Rifiuti

A Rivolta è ancora battaglia tra Comune e G.Eco sullo smaltimento dei rifiuti

Sgroi: "La società è stata irremovibile. Il Tar ci ha dato ragione, loro hanno ricorso e noi continuiamo a resistere"

A Rivolta è ancora battaglia tra Comune e G.Eco sullo smaltimento dei rifiuti
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La battaglia legale tra il Comune di Rivolta d'Adda e la G.Eco, la società bergamasca che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, non è ancora finita. Dopo la sentenza del Tar di Brescia, che si era espressa a favore del Comune, la G.Eco ha deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato. Un contenzioso iniziato nel 2022, quando l’azienda aveva chiesto un aumento delle tariffe per far fronte all’aumento dei costi delle materie prime e di altri fattori, durante la vigenza di un contratto già in essere con l’Amministrazione comunale.

No all'incremento dei costi di smaltimento

Il Comune di Rivolta d'Adda, sostenuto da una decisione unanime del Consiglio comunale, si era opposto fermamente alla richiesta di incremento, considerandola ingiustificata e illegittima.

"Le due Amministrazioni - ha precisato il primo cittadino Giovanni Sgroi - sia la precedente che la nostra, si sono fermamente opposte, ritenendo non possibile né legittimo un aumento delle tariffe in corso di contratto. Comprendendo tuttavia le difficoltà dell’azienda trevigliese abbiamo cercato di raggiungere un accordo offrendole 100mila euro".

Nonostante la disponibilità a una soluzione amichevole, la G.Eco ha però scelto di procedere per vie legali, chiedendo una somma considerevole di circa 160mila euro. Il Tar di Brescia, nella sua sentenza, ha dato ragione al Comune, ma la società non si è arresa e ha deciso di portare il caso al Consiglio di Stato. In risposta a questo ricorso, il Consiglio comunale di Rivolta d'Adda ha deciso di destinare 16mila euro per sostenere le spese legali, con l’intento di difendere a ogni costo la posizione dell'Amministrazione. In aula, il sindaco  Sgroi non ha usato mezzi termini, dichiarando con fermezza che il Comune è determinato a vincere anche in questo secondo grado di giudizio.

"Il problema è ormai di vecchia data – ha spiegato il sindaco  Sgroi– Il contenzioso si è aperto per volontà della G.Eco, noi avevamo anche offerto la possibilità di una transazione ma la G.Eco è stata irremovibile. Il Tar ci ha dato ragione, loro hanno ricorso e noi continuiamo a resistere. Di fronte al ricorso ci difenderemo ma siamo matematicamente certi che, anche il secondo grado di giudizio ci darà ragione".

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