Medici di base, per la Regione ne mancano 78 ma la carenza sfiora i 200
A soffrire maggiormente in provincia è il territorio dell'Asst Bergamo Ovest dove sono 42 gli incarichi vacanti
Nella Bergamasca mancano i medici di base. E questo, ormai, è un triste dato di fatto. Quanti ne manchino, invece, è terreno di scontro tra Regione Lombardia, che stima a 78 i posti vacanti, e la Cgil che, invece, porta il numero a 200. Tutta colpa, secondo i sindacati, del "ritocchino" operato al cosiddetto rapporto ottimale tra medico e numero di pazienti salito in modo spropositato fino a raggiungere anche quota 2000 pazienti per medico.
Mancano i medici di base
La carenza è maggiore di quello che i dati ufficiali descrivono: mancano medici di base, i cittadini lo sanno bene. E il personale medico che c’è opera per una platea di assistiti molto al di sopra del rapporto ottimale indicato dalle norme. “So per certo che ci sono colleghi, non pochi, che hanno fino a 2.000 assistiti” fa sapere dal suo ambulatorio Paola Nardis, medico di base e coordinatrice dei medici di medicina generale per la FP-CGIL di Bergamo.
Rapporto medico-pazienti
Per 45 anni il cosiddetto rapporto ottimale è sempre stato considerato pari a 1 medico ogni 1.000 residenti sopra i 14 anni. Nel 2023, con l’ultimo Accordo Collettivo Nazionale della Conferenza Stato Regioni, quel rapporto è stato ritoccato in maniera sostanziale, e portato a 1 medico ogni 1.300 assistiti over 14.
“Si è commesso un artificio, si è alterato il rapporto per nascondere le carenze - commenta Giorgio Locatelli, segretario generale della FP-CGIL di Bergamo - Il punto però è che rispetto al passato il lavoro di cura per ogni singolo paziente è aumentato, non diminuito, anche a seguito dell’invecchiamento della popolazione, dunque per i medici il carico è diventato molto pesante”.
La più sofferente è l'Asst Bergamo Ovest
Secondo il Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, pubblicato lo scorso 20 marzo, gli incarichi vacanti di assistenza primaria a ciclo di scelta, cioè dei medici di base, in provincia di Bergamo è pari a 78 unità, così suddivise: 42 per i territori dei Comuni di competenza della ASST Bergamo Ovest, 20 per i Comuni sotto la ASST Bergamo Est, 16 carenze per i territori comunali di competenza della ASST Papa Giovanni XXIII.
“Siamo in sofferenza più di quanto i dati indichino - prosegue Locatelli - Infatti queste 78 carenze sono calcolate secondo il nuovo rapporto alterato medico di base-cittadino assistito, siamo di fronte a una media che si aggira attorno a 1 a 1.700. Servono una strategia e un investimento diversi per rilanciare questa professione e per garantire a tutti i cittadini un vero diritto alla salute”.
Mancano 200 medici
“Tenendo per buono il rapporto ottimale attuale, si può stimare che su un milione di residenti nella nostra provincia al di sopra dei 14 anni, la necessità di medici è di quasi 770 unità - prosegue con il ragionamento Paola Nardis - Sappiamo invece che attualmente in servizio (dato aggiornato a un mese fa) ci sono 582 medici di medicina generale, compresi quelli provvisori. Dunque ne mancano circa 200”.
Difficile, comunque, che i 78 posti indicati da Regione Lombardia vengano effettivamente tutti coperti.
“Solo una parte infatti verrà coperta. È già accaduto negli anni passati in occasione di bandi di personale già formato: alla fine i medici che si erano presentanti erano spesso la metà rispetto agli incarichi vacanti - puntualizza Nardis - Questo accade perché la professione non è più attrattiva per le condizioni in cui siamo chiamati a svolgerla. E la carenza cresce anno dopo anno, mentre le scuole non formano numeri sufficienti per rallentare la caduta”.
Aree montane e città
“Da tenere in conto infine - conclude la dottoressa - è il fatto che il territorio bergamasco ha diverse aree montane, dove ovviamente un singolo medico ha meno assistiti, che sono disseminati in piccoli centri anche lontani fra loro, con la conseguenza che statisticamente un numero più alto di pazienti finisca in capo a medici che operano invece in città. Inoltre i medici non completamente formati, i cosiddetti corsisti, di regola possono avere meno assistiti assegnati. Per questo possiamo arriviamo a dichiarare che in Bergamasca la media sia di un medico per 1.700 assistiti, con incredibili punte - come detto all’inizio - di 2.000”.
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