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"No" al Consiglio aperto sulla sicurezza, ma contro il disagio giovanile "serve fare rete"

La violenza tra i giovani è, purtroppo, all’ordine del giorno nella cronaca locale e nazionale e la discussione è arrivata in Consiglio comunale

"No" al Consiglio aperto sulla sicurezza, ma contro il disagio giovanile "serve fare rete"
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Per rispondere al disagio giovanile serve fare rete. La mozione sulla sicurezza presentata dalla minoranza di Verdellino "Vivere - La scelta civica", con la quale il gruppo chiedeva la convocazione di un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, ha offerto l’occasione per discutere di un tema che si sta rivelando sempre più attuale e urgente: il diffuso disagio giovani che sfocia, troppo spesso, in atti di bullismo, aggressioni e criminalità.

Un disagio giovanile sempre più diffuso

Ne avevamo parlato proprio la scorsa settimana, pubblicando la storia tormentata di un’11enne costretta a subire atti di bullismo da un gruppetto di ragazzine e ragazzini che, come lei, frequentano la scuola media. Ma questo era solo uno dei tanti casi di disagio che coinvolgono i più giovani. Nelle settimane precedenti erano state ritrovate alcune bombolette di perossido di azoto, altrimenti noto come "droga della risata", senza contare le tante segnalazioni dei residenti del centro che lamentano da tempo schiamazzi e maleducazione fino a notte fonda. Per questo l’Amministrazione comunale aveva deciso di dare il via ai pattugliamenti serali della Polizia locale trovandosi contro il "muro" dei sindacati. Raggiunto l’accordo i pattugliamenti sono iniziati nelle scorse settimane portando all’identificazione di molti giovani.

Helga Ogliari (Vivere)

"Il tema è molto più complesso e riguarda tutti i cittadini - ha esordito Helga Ogliari, firmataria della mozione - Io credo che il tema della sicurezza debba essere affrontato in modo serio con più interventi da parte della stessa Polizia locale (“Vivere” in più occasioni aveva chiesto all’Amministrazione di procedere con convenzioni con altri Comuni per aumentare le risorse disponibili, ndr), ma sono anche convinta che il controllo sia la medicina che tratta il sintomo, ma sotto c'è l’enorme problema del disagio giovanile. Questa sera vi chiedo di non pensare come consiglieri di maggioranza, ma vi invito a vestire i panni di genitori, zii e nonni. Come vi sentireste a vedere ragazzini che si scazzottano fuori da scuola? A me è successo spesso e mi preoccupa molto".

La violenza tra i giovani è, purtroppo, all’ordine del giorno nella cronaca locale, come in quella nazionale, ma per Ogliari "non possiamo prestare attenzione al fenomeno solo quando ci disturba".

"Credo che sia importante chiederci cosa possiamo fare, pensare a interventi sistematici e continuativi - ha aggiunto - La scuola e il Comune devono fare la loro parte, non basta la giornata contro il bullismo, servono risorse e interventi importanti".

Maiorana: "Genitori menefreghisti"

Appello accolto, ma solo in parte. Il consigliere delegato alla Sicurezza Giuseppe Maiorana ha annunciato il voto contrario della maggioranza ribadendo l’impegno della Polizia locale nei controlli sul territorio.

"Gli uffici sono sempre aperti se qualcuno ha bisogno - ha detto - Stiamo facendo il possibile per sviluppare questi controlli serali, abbiamo identificato diversi minorenni e maggiorenni, ma spesso il problema è il menefreghismo con cui rispondono i genitori".

Un tema su cui "fare rete"

La maggioranza si è detta, però, concorde sulla necessità di portare la discussione del problema in sedi più opportune come quella dell’Ambito di Dalmine.

"Nel Piano per il diritto allo studio ci sono molti spunti positivi e con il dirigente scolastico ci siamo sentiti più volte nel corso dell’anno per capire cosa stesse succedendo a scuola o appena fuori dai suoi cancelli - ha spiegato l’assessore all’Istruzione Guido Bonacina - Lo sportello di ascolto psicologico è un ottimo strumento, poi però alcuni aspetti travalicano e sfociano in atti di bullismo e contrasto continuo. I tempi purtroppo sono cambiati: una volta se un adulto sgridava nostro figlio lo ringraziavamo adesso, invece, si possono determinare altri scontri e difficoltà".

Anche il sindaco Silvano Zanoli, riferendosi ai fatti accaduti qualche giorno fa a Caravaggio ed esprimendo solidarietà al collega Claudio Bolandrini aggredito in strada, ha espresso preoccupazione.

Il sindaco Silvano Zanoli

"E’ un tema comune che non riguarda solo Verdellino e per questo non credo che un Consiglio aperto sia la sede giusta per affrontarlo - ha spiegato - può esserlo invece l’ambito dove i Comuni possono fare rete e abbozzare soluzioni condivise. Sono d’accordo che serva un intervento più massiccio nelle scuole per dare un messaggio specifico ai ragazzi che spesso, presi individualmente, sono degli agnellini, ma in gruppo e dopo cattive abitudini diventano insostenibili. Mi prendo volentieri l’impegno di portare questo confronto sul tavolo dell’Ambito".

Una presa di posizione rinforzata anche dall’assessore ai Servizi sociali Paola Franzin: "E’ un tema che ci preoccupa e di cui deve essere responsabile tutta la comunità educante".

Valois e il richiamo al "Tavolo della sicurezza"

Più dura la linea sostenuta dal capogruppo di "Insieme per cambiare" Umberto Valois che ha invitato l’Amministrazione a rivedere le sue priorità anche formalmente.

Umberto Valois (Insieme per cambiare)

"Se quello della sicurezza è un tema che vi sta a cuore allora è necessario che venga affidato un assessorato specifico, non basta un consigliere delegato, non ha la stessa valenza - ha sottolineato Valois - Personalmente più volte ho chiesto di pensare a convenzioni con altri Comuni o ad accordi con Regione Lombardia e invece ci troviamo con servizi serali che hanno meno ore disponibili di quanto veniva già effettuato in precedenza. Siamo passati da 35 ore con 27 servizi a 20 servizi: è stato un flop e ha fatto male all’immagine di Verdellino. Vi ricordo che abbiamo una tenenza dei carabinieri sul nostro territorio, una tenenza per la quale abbiamo lottato insieme, che si insista allora affinché vengano fatti servizi in piazza a Verdellino. Abbiamo un Tavolo della sicurezza a Zingonia: convochiamolo. Non serve l’Ambito: se si sbaglia lo strumento è ovvio che non arrivano i risultati. E’ l’ennesima dimostrazione che manca la programmazione".

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