Dall’Avana all’oro paralimpico: il riscatto dell’atleta Oney Tapia nel suo libro "Più forte del buio"
Terzo appuntamento de «Il mese degli autori» nella cornice della biblioteca civica «Don Milani»
Terzo appuntamento de «Il mese degli autori» nella cornice della biblioteca civica «Don Milani» di Verdellino, dove mercoledì sera l’atleta paralimpico Oney Tapia ha presentato il suo libro «Più forte del buio». L’atleta ha raccontato la sua vita, dalla difficile gioventù in un quartiere all’Avana agli sport che lo hanno aiutato ad uscire da quella realtà e superare il bullismo, fino a quel fatidico giorno, il 25 maggio 2011, il giorno in cui iniziò la seconda vita di Oney.
L'infortunio e la sua seconda vita
Un grave infortunio sul lavoro, infatti, gli fece perdere la vista, ma come lui stesso afferma «diventare cieco è stata una rinascita». Lo sport fu di nuovo una salvezza per lui che, due anni dopo l’incidente, a Siracusa stupì tutti con il record italiano del lancio del disco e decise di non fermarsi, raggiungendo così nel 2016 l’argento ai Giochi Paralimpici di Rio. La sua carriera sportiva è proseguita arricchendosi di medaglie e nel 2017 si è lanciato in una nuova sfida, la partecipazione al programma «Ballando con le stelle» di Milly Carlucci, da cui uscì come vincitore dell’edizione. Nacque in quel periodo l’idea di pubblicare un libro poiché, come l’atleta italo-cubano spiega, «dai dubbi possono nascere certezze».
Oney Tapia si racconta
Il libro inizia presentando il tema della sconfitta che Oney sostiene essere «l’anteprima di un risultato positivo», prosegue poi con una parte dedicata all’auto stimolazione e alla visualizzazione di un obiettivo da raggiungere perché «noi siamo i nostri medici e noi siamo i nostri assassini» ha aggiunto il discobolo. Il volume è una testimonianza della sua rinascita e di quella che egli stesso definisce «la sua benedizione», il testo descrive la costanza e la perseveranza come armi da difesa e una frase incornicia la personalità dell’atleta e suona come un inno alla vita: «prima vedevo ed ero cieco, adesso sono cieco e vedo».
Nel futuro le Paralimpiadi di Parigi 2024
Sul futuro Oney Tapia è chiaro, vuole partecipare alle Paralimpiadi di Parigi 2024 e ha già iniziato la preparazione a Viterbo.
Non solo. Nel suo futuro anche il progetto «Tempo di semina», una serie di seminari che interesseranno le scuole secondarie di primo e secondo grado in cui racconterà la sua esperienza e motiverà i più giovani tramite le sue abilità di mental coaching.