Dopo il Covid-19 nella Bassa sono aumentati i casi di anoressia, bulimia e ortoressia: l'ossessione per i cibi sani
In Italia il 50% delle bambine parla di un'insoddisfazione per il proprio corpo. Aumentano le diagnosi già nella fascia 10-11 anni

Sempre più numerosi dopo la pandemia. E sempre più precoci, tanto che sono in aumento le diagnosi persino su bambini e bambine di 10-11 anni. Parliamo di Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione: anoressia, bulimia, ma recentemente anche nuove patologie emergenti come l'ortoressia, l'ossessione dei cibi salutari. Si tratta di un fenomeno che dopo il Covid-19 è aumentato in modo importante anche nella Bassa bergamasca, come dimostrano i numeri dell'Asst Bergamo Ovest, a cinque anni dallo scoppio della pandemia. Ad oggi a livello nazionale è la seconda causa di morte tra i giovanissimi, dopo gli incidenti stradali. E um bambino su due, all'età di 10-11 anni, denuncia una insoddisfazione per l'aspetto del proprio corpo.
Nel corso del 2024 118 diagnosi nella nostra zona
Nel corso del solo 2024, nella Bassa bergamasca, sono state ben 118 le persone cui è stato diagnosticato un disturbo della nutrizione e dell'alimentazione, 28 delle quali avevano tra i 14 e i 18 anni. Si tratta di un fenomeno in crescita, in particolare dopo la pandemia da Covid-19.
Non solo anoressia e bulimia: anche l'ossessione per i cibi sani è un disturbo
Se le più note anoressia e bulimia sono anche i disturbi più comuni, in realtà i DNA sono diversi e vanno ben oltre il rifiuto ostinato di nutrirsi o la tendenza a fare grandi abbuffate, seguite da senso di colpa e compensi. C'è infatti la vigoressia (l'idea distorta di vedersi troppo magri e poco muscolosi), la pregoressia (diete molto restrittive cui si auto-sottopongono alcune donne durante la gravidanza), ma anche la drunkoressia (grave abuso di bevande alcoliche alternate a digiuno) e l'ortoressia (che è l'ossessione maniacale per i cibi salutari).
“Negli ultimi tempi – spiega Maria Felicita Calvieri, Dirigente Medico Psichiatra Referente dell’Ambulatorio DCA dell'Asst Bergamo Ovest - il nostro ambulatorio evidenzia un ampliamento dello spettro dei disturbi alimentari, con nuove patologie emergenti che si aggiungono alle più diffuse".
Se n'è parlato molto in questi giorni, in occasione della settimana nazionale del Fiocchetto Lilla, istituita in Italia nel 2018 con l’intento di diffondere la conoscenza su questi fenomeni. Quest'anno si è celebrata tra il 6 e il 15 di marzo e a Treviglio si è concretizzata in tre eventi organizzati dall'Asst Bergamo Ovest.
La situazione nella Bassa bergamasca
"Tra i molti altri dati che emergono dalla nostra osservazione si evidenzia che tra i soggetti che chiedono supporto psicologico, solo il 9,3% ha una diagnosi pregressa, il 28,1% soffre di episodi riconducibili ad un possibile binge eating (episodi in cui si assumono grandi quantità di cibo in un tempo relativamente breve, ndr)" continua la dottoressa dell'ambulatorio trevigliese. La stragrande maggioranza delle pazienti sono donne: l'82,5%. Quasi la metà è tra i 25 ed i 32 anni”.
E a livello nazionale
Dopo la pandemia da Covid-19, in Italia, si è riscontrato un aumento di circa il 30% dell'incidenza dei disturbi della nutrizione, con una tendenza in salita, dato sovrapponibile a quello del nostro osservatorio clinico. Sono circa tre milioni le persone affette da disturbi alimentari e della nutrizione nel nostro Paese, e i DNA sono la prima causa di morte tra i giovanissimi dopo gli incidenti stradali. Il 70% dei malati è infatti in età adolescenziale e La fascia più colpita dall'anoressia, malattia più nota, continua ad essere quella tra i 14 ed i 16 anni. Tra le emergenze, anche il progressivo precocizzarsi del problema: aumentano i casi con un esordio clinico in addirittura tra i 10 e gli 11 anni, sia tra i maschi che tra le femmine. E già qualcosa come il 50% delle bambine, una su due, parla di un'insoddisfazione per il proprio corpo.
Palazzo: "Siamo stati lungimiranti"
“L’ASST Bergamo Ovest – introduce l’argomento Giovanni Palazzo, Direttore Generale - è stata lungimirante e già nel 1999 offrì alla popolazione un ambulatorio specialistico multidisciplinare per la cura e la prevenzione dei Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione - DNA. Dal 2012 l’Ambulatorio ha continuato ad occuparsi di DNA all’interno dell’ambulatorio divisionale di Psichiatria all’Ospedale di Treviglio, offrendo valutazioni, screening e terapie con un approccio multidisciplinare ed avvalendosi della collaborazione integrata di diverse figure appartenenti a vari Servizi che hanno una formazione tecnico professionale specifica quali: reparto di pediatria, Medici nutrizionisti, CPS/Ambulatori psichiatrici, SPDC, Servizi territoriali di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, Internisti, Psicologi, Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. Dall’agosto 2022 il Servizio è stato implementato con un ambulatorio presso il Poliambulatorio di Brembate di Sopra per garantire una maggiore offerta ai territori di quell’area e la crescente domanda di cura”.