il colpo ricevuto la donna era caduta a terra battendo la testa violentemente sull'asfalto ed era finita in coma.
Inizialmente sottoposto alla custodia cautelare in carcere, il tunisino era stato poi ristretto in regime di arresti domiciliari in un comune della bergamasca, con applicazione del braccialetto elettronico. In attesa del dispositivo, però, l’uomo, il 31 marzo 2024 si era allontanato dal suo domicilio, facendo perdere definitivamente le proprie tracce.
Il decesso della vittima
Nel contempo, a seguito delle lesioni riportate due anni prima e delle complicanze scaturite da un quadro clinico compromesso, la vittima dell'aggressione lo scorso 26 marzo è deceduta mentre si trovava ricoverata all'ospedale di San Giovanni Bianco. A seguito della morte della donna, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo ha aperto un nuovo procedimento nei confronti dell’arrestato per il reato di omicidio preterintenzionale aggravato.
Arrestato anche il fratello
Durante la stessa operazione, le forze di polizia spagnole, sempre in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Bergamo, a ottobre hanno tratto in arresto, a Barcellona anche un altro ricercato, fratello del tunisino, già condannato per reati inerenti la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti. Quest’ultimo è stato già estradato in Italia dove dovrà scontare la pena residua di 9 mesi di reclusione.