La passione politica e i traguardi nel sociale: il "Cavicchio rosa" alla sindaca Elena Carnevali
La benemerenza civica ciseranese è stata istituita nel 2019 per rendere omaggio a un’eccellenza femminile del territorio

di Fabiola Graziano
Elena Carnevali si aggiudica il "Cavicchio Rosa 2025". La benemerenza civica ciseranese, istituita nel 2019 per rendere omaggio a un’eccellenza femminile del territorio che si è distinta per particolari meriti culturali, politici o sportivi, è stata assegnata all’unanimità dall’Amministrazione Vitali alla prima sindaca donna di Bergamo, nativa di Ciserano, che è diventata così la sesta premiata dopo il sostituto procuratore Carmen Pugliese, la comandante della Polizia stradale di Bergamo Mirella Pontiggia, la dottoressa Giada Zambelli, la finalista di "The Voice Kids" Ranya Moufidi e la professoressa Sara Raimondi.
"Cavicchio rosa" alla sindaca Carnevali
La cerimonia di consegna è avvenuta venerdì 7 marzo nel centro civico di piazza Della Pace, alla presenza del consigliere provinciale Massimiliano Serra, del maggiore Antonio Stanizzi, comandante dell’Arma dei Carabinieri di Treviglio, del tenente Vincenzo Appierto, vice-comandante della Guardia di finanza di Treviglio, del maresciallo Gabriele Tricomi della Tenenza dei carabinieri di Zingonia, e della comandante della Polizia locale di Ciserano Carolina Vendramini.
"Essere sindaca di una grande città mi fa provare un enorme senso di responsabilità – ha esordito Carnevali rispondendo alle domande della prima cittadina ciseranese CaterinaVitali, affiancata per l’occasione da ThomasPassera e VanessaUbiali, rispettivamente sindaco e vicesindaca del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze – Ma condivido tale responsabilità con la mia Giunta, perché nessun sindaco potrebbe mai governare da solo. È necessario che lo faccia assieme a tutte le istituzioni e a quelli che io chiamo “corpi vitali”, quali il mondo associativo, il terzo settore e il mondo delle imprese, perché si è chiamati a realizzare tanti progetti e a realizzarli al meglio".
Per una città più europea
E l’elenco dei progetti per il capoluogo orobico è già molto vasto per l’Amministrazione Carnevali.
"Abbiamo la volontà di fare di Bergamo una città aperta, europea e inclusiva – ha proseguito – Dobbiamo volgere lo sguardo verso le città europee di grandi dimensioni e avere l’ambizione di diventare come loro, colmando un po’ di arretratezza e mettendo mano a tanti settori, dal traffico all’inquinamento. Il binomio crescita sostenibile dovrà accompagnarci. Per esempio, Bergamo ha scelto di aderire al contratto climatico che si pone come obiettivo da raggiungere entro il 2030 la riduzione di 460mila tonnellate di CO2. Ma abbiamo fissato anche altri obiettivi, che vanno dall’aumentare la raccolta differenziata all’investire sul trasporto elettrificato, oltre che sul trasporto pubblico locale. Molti progetti poi, sono legati al mondo dei giovani, come la scuola di cittadinanza e la promozione dell’attività sportiva, senza dimenticare il sostegno ai genitori in difficoltà, che è importante per consentire a tutti i bambini e i ragazzi di avere uno sviluppo sereno. Abbiamo bisogno di capire e ascoltare di più i nostri giovani, perché ce ne sono tanti che hanno voglia di impegnarsi, che sono particolarmente attenti alle questioni politiche e ambientali, ai diritti e alle disuguaglianze, e che manifestano fin da subito un profondo senso civico".
L'attenzione alla disabilità e al sociale
Quello stesso senso civico che la prima cittadina di Bergamo, laureata in fisioterapia, ha avuto modo di dimostrare in tutti gli incarichi istituzionali ricoperti fino ad oggi.
"Sono stata presidente dell’Associazione Disabili Bergamaschi e nel 1999 sono entrata in Consiglio comunale a Bergamo. Quella fu la svolta che per me segnò il passaggio dalla fisioterapia alla politica. In Parlamento sono stata deputata per due legislature consecutive, dal 2013 al 2018 e dal 2018 al 2022. Sono stata candidata anche al mandato successivo, ma non sono stata rieletta. Pensavo di dovermi reinventare, e invece poi mi è stato chiesto di candidarmi sindaco a Bergamo. Da parlamentare ho avuto modo di far approvare alcune leggi importanti, come l’introduzione nel nostro sistema sanitario dello screening per il riconoscimento dell’epatite C e dello screening per il riconoscimento del carcinoma al polmone. Ma la legge per la quale sono conosciuta è quella del “Durante e dopo di noi”, volta a garantire alle persone affette da disabilità una vita autonoma ed emancipata, al di fuori del nucleo familiare d'origine".
Un welfare paritario
Nonostante gli innumerevoli impegni istituzionali però, la Carnevali non ha rinunciato a costruire una famiglia con il marito Guido Molinero, con cui ha avuto due figli.
"Quando condividi le responsabilità con la persona con cui vivi, è sicuramente più facile avere l’opportunità di fare ciò che vuoi. Il welfare familiare deve consentire anche alle donne di scegliere, perché è uno spreco di talenti non dare l’opportunità a tutti, maschi e femmine, di fare ciò per cui si è portati".