A Urgnano scoppia la "fobia" del 5G, che unisce maggioranza e opposizione
Brutta, sarà probabilmente brutta. Ma sono probabilmente eccessive le preoccupazioni di natura sanitaria che circolano in questi giorni a Urgnano e Basella sulla nuova antenna 5G
Brutta, sarà probabilmente brutta. Ma sono probabilmente eccessive le preoccupazioni di natura sanitaria che circolano in questi giorni a Urgnano e Basella, in merito all’antenna da 34 metri che (forse) sarà installata in un terreno privato del paese. Così, mentre la Lega si scaglia contro la richiesta di autorizzazione avanzata da una società di telecomunicazioni, la «5G-fobia» dilaga, partendo dal terreno tra via Tasso e via Colleoni oggetto del progetto.
Il caso del 5G a Basella di Urgnano
A sollevare il caso (non il primo, in questa zona) è il consigliere comunale leghista Simone Bonfadini, che mercoledì della scorsa ettimana ha chiesto la convocazione di un'assemblea pubblica a riguardo, definendo «insensata» la scelta dell'area, e chiedendo di coinvolgere nella decisione la cittadinanza della frazione. Ma anche la maggioranza è d’accordo con l’opposizione, e annuncia battaglia.
«Vogliono installare un'antenna per le comunicazioni cellulari e 5G a Basella, adiacente alle abitazioni. Il tutto all'interno di un terreno agricolo situato nel Parco del Serio e non lontano dalle scuole» ha spiegato Bonfadini in un allarmante messaggio che sta circolando da alcuni giorni sui cellulari degli urgnanesi. I consiglieri di minoranza non sono preoccupati in particolare per la posizione dell'antenna («ci domandiamo se la posizione è giusta, così vicino alle abitazioni e alle scuole» tuona l’opposizione, annunciando battaglia), ma anche per l'impatto ambientale e paesaggistico a carico del vicino parco del Serio. «Sono stati coinvolti tutti i cittadini residenti nelle zone limitrofe all'area interessata? - si chiede il gruppo - Sono stati coinvolte le associazioni potenzialmente interessate a Basella? Che impatto avrà l'antenna sul valore delle abitazioni della zona, visto che in casi simili (impianti del genere) hanno fatto deprezzare del 25% il valore degli immobili? Noi non ci stiamo: chiediamo di fermare tutto e di coinvolgere i cittadini tramite un'assemblea pubblica. I cittadini di Basella devono sapere e poter dire la loro».
Un'antenna da 34 metri e il mito dell'elettrosmog
Se è vero che l'impatto «estetico» e paesaggistico di un'antennona di tali dimensioni non è certamente ridotto, rispetto al punto principale contestato, quello relativo alla vicinanza alle scuole, va però chiarito che le preoccupazioni sanitarie legate all' «elettrosmog» derivante dal 5G sono in gran parte eccessive. Il 5G, come il 3G, il 4G, è uno standard per le telecomunicazioni a banda larga e utilizza sostanzialmente la stessa tecnologia utilizzata da anni dai cellulari. Le onde elettromagnetiche utilizzate per le trasmissioni in 5G hanno però una frequenza più alta, rispetto a quella utilizzata dai sistemi precedenti. E qui sta il «fraintendimento» che in tante occasioni ha generato, negli anni scorsi, parecchia apprensione pubblica quando si parla di nuove antenne. Le norme in materia, in Italia sono persino più stringenti di quelle raccomandante a livello europeo, ma nonostante ciò è nato un movimento di opinione che invocando più o meno esplicitamente il «principio di precauzione» agita i sonni di molti cittadini. Anche se le preoccupazioni in materia sono state sconfessate, da tempo, dalla comunità scientifica: non ci sono evidenze del fatto che l’esposizione a queste frequenze siano più dannose di quelle che già normalmente utilizzano i cellulari «senza» 5G.
Anche il sindaco è contrario
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Marco Gastoldi, spiegando che sul (presunto, al momento) accordo tra l'azienda di telecomunicazioni e il privato proprietario del terreno, il Comune potrebbe comunque fare poco. Ma che la posizione della maggioranza è di contrarietà all’opera.
«Premesso che si tratta di una questione tra privati, il gruppo di maggioranza si dichiara politicamente contrario e si riserva ogni azione consentita dalla legge a tutela del territorio - ha spiegato il primo cittadino - La pubblicazione all’Albo della comunicazione dell’Operatore è avvenuta tempestivamente per salvaguardare gli interessi diffusi».