Calvenzano

L'Avis ripropone il tradizionale rogo della "Vègia 2024"

L'appuntamento è per domenica 5 dicembre, alla vigilia dell'Epifania, con il momento clou in serata con la sfilata del fantoccio e il fuoco purificatore in largo XXV Aprile

L'Avis ripropone il tradizionale rogo della "Vègia 2024"
Pubblicato:

L'Avis di Calvenzano nel 2025 taglia il nastro dei 60 anni di fondazione e ripropone, domenica 5 gennaio, il tradizionale rogo della "Vègia 2024" per scacciare le negatività dell'anno appena trascorso. L'appuntamento clou sarà alle 20.30 con il corteo sino all'area mercato dove il fantoccio dei donatori di sangue verrà dato alle fiamme.

Il tradizionale rogo della "Vègia 2024", apre i festeggiamenti dell'Avis

Il fuoco purificatore che porta via con se tutte le negatività dell’anno appena concluso come buon auspicio per quello appena iniziato. Una delle tradizioni più sentite dai calvenzanesi, e non solo, torna anche quest’anno domenica 5 gennaio. Si tratta del rogo della "Vègia 2024" organizzato dalla sezione Avis di Calvenzano, associazione che nel 2025 festeggerà il 60° anniversario di fondazione. I volontari donatori del sangue saranno in largo XXV Aprile (nell’area mercato) sin dal pomeriggio alle 14 con uno stand dove i visitatori potranno gustare caldarroste, vin broulè e salamelle alla piastra.
Il momento clou della serata - che quest'anno si terrà alla vigilia dell’Epifania - sarà alle 20.30 quando lungo le vie del centro di Calvenzano partirà la sfilata della "Vègia 2024", accompagnata da alcuni musicisti dello storico Corpo musicale del paese e dal gruppo delle "Befanette".

Il fuoco purificatore in largo XXV Aprile

Come ogni anno, infatti, l’Avis ha realizzato il maxi fantoccio di legno e cartapesta, vestito a mo’ di strega - che reca con se un motto benaugurante per l’anno nuovo appena iniziato - che viene trasportato da un trattore in giro per le strade di Calvenzano sino ad approdare in largo XXV Aprile. Qui, nella parte sterrata dell’area mercato ad attendere la "Vègia" c’è una pila di legno dove i volontari la issano prima di far partire il rito propiziatorio, condizioni meteo permettendo. Accese le fascine di legno che sorreggono il fantoccio, il numeroso pubblico - che ogni anno arriva anche dalle città a dei paesi limitrofi a Calvenzano - resta, a distanza di sicurezza, ad ammirare le fiamme che avvolgono la "Vègia", lasciando a terra solo polvere. Ad accompagnare il falò, anche questa una tradizione rispettata anno dopo anno, un piccolo spettacolo pirotecnico che tiene con il "naso all’insù" grandi e piccini.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali