Una fiaccolata per Mamadi Tunkara, Bergamo scende in strada per chiedere giustizia
Venerdì la città si fermerà per ricordare il vigilante gambiano ucciso la sera del 3 gennaio da un 28enne del Togo
La città di Bergamo si prepara a scendere in strada per ricordare Mamadi Tunkara, il giovane cittadino gambiano ucciso a coltellate il 3 gennaio scorso in un agguato che ha sconvolto la comunità.
L'omicidio di Mamadi Tunkara
Mamadi Tunkara viveva a Bergamo da alcuni anni, lavorando come vigilante in un supermercato. La sera del 3 gennaio, mentre tornava a casa in bicicletta, è stato brutalmente aggredito da Sadate Djiram, un uomo di 28 anni originario del Togo. L’aggressore, armato di coltello, ha colpito Mamadi in pieno centro, nelle vicinanze di via Montello.
Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, Mamadi è morto sul posto a causa delle gravi ferite riportate. Le indagini hanno portato all’arresto di Sadate Djiram, che ha confessato l’omicidio, dichiarando di aver agito per gelosia. Il 28enne, infatti, era convinto che Mamadi avesse una relazione con la sua ex compagna.
Una fiaccolata per chiedere giustizia
La fiaccolata in programma per venerdì 17 gennaio non è solo un momento di commemorazione, ma anche un atto di solidarietà per la famiglia di Mamadi Tunkara, un gesto simbolico per onorare la sua memoria e per chiedere giustizia. Il corteo partirà da Largo Rezzara, un punto centrale per la città, per poi snodarsi lungo via XX settembre, una delle arterie principali di Bergamo. Il cammino terminerà al Passaggio Pierantonio Cividini, dove Mamadi è stato brutalmente aggredito e ucciso. Un luogo che ora rappresenta un simbolo di resistenza e di impegno a favore dei diritti umani.
A sostenere la fiaccolata, oltre al Comune di Bergamo, ci sono diverse realtà associative e organizzazioni che lavorano sul territorio per promuovere la pace e i diritti umani. In particolare la Fondazione Opera Diocesana Patronato San Vincenzo, Rete Bergamasca Pace e Disarmo e Coordinamento Provinciale Bergamasco Enti locale per la Pace e i Diritti Umani.
L’invito a partecipare è esteso a tutta la cittadinanza, per dare un segno tangibile di vicinanza alla causa di Mamadi Tunkara. Ogni partecipante, con una fiaccola in mano, contribuirà a lanciare un messaggio collettivo di condanna verso la violenza e la discriminazione, chiedendo giustizia e un futuro di maggiore inclusione, uniti nel ricordo di un giovane che non ha mai avuto la possibilità di vivere pienamente la sua vita. In un momento di dolore e di riflessione.