A scuola di giornalismo con Netweek. Si è concluso nei giorni scorsi un progetto organizzato dal Gruppo Netweek e sostenuto dalla Fondazione Vescovi di Calcio, finalizzato ad approfondire "sul campo" lo studio teorico dei giornali e del testo giornalistico in una classe primaria. In tre mattinate, i ragazzi della classe quinta della Fondazione calcense hanno incontrato la redazione del settimanale Giornale di Treviglio - RomanoWeek, e del quotidiano online PrimaTreviglio, per un laboratorio di sei ore che ha toccato i temi più importanti della professione. Dalla deontologia professionale giornalistica, alle basi "pratiche" della redazione di un servizio di cronaca, fino all'ideazione di un'intervista e alla sua concreta realizzazione multimediale per un giornale di carta, per un quotidiano online e per un telegiornale. In classe, oltre al direttore Davide D'Adda, c'erano i giornalisti Andrea Palamara, Valerio Zeccato, Marco Togni e la videogiornalista di Telecity (Gruppo Netweek) Valeria Messi.
L'incontro con Alessandra Iezzi
Alessandra Iezzi con le compagne di squadra alla «Bracco»
Il momento più atteso, per i ragazzi della classe quinta della Fondazione calcense, è stato senza dubbio l'incontro con Alessandra Iezzi, atleta trevigliese campionessa italiana di atletica e già capitana della Bracco Atletica. La giovane pluripremiata atleta, nata nel "vivaio" della mitica Atletica Estrada, si è messa a disposizione del progetto aprendosi ai curiosissimi e brillanti alunni della classe per una lunga intervista a tutto tondo. Infine si è concessa uno scatto - non fotografico, ma atletico - con i ragazzi, nel cortile della scuola.
La visita alla redazione di Treviglio
Al termine del progetto per i giovani giornalisti in erba della Fondazione Vescovi è stato il momento di mettere le mani sulla tastiera, durante una visita didattica alla nuova redazione di via Vittorio Veneto, a Treviglio. Qui hanno realizzato, assistiti dai giornalisti del settimanale, un'intera pagina di giornale, poi effettivamente pubblicata senza modifiche o tagli e con le loro firme. Insieme all'intervista video condotta dagli stessi ragazzi ai microfoni di Telecity, riproponiamo qui il testo integrale della chiacchierata con Alessandra Iezzi.
La super-eroina dell'atletica Alessandra Iezzi si racconta ai ragazzi della Fondazione Vescovi
Alessandra Iezzi, classe 2002 , nata e cresciuta a Treviglio, capitana della Bracco Atletica, ha collezionato non solo molte gare ma anche molte vittorie tra cui quelle più importanti: medaglia d’argento nei 200 metri nel 2023 e medaglia d’oro nella 4x400 nel 2022 e medaglia di bronzo nella 4x400 nel 2021. I ragazzi della classe quinta dell’Istituto Fondazione Vescovi di Calcio la raccontano con i loro occhi. Il suo sorriso e l’inaspettata timidezza hanno fatto si che scattasse subito la scintilla tra la campionessa e i ragazzi : tante domande a cui Alessandra non ha esitato a rispondere.
Alessandra , cos’è per te l’atletica e come è nata questa passione?
L’atletica per me è tutto, perché mi fa sentire me stessa al 100 per cento e questa passione è nata in me sin da quando ero piccola: ero molto attiva e mi piacevano molto gli sport, infatti ho praticato nuoto (anche se obbligata da mia mamma) , ginnastica artistica , karate, calcio, arrampicata e pallavolo. ll mio allenatore, che mi aveva conosciuta a scuola, mi ha spronata ad intraprendere questo sport perché diceva che ero portata. E’ importantissimo avere una figura di riferimento che crede in te; per questo ringrazio tantissimo il mio allenatore.
Com’è il tuo allenamento?
Mi alleno circa 2 ore al giorno e, prima delle gare è più leggero per evitare di arrivare troppo stanca.
Come è stato fare amicizia con i tuoi compagni di squadra e hai un compagno o compagna con cui hai legato di più’?
Direi che è stato molto facile, soprattutto quando si condivide la stessa passione: sono molto fortunata perché mi sono sempre sentita a mio agio. L’amico con cui ho un forte legame di amicizia è Federico Manini, che mi è sempre stato accanto.
Com’è correre insieme per una squadra?
Correre insieme comporta molta responsabilità e l’atleta la sente tutta perché l’errore del singolo può portare alla sconfitta di tutti ma, nello stesso tempo, dall’unione si crea un’atmosfera di magia per cui o si perde o si vince tutti insieme.
E con gli atleti rivali , ad esempio Alessia Cappabianca e Elisa Visentin?
E’ normale che ci sia rivalità ma siamo comunque amiche e ci rispettiamo moltissimo.
Ti stanchi molto durante le gare e come ti senti quando vinci?
Si, ricordo particolarmente la gara dei miei primi 300 metri, all’inizio del mio percorso in atletica: mi ero stancata molto e probabilmente ero anche molto agitata ma alla fine ce l’ho fatta. Quando vinco arriva subito una scarica di adrenalina a cui segue la fase di rilassamento che, per me ,dura poco perché penso già al dopo e non mi godo neanche il momento. Ma ormai mi conosco: sono proprio fatta così.
Vorremmo farti anche qualche domanda sui momenti un po' bui e tristi della tua carriera sportiva. Hai mai avuto un infortunio grave?
Si e ci sono voluti un paio d’anni per riprendermi: mi sentivo un po' persa ma poi ho ricominciato a credere in me stessa e sono ripartita.
Ti sei mai sentita male durante le gare?
Durante le gare mai, ma negli allenamenti molto spesso ed è piuttosto normale visto che sono nove anni che pratico atletica.
Hai mai fatto un errore grave nel corso di una gara?
Di sbagli se ne fanno tanti ma quello che ricordo maggiormente è durante una staffetta, quando, al passaggio del testimone ho sbagliato mano: è andata comunque bene perché abbiamo vinto lo stesso.
Ti chiediamo ora qualcosa di più personale perché siamo molto curiosi. Stai ancora studiando e cosa vorresti fare terminati gli studi?
Sto studiando psicologia all’università ma sono ancora incerta sul lavoro che vorrò fare dopo tra la psicologa oppure specializzarmi in neuroscienze: vedremo più avanti.
Hai qualche hobby?
Mi piace un sacco leggere romanzi crudi e guardare serie TV; amo stare con la mia famiglia ma anche alle uscite con gli amici non rinuncio: le mie giornate sono davvero piene.
Come ti senti prima delle gare?
Sono un po' ansiosa ma lo sono ancora di più la sera prima o il giorno stesso mentre mi sto preparando: solitamente mi isolo per trovare la giusta concentrazione.
Hai qualche rituale scaramantico?
Ne ho più di uno: mi piace vestirmi allo stesso modo per le gare e la sera prima infilo le cuffie e faccio il giro della circonvallazione di Treviglio. Poi, prima di gareggiare faccio la mossa del “Supereroe” ( mani sui fianchi) che ho visto nella serie TV di Grey’s Anatomy .
Cosa mangi prima delle gare?
Dipende molto dall’orario in cui devo fare una gara. Mi piace comunque stare leggera: pasta bianca o al sugo e un po' di pollo.
Dove tieni le medaglie?
Ogni tanto mi piace cambiare: a volte le appendo, ora le ho in una scatola.
Alessandra Iezzi prima di una gara, ai Campionati italiani di Ancona nel 2022