La pizzeria solidale “Kalica” di Treviglio riapre i battenti con un nuovo look e una gestione di alto livello, ma sempre con lo sguardo al sociale e all’inclusione.
Pizzeria Kalica
Il locale di via Beato Angelico è rimasto infatti chiuso per oltre due mesi per permettere i lavori di ristrutturazione e riorganizzazione interna (grazie a un investimento di 100 mila euro). Il risultato? Un ambiente più accattivante e moderno. Un rinnovamento che ha riguardato anche il gusto, con un maestro della pizza davanti al forno, Rossano Rosella, e un menù più ricco e stuzzicante. In sala, agli ordini del direttore Michele Di Lasio, ci sarà personale composto da dipendenti e persone con fragilità. Un cambiamento epocale per la pizzeria Kalica, nata una decina di anni fa e sorretta sino a pochi mesi fa dal lavoro di volontari, guidati dalla instancabile Emilia Ruggeri. Il cui obiettivo era ed è quello di raccogliere i fondi necessari alla realizzazione di una Casa per ospitare persone con disabilità.
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 Il presidente Salvatore Manca con Emilia Ruggeri
                  Il presidente Salvatore Manca con Emilia Ruggeri
               
               
               
               
               
               
               
               
               L'assessore Pinuccia Prandina con il presidente Salvatore Manca
                  L'assessore Pinuccia Prandina con il presidente Salvatore Manca
               
               
               Da sinistra Salvatore Manca, Michele Di Lasio e Massimo Saginario
                  Da sinistra Salvatore Manca, Michele Di Lasio e Massimo Saginario
              Volti nuovi
Un’opera che la “Cooperativa Sociale per Kalica” porterà avanti grazie all’ingresso nel Consiglio di amministrazione di professionisti nel settore del sociale.
“Siamo subentrati alla gestione precedente per dare continuità al progetto di realizzare la casa alloggio per disabili – ha spiegato il presidente Salvatore Manca – Noi già gestiamo comunità del territorio che si occupano di supportare donne vittime di maltrattamenti, tossicodipendenti e soggetti con fragilità psichiatriche. La pizzeria è quindi un tassello che può fungere da volano per l’inserimento lavorativo di queste persone fragili”.
Da qui la completa riorganizzazione della pizzeria: da locale che apriva sostanzialmente solo la sera nei weekend, ora accoglierà la clientela dal martedì alla domenica, sia a pranzo che a cena.
“Abbiamo già preso contatti con il Comune offrendo la nostra disponibilità per un’eventuale collaborazione – ha aggiunto il vicepresidente Massimo Saginario – La nostra vuole essere una vera e propria impresa sociale fedeli allo slogan ‘Dove la solidarietà incontra il gusto’. Incontreremo anche i dirigenti delle scuole a noi vicine per momenti di incontro sul tema sociale e dell’inclusione”.
La casa per disabili
L’obiettivo primario, come detto, è però la realizzazione della Casa per disabili in frazione Geromina, i cui lavori sono andati a rilento per varie vicissitudini.
“Stiamo rivedendo i dettagli del progetto, come ad esempio la disposizione degli spazi – ha proseguito il presidente Manca – Sarà una struttura che dovrà autofinanziarsi e che chiederemo di accreditare in Regione Lombardia. L’obiettivo è aprirla entro la fine del 2026”.
Oltre a Manca e Saginario, nel Cda della Cooperativa per Kalica ci sono anche Emilia Ruggeri (che è anche presidente dell’omonima associazione che si occupa di reperire fondi), Armando Ambivero e Ferdinanda Lorenzi.
