Maxi debito fuori bilancio, a Ghisalba scoppia la polemica
A causa dell'errore di un funzionario che non ha espletato alcune gare d'appalto, l'ente si trova ora un considerevole debito fuori bilancio.
Un funzionario "si scorda" di espletare alcune gare d’appalto e il Comune si ritrova un debito fuori bilancio. E dalle minoranze arriva una strigliata unanime: "Gli amministratori devono controllare".
Un debito da 268mila euro
Dopo le polemiche sul Piano attuativo "Nicoli" (il Comune intanto ha impugnato il ricorso di "Bergamo Supermercati"), nell’ultimo Consiglio comunale a tenere banco sono stati i 268mila 515 euro di debito fuori bilancio dovuto "al mancato espletamento delle gare d’appalto per i servizi di consegna pasti a domicilio, refezione scolastica, assistenza educativa e trasporto alunni disabili", come ha spiegato l’assessore al Bilancio Sara Bosis. Tuttavia la vicesindaca Bruna Sassi, assessore ai Servizi alla Persona, ha tenuto a fare una premessa.
Le parole dell'assessore
Una famiglia che ha bisogno di accedere al servizio di neuropsichiatria deve attendere dai due ai tre anni per ottenere la certificazione che le consente di usufruire di ore di assistenza educativa per i figli - ha affermato - una cosa vergognosa. Qualcuna riesce ad averla verso la fine dell’anno, anche a dicembre, ma questo non coincide con i tempi tecnici del nostro bilancio. Tuttavia non ci sembrava giusto far perdere a questi nuclei familiari un ulteriore anno scolastico. Ricordo che per l’anno 2023-2024 abbiamo 43 alunni certificati, per cui stiamo parlando di 340mila euro di spesa. Ecco la ragione di questo debito fuori bilancio.
Subito la consigliera Micaela Oberti di "Lista per Ghisalba" ha però messo i puntini sulle i. "Non mi risulta che il debito riguardi solo l’assistenza educativa" ha fatto notare.
"Il resto è relativo all’adeguamento Istat - ha replicato Sassi - il Comune ha dovuto assorbire anche l’aumento delle tariffe dei pasti a domicilio e della mensa scolastica".
"Forse non tutto ma si poteva prevedere qualcosa... Giusto?" l’ha pungolata l’avversaria. La vicesindaca allora ha ribadito che la quota maggiore del debito concerne l’assistenza educativa, che è pari a 169mila euro.
"Puntate sempre i riflettori su questa assistenza ma non si poteva impegnare qualcosa sul resto?" ha insistito Oberti.
"Espletate le gare avremmo effettuato l’impegno di spesa e, in corso d’anno, si sarebbe provveduto a un’integrazione - ha tagliato corto Bosis - ma purtroppo i contratti d’appalto non sono stati fatti dalla responsabile d’area, non so quale problema abbia avuto. Si chiede di riconoscere il debito coperto con l’avanzo accantonato per 255mila 320 euro".
L'attacco dell'opposizione
A questo punto è intervenuto il capogruppo di "La Lista Civica per Ghisalba", che ha fatto la propria dichiarazione di voto.
Il nostro gruppo è favorevole, manifesta però preoccupazione per come sia stato possibile che debiti fuori bilancio di tale entità non siano stati, neppure in parte, rilevati con la tempestività che è lecito attendersi da un’attenta amministrazione, come richiesto dai principi generali dell’ordinamento - ha detto Gianmaria Pezzoli - Nessuna evidenza di tali debiti è stata rilevata sia nell’ultima Variazione di Bilancio sottoposta all’esame del Consiglio il 16 novembre 2023 sia nel Bilancio di previsione 2024-2026 approvato il 21 dicembre 2023. Il fatto denota una grave mancanza di controllo contabile interno, sia da parte del servizio finanziario che da parte del sindaco Gianluigi Conti e dei competenti assessori al Bilancio e ai Servizi alla Persona. Con questa terza delibera di riconoscimento di debiti fuori bilancio a cui è costretta l’Amministrazione salgono a ben 11 le situazioni contabili bisognose di tardivo riconoscimento, per un complessivo ammontare di circa 500mila euro. Questo increscioso andamento contabile induce a sottolineare come nel precedente mandato l’Amministrazione Pezzoli sia ricorsa al riconoscimento di un unico debito fuori bilancio per una somma di soli 5.917 euro. Il raffronto evidenzia come il ripetuto dire o far capire da parte di alcuni componenti della Giunta circa la scarsa qualità amministrativa della precedente Amministrazione targata Pezzoli sia invece da attribuire questi ultimi.
Il sindaco dal canto suo ha fatto scudo ai suoi: "La responsabilità, ovviamente, è di chi non ha fatto le gare, rilevato sia dall’Ufficio ragioneria che dal revisore dei conti - ha asserito - Questo avrà le sue conseguenze sulla valutazione del funzionario che non ha provveduto a fare il proprio lavoro in modo corretto".
"Io direi che sono da valutare anche gli amministratori" ha insistito Pezzoli, con Conti che ha replicato così: "Quelli saranno votati a giugno". Passata la palla all’altra minoranza, quella leghista, il capogruppo Samuele Vegini ha dato man forte a Pezzoli. "Facile dare la colpa ai funzionari - ha rimarcato - gli amministratori dovrebbero controllare. Senza far polemica, non si è mai verificata una situazione del genere".