Invecchiare costa sempre di più
Le Rsa aumentano le rette quasi ovunque: la nostra inchiesta
Prima o poi capita in tutte le famiglie: una malattia improvvisa, una caduta in casa, o la consapevolezza spesso dolorosa che le cure che prestiamo a genitori e nonni non sono più sufficienti, o sostenibili. E così scatta la ricerca: trovare un posto in una casa di riposo, oggi, anche nella ricca e servita Lombardia, è quasi sempre questione di fortuna e di portafogli. Perché oltre al problema annoso delle liste d’attesa (il tragico effetto-Covid dovuto al passaggio del virus due anni fa è già quasi completamente finito), la crisi energetica e l’inflazione stanno facendo aumentare spesso in modo considerevole le rette a carico delle famiglie: molto raramente la pensione basta a coprire salassi da 1700-1800 euro al mese.
I prezzi delle Rsa in aumento quasi ovunque
Guardando i prezzi in vigore, possono ritenersi fortunati i pochi che grazie a sconti per residenti e agevolazioni varie riescono a spendere 1600 euro o poco meno al mese. E solo considerando i prezzi applicati ai cittadini che hanno a disposizioni posti «calmierati» da contratti tramite il Sistema sanitario regionale.
I dati che abbiamo raccolto in questa tabella sono quelli più recenti resi disponibili da Ats Bergamo, relativi al 2022 e alle sole strutture della Bassa bergamasca: quelle che per ovvi motivi logistici sono quasi sempre le più ricercate dalle famiglie della nostra zona. Si tratta delle Rsa di Treviglio (con Caravaggio e Fara d'Adda), Brignano, Palosco, Seriate, Urgnano, Spirano, Cologno al Serio, Osio Sotto, Romano di Lombardia, Calcio, Covo, Martinengo, Dalmine, Verdello, Cividate al Piano, Fontanella e Calvenzano.
Sono molte quelle che già nel 2022 hanno aumentato le proprie rette giornaliere. E i dati dell'Ats, va specificato, non tengono tuttavia ancora conto che altre, anche con l'inizio del nuovo anno, hanno tuttavia dovuto imporre qualche ritocco all’insù, sia per le rette dei pazienti «contrattualizzati» che godono di un contributo regionale, che per quelli «solventi», che invece pagano la retta intera senza agevolazioni provenienti dai fondi del Welfare regionale.
Case di riposo: i prezzi nella Bassa (2022)
Se si considerano gli estremi superiori delle forbici dei prezzi per i ricoveri contrattualizzati, la più cara in zona è la Rsa Casamia di Verdello, una grande struttura di lusso dove tuttavia si rischia di dover pagare - dati Ats Bergamo - fino a 85 euro al giorno. Anni Sereni, la Rsa di Treviglio convenzionata anche con Caravaggio e Fara d'Adda, è invece salita in classifica proprio a gennaio, quando la retta base è passata da 57 a 60 euro al giorno. I prezzi più bassi si trovano a Palosco e a Covo, entrambe strutture relativamente piccole.
D'altra parte le spese per il mantenimento delle strutture sono sempre più alte, lamentano presidenti e direttori delle Fondazioni Onlus che, nella stragrande maggioranza dei casi, gestiscono le Rsa. Qualche struttura, come quella di Treviglio, si è lanciata in contromisure radicali, come lavori di efficientamento energetico. Tuttavia, la semplice legge della domanda e dell'offerta basta a non rendere poi così urgente, in molti casi, l'attuazione di vere politiche per il contenimento delle rette. D'altra parte, la fame di posti in casa di riposo è micidiale, come testimoniano i numeri - anch'essi dell'Ats di Bergamo - sulle liste d'attesa.
Le liste d'attesa? Dopo il Covid sono tornate ad essere lunghissime
In questo caso la "fotografia" dell'Ats risale a ottobre 2022. Se è vero che spesso chi si iscrive alle graduatorie lo fa su più di una struttura, ci sono Rsa della zona che in quelle settimane avevano anche più di trecento potenziali utenti in lista d'attesa. Ancora più grama la situazione se si parla invece di Alzheimer. Soltanto «Anni Sereni», la Rsa di Dalmine e l'ospitale «Magri» di Urgnano offrono in zona posti dedicati. Che comunque, in tutta la Bassa, arrivano a stento a 60. Un altro evidente, e spesso ignorato, nervo scoperto per il settore sociosanitario lombardo.
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