L'Avis Provinciale cresce, la nuova stagione della donazione punta sul plasma
La 79esima assemblea associativa si è tenuta ieri mattina in Fiera a Bergamo: dopo otto anni Artemio Trapattoni lascia la guida

Una sezione provinciale che sta bene, con donatori attivi e donazioni in aumento. Ma una sfida attende l'Avis provinciale di Bergamo: è quella della raccolta del plasma, su cui Regione Lombardia preme da tempo per ottenere l'autosufficienza nei plasma-derivati, sul mercato a peso d'oro.
L'Avis provinciale in assemblea
Anche di questo importante e attuale tema si è parlato ieri mattina, sabato 29 marzo 2025, nella sala Caravaggio della Fiera di Bergamo, dove alla presenza di circa 500 delegati, in rappresentanza di 37.789 soci, provenienti da 157 Avis comunali, si è svolta la 79esima assemblea associativa di Avis provinciale Bergamo.
A tirare le somme di un anno intenso e positivo è stato il presidente Artemio Trapattoni, che con questa relazione ha concluso il suo secondo e ultimo mandato alla guida dell’associazione. Il 2024 si è chiuso con un bilancio donazionale in crescita: 62.725 donazioni registrate, in aumento del 2,1% rispetto al 2023. Un dato che segna finalmente un’inversione di tendenza e che trova la sua spinta principale nell’aumento delle donazioni di plasma (+8,41%), grazie anche al progetto sperimentale attivato presso l’unità
di raccolta di Monterosso a Bergamo.
Resta invece sostanzialmente stabile la raccolta di sangue intero, con una lieve flessione (- 0,27%), non preoccupante perché il sistema, per quanto riguarda il sangue, è in piena autosufficienza.
La sfida del plasma
"Ora la sfida – ha sottolineato il presidente di Avis provinciale Bergamo, Artemio Trapattoni - sarà concentrare le forze sulla
raccolta di plasma (per la produzione di plasma-derivati) ancora troppo dipendente dalle importazioni estere. Dobbiamo cambiare le nostre consuetudini, sarà fondamentale continuare ad accrescere la base associativa, coinvolgendo soprattutto i giovani".
Del tema dell'aumentata richiesta di plasma il nostro Giornale ne aveva parlato con il dottor Luca Da Prada, direttore del Centro trasfusionale dell'ospedale di Treviglio.
Treviglio e la Gera d'Adda si stanno già "comportando bene" avendo raggiunto il proprio traguardo di autosufficienza che permette al Centro trasfusionale trevigliese di regalare le proprie eccedenze agli altri ospedali della provincia.
Coinvolgere i giovani
Il bisogno di un maggior coinvolgimento non riguarda solo i donatori, ma si estende anche alla necessità di un rinnovamento della classe dirigente.
"Senza nuovi volontari nei consigli direttivi – ha proseguito Trapattoni - rischiamo di vedere spegnersi presìdi storici. Serve coinvolgere i giovani, raccontando loro la bellezza di un impegno che va oltre la donazione".
Il ricambio generazionale è quindi una priorità. Nel 2024, Avis provinciale ha intensificato le attività di formazione e promozione tra le nuove generazioni, raggiungendo oltre 9mila studenti con progetti in più di 400 classi. A questo si è aggiunta una presenza attiva nei contesti di aggregazione giovanile: nello sport, grazie alla collaborazione con la Volley Bergamo 1991 e la Blu Basket Treviglio, e nel mondo del lavoro, con presidi informativi organizzati presso aziende del territorio, tra cui Brembo e Volvo.
Sempre più donatori stabili
Un altro segnale positivo è arrivato dalla relazione sanitaria e riguarda l’andamento dei donatori periodici – coloro che donano regolarmente – aumentati nel 2024 a 24.264 (+0,85% rispetto al 2023).
"Si tratta di un indicatore fondamentale per la sostenibilità del sistema trasfusionale – ha ricordato la responsabile sanitaria di Avis Provinciale Bergamo, Barbara Giussani – perché i donatori abituali garantiscono continuità anche nei momenti critici".
Inoltre, sono stati valutati 3.191 nuovi donatori, dei quali oltre 1.200 hanno già effettuato la prima donazione. Nel 2024 è migliorato infine il rapporto donne/uomini tra i donatori (32,1%/67,9%), anche grazie alla maggiore partecipazione femminile alla donazione in aferesi.
