Caravaggio

Bolandrini candidato con FI alle Provinciali, a Caravaggio è guerra

Dal Pd un durissimo comunicato che sembra l'anticamera di una crisi di maggioranza. Ma tre anni fa...

Bolandrini candidato con FI alle Provinciali, a Caravaggio è guerra
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Che i rapporti tra il sindaco di Caravaggio e la componente dem della sua maggioranza non fossero idilliaci era noto da tempo, ma questa è la classica goccia che rischia di far traboccare il vaso. Parliamo della sua candidatura alle prossime elezioni provinciali, ufficializzata ieri, giovedì 29 agosto. Correrà per la lista "Moderati e civici per Bergamo", un gruppo politico vicino al centrodestra liberale e in particolare al deputato di Forza Italia Alessandro Sorte. A poche ore dalla conferma da parte di Bolandrini dei rumors che giravano da parecchie ore (ne scriviamo sul Giornale di Treviglio in edicola) è di stamattina un durissimo comunicato a firma dell'ufficio stampa del Pd provinciale, che mette nero su bianco la rottura ormai aperta.

Gatti: " Scelta non condivisa con i gruppi consigliari, ora un incontro urgente"

"Prendiamo atto della decisione politica del sindaco Bolandrini di candidarsi alle provinciali nella lista legata a Forza Italia, nonostante da sempre si è lavorato all'interno della lista di centrosinistra "Democratici e Civici per la Bergamasca", per la quale il sindaco Bolandrini è stato anche consigliere provinciale dal 2016 al 2021. Questa scelta non è stata condivisa con i gruppi consigliari di maggioranza, motivo per il quale il Partito ha chiesto un incontro urgente al sindaco" cosi Mirko Gatti, segretario  cittadino del Pd a  Caravaggio.

Giudici: "Bolandrini incoerente"

"Siamo politicamente e umanamente sorprese e sorpresi dalla scelta di campo di Bolandrini, incoerente rispetto agli impegni presi con l’elettorato, che hanno scelto quest'Amministrazione perché in netto contrasto con il passato governo di centro destra. Lui, civico, non è stato eletto a capo di una lista civica, ma di una coalizione politica formata da liste civiche e dal Partito Democratico. Partito senza il quale non sarebbe stato eletto sindaco nel 2016, riconfermato nel 2021 e consigliere provinciale per 5 anni" aggiunge Gabriele Giudici, segretario provinciale del Partito Democratico.

In Consiglio comunale si annunciano battaglie

Ancora più esplicito il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Enrico Premoli, che parla di "trasformismo" e lascia intendere come in Consiglio comunale la partita non si chiuderà qui. Anzi: lo spettro di una crisi di maggioranza non è affatto remoto.
"Noi teniamo fede all'impegno preso con le nostre concittadine e i nostri concittadini, per espletare il mandato elettorale. In maggioranza ci riserveremo, per questo motivo, il dovere di verificare la coerenza di ogni scelta amministrativa con il programma che insieme abbiamo presentato.  La nostra stella è la visione progressista, consapevoli che c’è una differenza qualitativa forte fra il centrosinistra, civismo progressista e Pd, e il centrodestra su temi cruciali per il futuro della nostra città e Provincia. Il centrodestra ha sensibilità diverse rispetto a ciò che è stato definito dalle urne amministrative e che è rappresentato dal nostro campo politico. Sarà il sindaco a dover motivare alla cittadinanza che lo ha votato con un mandato preciso le motivazioni di questo salto. Il civismo non è sinonimo di trasformismo, bensì di impegno con la cittadinanza nel rispetto del mandato politico assegnato." Conclude Premoli, capogruppo Pd in Consiglio comunale.

Silurato tre anni da dagli stessi dem, e ora...

Pur non avendo mai avuto tessere di partito, a Caravaggio Bolandrini governa da cinque anni con una maggioranza a "trazione" Pd, con una forte componente di centrosinistra pur avendo ricevuto il sostegno anche di parte del centrodestra liberale e moderato.  Era stato lui stesso, ieri, a spegnere in anticipo le (prevedibili) ripercussioni politiche della candidatura, che è evidentemente anche un chiaro messaggio politico in vista delle Comunali del 2026.  "Da parte del sottoscritto nulla cambia per l'amministrazione di Caravaggio, dove dal 2016 sono stato eletto e amministro anche con il sostegno del civismo di centrodestra. Anche l'attuale presidenza della Provincia è sostenuta da partiti di centro destra".
Del resto, in vista delle Provinciali 2024, dev'essere pesata nella scelta del sindaco anche la pessima esperienza di tre anni fa. All'epoca Bolandrini era infatti candidato per la lista Democratici e civici per la Bergamasca, appunto quella vicina al Pd. Non venne eletto anche a causa dell'azione di svariati "franchi tiratori" caravaggini, che l'avevano silurato nonostante corresse per via Tasso nella loro lista di riferimento. 
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