Fiber di Arcene, nuova vita (con i materassi) dopo anni
Diventerà uno stabilimento per l'assemblaggio di materassi, soddisfatto il sindaco Roberto Ravanelli
Una nuova vita per lo stabilimento dell’ex «AZ Fiber» di Arcene. Gli storici capannoni dislocati sulla ex strada statale 42, che fino ad alcuni anni fa ospitavano l’azienda elettromeccanica poi dismessa per fallimento, sono stati venduti dalla «Infib srl» di Milano a un imprenditore cinese che li trasformerà a breve nella sede di una ditta di assemblaggio di materassi, già oggetto di vendita della sua attività su territorio trevigliese.
Il polo produttivo su via Treviglio ad Arcene
La nuova destinazione d’uso dell’immobile arcenese, che si estende per circa 10mila metri quadrati, è stata annunciata con entusiasmo dal sindaco Roberto Ravanelli che, dopo aver incontrato la nuova proprietà, non ha nascosto la soddisfazione per aver inaugurato il suo secondo mandato amministrativo con il recupero di uno dei tanti luoghi abbandonati presenti nel suo Comune.
«Finalmente l’area dell’ex “AZ Fiber” avrà un futuro di tipo produttivo-commerciale – ha riferito il primo cittadino – Così facendo, essa verrà sottratta al degrado e all’occupazione abusiva, oltre che alla possibilità di essere ancora oggetto di atti vandalici e furto di materiali di ogni tipo presenti all’interno dello stabile, che nel corso degli anni hanno richiesto più volte l’intervento delle forze dell’ordine. Insieme ai capannoni, sarà recuperato anche il fabbricato sito proprio di fronte all’ex Cascina Nuova, che decenni addietro era stato trasformato e utilizzato come residenza del custode».
Solo assemblaggio, no ad attività di produzione
Una volta completato il recupero, Ravanelli ha garantito che nello stabilimento non verrà installato alcun impianto produttivo perché i singoli componenti dei materassi vi giungeranno già pronti per essere assemblati. Con l’insediamento della nuova azienda di assemblaggio di materassi dunque, non dovrebbero registrarsi conseguenze negative sull’ambiente e, al tempo stesso, si dovrebbe porre fine ai frequenti episodi di criminalità che, negli ultimi decenni, hanno visto protagonista non solo l’impianto dell’ex AZ Fiber. Non a caso, avvenimenti analoghi sono stati denunciati tra le mura dell’ex Cascina Nuova, dell’ex Cascina Malpaga e dell’ex azienda Dialfra. Ma se per la prima è già in programma la riqualificazione e la successiva conversione in una logistica di circa 20mila quadrati, che nei mesi scorsi è stata tra le cause di divorzio tra Ravanelli e la sua vecchia maggioranza «Insieme per Arcene», per Cascina Malpaga e per l’ex Dialfra non ci sono ancora progetti concreti in ballo. Il sindaco tuttavia, è fiducioso di riuscire a trovare un compratore anche per queste due aree, in modo da allontanare e sconfiggere il degrado nella periferia del suo paese.