Standing ovation per Trapattoni
Nel corso della mattinata tante le autorità intervenute: Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo, Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Luca Barcella, direttore Simt (Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) Bergamo, Angela Colicchio, direttore amministrativo Asst Bergamo Est, Angelo Capelli, vicepresidente Istituti Ospedalieri Bergamaschi, Carmen Pugliese, referente Admo provinciale Bergamo e Gianpietro Zanoli, presidente Aido provinciale Bergamo.
Il presidente regionale di Avis Lombardia, Oscar Bianchi, ha sottolineato la coesione e la solidità che hanno sempre caratterizzato Avis Provinciale Bergamo sotto la guida di Trapattoni, ricordando come Avis sia, prima di tutto, una grande famiglia, capace di tenere insieme storie, valori e generazioni diverse. A salutare il presidente Artemio Trapattoni una standing ovation che l'ha commosso.
"È stato un viaggio umano e associativo straordinario. Ho vissuto momenti molto intensi, come la pandemia, che ci ha messi a dura prova. Ma proprio in quei frangenti ho visto la forza dei nostri volontari e dei nostri collaboratori. Ho cercato di dare il massimo, con passione e senso di responsabilità. Essere presidente di Avis è stata un’esperienza che porterò per sempre nel cuore".
Il nuovo Consiglio
Al termine dell’assemblea sono stati eletti i consiglieri provinciali che rimarranno in carica per il quadriennio 2025-2028: Italo Accardi (Bergamo), Oscar Bianchi (Romano di Lombardia), Ferdinanda Canzi (Bergamo), Ismaele Carne (Cologno al Serio), Franco Cortinovis (Calcinate), Serafino Falconi (Sarnico), Laura Filippi (Sotto il Monte), Roberto Fontanino (Bergamo), Gilberto Giudici (Clusone), Angela Gritti (San Pellegrino), Roberto Guerini (Bergamo), Paolo Moro (Bergamo), Pierluigi Plebani (Cividate al Piano), Gaudenzio Previtali (Calusco d’Adda), Stefano Roggeri (Alzano Lombardo), Francesco Scandella (Villa d’Ogna), Carlotta Sonzogni (San Pellegrino), Walter Stancheris (Nembro), Artemio Trapattoni (Antegnate), Stefano Vecchierelli (Calcinate), Manuel Villa (Sorisole), Marco Vittori (Martinengo), Emanuela Zenoni (Albano Sant’Alessandro). Entro 30 giorni saranno attribuite le cariche tra cui quella del nuovo presidente.
Premiati i donatori
Nel corso della manifestazione sono stati assegnati anche diversi premi: Il premio "Gianni Civera" (per la donatrice e il donatore con maggior numero di donazioni all’attivo a fine 2024) ad Anna Maria Manzoni, Avis comunale Villa D’Almè, con 221 donazioni e a Rosario Gerosa, Avis comunale di Bonate Sotto, con 302 donazioni. A Franco Scandella, da tanti anni componente del Consiglio di Avis provinciale di Bergamo, è andato invece il premio "Pieralberto Biressi" per l’avisino che si contraddistingue per l’esempio di cittadinanza attiva.
Riconoscimenti ai benemeriti individuati dalle Avis comunali, donatori o cittadini che si sono contraddistinti per il loro operato, per il loro spirito associativo e di cittadinanza attiva: a Giuseppe Invernicci, Avis comunale di Bergamo (zona Bergamo); a Gabriella Epis, Avis comunale di Gorle (zona bassa Valle Seriana); a Giancarlo Bigoni, Avis comunale di Selvino (zona Media valle Seriana); a Pietro Bertocchi, Avis comunale di Clusone (zona Alta valle Seriana); alla memoria di Riccardo Bonzi, Avis comunale di Sedrina (zona Valle Brembana); a Elisabetta Oberti, Avis comunale di Treviolo (zona Isola 1); a Giuseppe Previtali, Avis comunale di Brembate Sopra (zona Isola 2); a Romano Bellini, Avis comunale di Entratico (zona Valle Cavallina); a Francesco Bianchi, Avis comunale di Castro (zona Sebino); alla memoria di Emma Brignoli, Avis comunale di Bolgare (Zona Val Calepio), a Maria Claudia Vegini, Avis comunale di Verdellino (zona media Bassa Bergamasca); a Giuseppe Premoli, Avis comunale di Fornovo San Giovanni (zona sovra comunale Gera d’Adda); a Santo Aglioni, Avis comunale di Calcio (zona Bassa Bergamasca); a Tarcisio Pedretti, Avis comunale di Almenno San Salvatore (zona Valle Imagna); a Giovanni Sigismondi, Avis comunale di Ponteranica (zona bassa Valle Brembana).