Salute

Endometriosi, da settembre un ambulatorio specifico anche all'ospedale di Treviglio

Una patologia che, in Italia, colpisce circa il 10-15% delle donne in età fertile, ma il ritardo nella diagnosi - di 8-9 anni - è inaccettabile

Endometriosi, da settembre un ambulatorio specifico anche all'ospedale di Treviglio
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Un ambulatorio ad hoc per diagnostica e curare l'endometriosi. E' quello che aprirà a settembre all'ospedale di Treviglio e la notizia arriva proprio a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell'endometriosi che cade il 28 marzo.

Endometriosi, come riconoscerla

A porre l'attenzione su una patologia che colpisce, in Italia, il 10-15% delle donne in età riproduttiva, è Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia guidata dalla dottoresse Antonella Villa. In occasione del mese della sensibilizzazione che culmina, venerdì, con la Giornata mondiale dell'endometriosi, il reparto dell'ospedale di Treviglio-Caravaggio ha lanciato un video per far conoscere meglio una malattia su cui ancora c'è molto da scoprire.

Da settembre un ambulatorio a Treviglio

In Italia, a complicare la situazione di una patologia già di per sé subdola, è un clamoroso ritardo nella diagnosi - di circa 8-9 anni - con conseguenze alle volte drammatiche. Almeno nel 30-40% dei casi l’endometriosi è causa di infertilità e comporta un percorso per la paziente non solo medico, ma anche psicologico. Ancora oggi sono pochi i centri e i medici che trattano questa malattia, ai più ancora sconosciuta. Treviglio ha deciso di mettersi in prima linea e da settembre aprirà un ambulatorio dedicato per diagnosticare e curare l'endometriosi.

L'intervista al dottor Massimo Bardi

Vi riproponiamo l'intervista al dottor Massimo Bardi che il Giornale di Treviglio ha pubblicato un anno fa, proprio per far luce su una patologia ancora poco conosciuta.

"Non è una malattia “nuova” nel senso più letterale del termine, ma può essere vista come conseguenza indiretta del cambiamento della società in cui viviamo - aveva spiegato Bardi - Fino a 50-60 anni fa le donne restavano incinta presto e portavano avanti più gravidanze e allattamenti. Tutto questo bloccava, di fatto, la malattia, impedendole di peggiorare in modo così evidente prima dell’insorgere della menopausa".

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