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Silenzio sulle dimissioni di Marazzina, "RivoltiAmo": "Persa la credibilità per ogni futuro 25 novembre"

Il duro attacco ieri sera in Consiglio comunale: il primo dall'arresto del sindaco Giovanni Sgroi per violenza sessuale

Silenzio sulle dimissioni di Marazzina, "RivoltiAmo": "Persa la credibilità per ogni futuro 25 novembre"
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(nella foto di copertina l'ex assessore Roberto Marazzina ed Elisabetta Nava di RivoltiAmo)

E' dura la presa di posizione del gruppo di minoranza "RivoltiAmo" che ieri sera, 23 giugno 2025, in apertura del Consiglio comunale ha aspramente criticato la scelta dell'Amministrazione di non commentare le dimissioni dell'assessore esterno Roberto Marazzina depositate pochi giorni dop0 l'arresto del sindaco (ora sospeso) Giovanni Sgroi, agli arresti domiciliari dallo scorso 22 maggio con l'accusa di violenza sessuale aggravata.

L'appello di "RivoltiAmo" cade nel silenzio

Al primo punto all'ordine del giorno c'era proprio la comunicazione delle dimissioni di Marazzina, a cui era stata affidata la delega alle Risorse territoriali. Il gruppo "RivoltiAmo" ha presentato una sua comunicazione firmata dai consiglieri Elisabetta Nava, Marta Andreola, Francesca Mapelli e Andrea Vergani con la quale chiedevano un atto di responsabilità al Consiglio comunale indicando come via da percorrere quella delle dimissioni in gruppo per arrivare ad elezioni anticipate già nel 2026. Un appello caduto nel silenzio a cui non è seguita nemmeno la motivazione delle dimissioni dell'assessore.

"Purtroppo siamo stati costretti a constatare che nessuna reazione della maggioranza è seguita alla nostra comunicazione, e neppure al punto 1 all’ordine del giorno relativo al medesimo tema - hanno commentato da RivoltiAmo - Inoltre nessun consigliera/e ha voluto cogliere l’occasione per dare una spiegazione pubblica alla cittadinanza rispetto alla propria personale posizione, di fatto lasciando cadere nel vuoto il tema e la proposta ricevuta dal nostro gruppo consigliare".

Dimissioni senza giustificazione

"Siamo rimasti sorpresi di scoprire che la documentazione relativa alle dimissioni dell’assessore Marazzina non riporta alcuna spiegazione riguardo alle motivazioni - ha esordito il gruppo nella sua comunicazione - Ognuno di noi è legittimato dal dimettersi, per tante ragioni anche personali, ma rileviamo che è la seconda volta, dopo Melini nel 2024, che perdete un pezzo della Giunta e i cittadini di questo paese che state amministrando non hanno diritto nemmeno ad un abbozzo di giustificazione rispetto alle scelte, legittime, di chi lascia un incarico pubblico di un certo livello. Per l’assessore Marazzina, date le circostanze e le tempistiche di tali dimissioni, mai precedute da alcun segnale in tale direzione, l’interpretazione si aggancia inevitabilmente ad una presa di distanza rispetto alla vicenda che ha coinvolto il sindaco Sgroi. Una vicenda giudiziaria che seguirà il suo iter e che riguarda esclusivamente la persona del sindaco, ma le cui conseguenze investono l’intera comunità, anche se non vi sono condanne al momento per il sindaco egli resta infatti sospeso per un tempo indefinito dall’incarico finché si troverà agli arresti domiciliari".

Un'appello alla responsabilità

"Noi vi chiediamo un gesto di responsabilità vera, senza nascondervi dietro lo spauracchio del commissariamento del comune, chiediamo di dare a questo paese un orizzonte rapido e anticipato al 2026 per la scelta di chi li rappresenta - è l'appello contenuto nel documento - Possiamo arrivarci tutti insieme, con la testa alta, alle prossime elezioni. Se il sindaco non si dimette (come già richiesto dal gruppo di opposizione e dal Pd rivoltano, ndr) noi siamo pronti fin da subito ad attuare l’unica via possibile per sciogliere il consiglio, ovvero che il 50% dei consiglieri si dimetta".

"Persa la credibilità a ogni futuro 25 novembre"

Se non seguirete la strada che vi proponiamo di fare insieme in questa direzione, allora sarete ricordati per l’inopportuno commento della vicesindaco Patrini riportato sulla stampa all’indomani della notizia dell’arresto ovvero “siamo vicini al nostro sindaco” e avrete perso la credibilità di fronte a chiunque per ogni futuro e simbolico 25 novembre. Invitiamo quindi ogni consigliere e consigliera ad una profonda riflessione sul significato da dare oggi, in questo contesto, alla parola responsabilità".

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