Nel manto per la Madonna frammenti di stoffa (e di vita)
Iniziativa lanciata dai sacerdoti per il centenario dell’incoronazione della statua lignea del santuario del paese

Un manto per la Madonna della Consolazione, composto da una miriade di pezze d’ogni colore e materiale offerte dai fedeli, a rappresentare un frammento della propria vita, accompagnate da un’intenzione di preghiera. È con questo sentito dono che la comunità si prepara a celebrare il centenario dell’incoronazione della statua presente nel santuario mariano di Ghisalba.

La Madonna di Ghisalba come qualla di Oropa
A lanciare la significativa iniziativa sono stati il parroco don Francesco Mangili e il vicario don Simone Pecis, a fine gennaio, per lasciare un segno tangibile della festa, a cui potessero contribuire tutti coloro che frequentano il santuario, ghisalbesi e non solo.
"L’idea non è nostra - hanno scherzato - ci siamo ispirati alla Madonna Nera del santuario di Oropa, frazione di Biella".
Il Manto della Misericordia per il quinto centenario dell’incoronazione caduto nel 2018 infatti è stato realizzato con 15mila pezzi di stoffa donati dai fedeli e rappresenta tutta la comunità, cuciti dalle monache del monastero di Orta San Giulio e da un gruppo di volontarie. L’idea del manto non è nata a caso: nella storia dell’arte è un simbolo di protezione che unisce tutto il popolo.
Frammenti di stoffa e di vita dei fedeli
"Chi lo desidera porta in chiesa un frammento di stoffa delle dimensioni di 23x23 cm che ha un significato particolare per sé o per la propria famiglia - hanno spiegato i religiosi - poi grazie al paziente lavoro di due volontarie del paese, Miriam e Rosaria, che le cuciono insieme, verrà realizzato il manto che sarà posato sulla statua lignea della madonna durante la processione il 26 di aprile. Finora ci sono arrivati pezzi di tovagliolo, di tovaglia, di federa di cuscino, di abiti da sposa, di magliette di bambini, di camicini di battesimo, di copridivano, di coperte, di pigiami ... davvero di tutto. Ognuno accompagnato da una preghiera, che verrà recitata durante il mese di maggio, e da un messaggio, in forma anonima, dove è spiegata la ragione del dono. Spesso si tratta di frammenti di tessuto appartenuti a persone care che non ci sono più e che si vogliono ricordare, come nel caso di mamme che hanno perso figli in giovane età...".
La raccolta terminerà il 23 di marzo, la data più vicina a un’altra festa mariana, quella dell’Annunciazione, che ricorre il 25.
"Vogliamo che sia tutto legato alla Vergine - hanno concluso i sacerdoti - Il manto, dopo la festa, verrà riposto dentro un contenitore che stiamo facendo preparare, insieme alle preghiere, e sarà sistemato nella nicchia che si trova sul retro della statua, chiusa con un cancelletto. Sul pavimento c’è un tondo con la scritta in latino che ricorda il luogo dove la Madonna è apparsa".