La proposta

Treviglio sogna la stazione Tav come Reggio Emilia: la proposta in Regione

Al Pirellone un Ordine del giorno proposto dal consigliere di Forza Italia Jonathan Lobati

Treviglio sogna la stazione Tav come Reggio Emilia: la proposta in Regione

Non c’è due senza tre, recita l’antico adagio. Anche se si parla di stazioni ferroviarie.  L’idea alla base di una recente proposta avanzata da Forza Italia è infatti proprio quella  di realizzare – nei pressi della città – una fermata dell’Alta Velocità ferroviaria. Sarebbe l’unica fermata di una linea TAV della provincia di Bergamo, al servizio di un bacino d’utenza che si estenderebbe ben oltre i confini della Bassa bergamasca. E sarebbe la terza stazione ferroviaria trevigliese, dopo la Centrale e la Ovest.

Una stazione Tav a Treviglio? La proposta di Forza Italia

Jonathan Lobati in visita ai cantieri delle Olimpiadi invernali a Livigno

A lanciare l’idea, in Consiglio regionale, sono i consiglieri azzurri guidati dal bergamasco Jonathan Lobati, ma alla proposta si sarebbero già accodati  anche altri consiglieri regionali del centrodestra. L’ordine del giorno è stato presentato in aula nei giorni scorsi e dovrebbe essere discusso durante la seduta di oggi al Pirellone. Oggetto: “Realizzazione di una stazione di Alta Velocità nel Comune di Treviglio, per l’inserimento della Provincia di Bergamo nel corridoio AV Lione–Trieste”.

Una proto-proposta ancora tutt’altro che concreta

Va detto fin da subito: quella dei forzisti è al momento  una semplice proposta politica, anni luce distante da una sua anche solo teorica messa in atto pratica. Basti pensare che un’area vera e propria non è stata ancora individuata. Ma è un inizio, e il principale firmatario – Lobati appunti – ci crede.

La nuova stazione sarebbe dedicata esclusivamente alla linea ad Alta Capacità – Velocità Milano-Verona, che corre parallela alla Brebemi, a sud della città, e che in effetti da ormai dieci anni attraversa la Bergamasca da ovest a est senza fermate.  Il tratto Treviglio-Brescia fu inaugurato infatti  2016, mentre l’anno prossimo dovrebbe concludersi l’ultimo segmento, tra Brescia e Verona.

Un po’ come la celebre stazione della Tav di Reggio Emilia firmata dall’archistar Santiago Calatrava, la stazione Alta Velocità di Treviglio sarebbe realisticamente realizzata   piuttosto fuori città, decentrata rispetto alle altre due stazioni ferroviarie trevigliesi (la Ovest sulla Treviglio-Bergamo e la Centrale sulla Milano-Venezia). Il modello sarebbe anzi esattamente quello reggiano, come spiega lo stesso relatore dell’Ordine del giorno: una stazione pensata per servire un territorio ben più ampio della stessa città in cui si trova, e per questo decentrata.

La crescita della Bassa bergamasca

“L’area della Bassa bergamasca, con Treviglio come polo principale, sta vivendo una significativa crescita economica, logistica e demografica, consolidandosi come una delle zone a più alta espansione della provincia – spiega in una nota il consigliere regionale – la presenza di distretti produttivi, nuovi insediamenti industriali e poli logistici in rapida evoluzione ne conferma il ruolo emergente nel sistema lombardo. L’asse infrastrutturale Milano–Verona, già servito da linee ad Alta Velocità/Alta Capacità, rappresenta uno dei principali segmenti del Corridoio Mediterraneo TEN-T, fondamentale per il collegamento tra la penisola iberica, il Nord Italia e i mercati dell’Europa orientale. Il Comune di Treviglio rappresenta uno snodo ferroviario strategico, già collocato all’incrocio di più linee storiche e dotato di spazio infrastrutturale idoneo a ospitare una fermata dedicata all’Alta Velocità”.

Per l’intera bergamasca, continuano i firmatari dell’Odg arrivato al Pirellone, una stazione Tav a Treviglio consentirebbe “la riduzione dei tempi di viaggio verso le principali città italiane ed europee, una maggiore attrattività per imprese, poli logistici, distretti industriali e università e un alleggerimento del traffico su gomma e una conseguente riduzione dell’impatto ambientale”.

Al servizio di tutta la Provincia

Per quanto ancora decisamente futuristica, l’idea di una stazione potrebbe secondo gli azzurri avere solide basi dal punto di vista economico. Soprattutto se “pensata” come al servizio dell’intero bacino bergamasco, e cioè dell’ottava provincia italiana per volumi economici. In Lombardia, Bergamo risulta la terza provincia per valore aggiunto, dopo le province di Milano e Brescia.

Perché Treviglio?

La scelta di Treviglio come possibile Comune in cui realizzare la nuova fermata sarebbe in questo modo naturale. Oltre all’(ovvio) fatto di essere attraversato dalla linea Tav, è storicamente un crocevia logistico importante per tutta la zona. “Studi di settore mostrano che le stazioni AV periferiche, collocate in aree strategiche ma non nei grandi capoluoghi, possono generare volani economici rilevanti, specialmente in contesti come quello della Bassa bergamasca” conclude Lobati.

Quindi l’appello all’assessore alle Infrastrutture  Claudia Terzi: richiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a RFI e alle società ferroviarie pubbliche o private l’avvio di uno studio di fattibilità tecnico-economica per il progetto. E promuovere uno studio regionale di approfondimento volto a valutarne gli impatti economici e territoriali.

Nella foto in alto: la celebre stazione ferroviaria Mediopadana di Reggio Emilia, progettata da Santiago Calatrava