Commercio

Commercio a Treviglio: cala l'abbigliamento, in aumento le strutture ricettive

A TreviglioFiera si è tenuta la convention per illustrare i dati dell'Osservatorio Economico relativi al 2024

Commercio a Treviglio: cala l'abbigliamento, in aumento le strutture ricettive
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di Fabiola Graziano

Il commercio a Treviglio è vivo e dinamico. È questo il dato più importante emerso dalla convention annuale del Distretto del Commercio, che giovedì 29 maggio ha riunito i rappresentanti di Amministrazione comunale, commercianti trevigliesi, Confcommercio, Confesercenti, Pro loco e Centro Commerciale Treviglio nel padiglione di TreviglioFiera per analizzare il report 2024 delle sue attività.

"Il commercio tiene"

"Il commercio locale tiene, ma crescono soprattutto i servizi che entrano sempre più nel cuore della città – ha esordito il sindaco Juri Imeri che, nelle vesti di moderatore della serata, ha analizzato i dati forniti dall’Osservatorio del Commercio per l’anno 2024 – La consistenza della rete commerciale si attesta a 485 attività, un dato sostanzialmente uguale al 2023 e in calo rispetto alle 505 attività del 2021. I dati però vanno letti con una visione ampia e integrata. L’Osservatorio ci racconta infatti che il commercio tradizionale è oggi integrato da attività di servizi e artigianali che animano vetrine e vie della città. Pensiamo per esempio alle attività di somministrazione, alle società di consulenza energetica, alle agenzie di comunicazione o al comparto del benessere e a quello del mondo dei servizi per il lavoro. Si tratta di attività che non entrano nel conteggio delle attività commerciali, ma che sono attive in città".

Meno boutique, più servizi

Con un rapporto tra superfici di vendita e popolazione residente pari a 2mq/abitante e più o meno costante dal 2000 a oggi, il Distretto del Commercio ha potuto rilevare un calo generale del settore abbigliamento soprattutto in via Roma, Via Galliari e via Verga. In riduzione anche le attività manifatturiere e quelle legate a trasporto e magazzinaggio, mentre sono stabili tutti gli altri settori, con un notevole incremento delle attività di servizio, specialmente in via Sangalli e in via San Martino, dove rappresentano oltre il 30% delle vetrine esistenti. Dati confortanti arrivano invece dal mercato del sabato, che si conferma tra i più apprezzati della provincia con i suoi 191 posteggi, e dalle strutture ricettive, i cui posti letto sono passati dai 139 del 2013 ai 295 del 2025 con un notevole aumento delle forme alternative a hotel e bed and breakfast.

"Le sinergie create in questi anni – ha spiegato Gabriele Anghinoni, presidente del Distretto del Commercio – consentono di affrontare le difficoltà generali del settore e cogliere però anche le nascenti opportunità. Negli ultimi anni è stato un susseguirsi di nuove aperture incentrate sui servizi alla persona piuttosto che sul commercio al dettaglio. Ciononostante, oggi Treviglio è una città in cui io andrei a reinvestire per un’attività commerciale perché è un luogo molto frequentato rispetto ad altre città, pure nei fine settimana, anche se stiamo vivendo mesi difficili, causati dai cambiamenti registrati sul mercato e soprattutto dal caro affitti, che sta penalizzando anche le attività meglio avviate".

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Città attrattiva

Tuttavia, malgrado le evidenti difficoltà quotidiane, il numero cospicuo di esercizi commerciali continua a fare di Treviglio un centro attrattivo, capace di collocarsi in tutta la provincia alle spalle della sola Bergamo.

"Con un indice di vivibilità pari al 23.8, per il quale si intende il numero di punti vendita ogni mille abitanti, Treviglio si colloca al secondo posto, dietro soltanto al 33.7 di Bergamo – ha sottolineato Oscar Fusini, direttore di Confcommercio Bergamo – In base all’indice di vivacità invece, ovvero il numero di bar o ristoranti ogni mille abitanti, Treviglio si attesta al 7.1 a fronte del 10.9 della stessa Bergamo. L’unico indice in cui non si registrano grossi numeri è quello di prossimità, ossia il numero di negozi alimentari ogni mille abitanti, dove Treviglio si ferma al 2.5, dimostrando di risentire della presenza dei troppi supermercati e ipermercati che sono posti su questa dorsale che attraversa tutta la Bassa Bergamasca. Volendo dare un giudizio complessivo però, possiamo dire che Treviglio è commercialmente viva".

Una app per fidelizzare

E tale benessere lo si deve soprattutto al lavoro svolto negli anni dal Distretto del Commercio.

"Il Distretto è stato capace di mantenere il tessuto economico e commerciale della città a questi livelli – ha aggiunto Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo – Si tratta infatti di un Distretto che è un esempio a livello regionale e non solo, perché oltre a essere ben strutturato ha anche un indirizzo e una strategia ben definiti, con risorse economiche e capacità organizzative e imprenditoriali che mette in gioco soprattutto per l’attività di animazione: basti pensare anche agli importanti investimenti fatti dall’Amministrazione comunale per la riqualificazione del centro storico e per il rilancio del proprio tessuto commerciale".

L’ultimo di questi investimenti ha riguardato la realizzazione di un’apposita app che sarà a disposizione di tutti i commercianti aderenti al Distretto del Commercio.

"L’app permetterà di fidelizzare i clienti, aumentare la visibilità delle singole attività e restare sempre aggiornati su iniziative, comunicazioni, bandi e opportunità – ha chiosato Anghinoni – Essa consentirà inoltre di generare coupon sconto per i clienti".

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