“Ha posato le bacchette ma il suo ritmo riempie ancora il silenzio”. Un’epigrafe perfetta quella scelta per ricordare Giovanni “Vanni” Comotti, lo storico batterista che negli anni Settanta e Ottanta fece battere il cuore a migliaia di italiani sostenendo la musica di gruppi quali Equipe 84, Camaleonti, Opera, Extra, New Trolls, I Nuovi Angeli e Jam Burrasca. Classe 1955, trevigliese da sempre ma sempre anche con un piede nella Bassa e uno sui palchi di tutta Italia, aveva 70 anni ed era considerato uno dei batteristi più versatili della scena nazionale.
Una vita scandita dalla musica
A confermare la notizia della scomparsa, martedì sera, sui social, è stata la figlia Mavy. Da quel momento sono stati centinaia i messaggi di cordoglio che si stanno affastellando dentro e fuori i social network, per raccontare l’artista trevigliese. Solo di ottobre, su Facebook, è uno scatto davanti ad un mixer con Livio Macchia. Ma dai ricordi degli appassionati di musica leggera italiana stanno emergendo foto storiche di prove e concerti da tutto lo Stivale. Lui, sorridente, difficilmente compare senza un paio di bacchette in mano.

Domani l’ultimo saluto in Santuario
L’esplosione della carriera per Comotti arrivò nella seconda metà dei Settanta, con gli Extra, una formazione nata dai Gens, attivo tra il 1975 e il 1985. Fu poi un continuo e fertile collaborare con alcune delle formazioni più interessanti della scena, e su palchi spesso diversissimi. Noto per il carattere bonario ma talvolta spigoloso, chi lo ricorda sul palco parla di un grandissimo improvvisatore “allergico” alle prove e amante soprattutto della musica dal vivo. Negli ultimi anni era approdato nel ruolo di batterista, percussionista e voce nei Nuovi Angeli di Paki Canzi. A piangerlo, oltre alla figlia Mavy, sono la nipote Aurora, la compagna Angela e il fratello Eros.
Il funerale si terrà venerdì 28 novembre alle 9.45 al Santuario della Madonna delle Lacrime.